Dibattito sul Consorzio di bonifica: interviene
il coordinatore di FI, Di Santo
Castelvenere
Ad
intervenire sulla questione "consorzio di
bonifica" è la sezione castelvenerese di Forza
Italia. "Dopo aver partecipato al
convegno-dibattito di Guardia Sanframondi -
dichiara il coordinatore locale, Filippo Di
Santo - stiamo seguendo con molta attenzione ed
interesse il parere dei 37 sindaci facenti parte
del soppresso consorzio di bonifica della Valle
Telesina, ora consorzio di bonifica Medio
Volturno-Calore, relativamente alla modifica
della legge regionale 4/2003".
In
particolare, Di Santo vuole cogliere alcuni
aspetti in merito al dibattito che si è
innescato dietro la proposta di modifica della
legge presentata dall'onorevole azzurro Luca
Colasanto (proposta che prevede la possibilità
ai consigli comunali di decidere circa
l'inserimento o meno nei confini dell'ente
consortile). "Tutti i sindaci intervenuti finora
nel dibattito promosso dal consigliere regionale
di Forza Italia si sono espressi per la libertà
di scegliere, volontariamente, se aderire o meno
al consorzio.
E', in pratica, quanto propone, emendando, la
legge regionale 4/2003, l'onorevole Colasanto.
Siamo stati da sempre estimatori - dice Di Santo
- all'originario Consorzio di bonifica, quando
lo stesso serviva i cinque paesi di
appartenenza. Successivamente, quando le
competenze del consorzio si sono estese ad altri
paesi collinari o, addirittura, di montagna o,
quando, il consorzio ìha iniziato a progettare
opere viarie od altro, ebbene, lo spirito
originario e l'esistenza stessa non ci hanno più
convinti.
Forza Italia si augura - continua il
coordinatore - che il cosiddetto atto d'imperio,
secondo il quale venivano inglobati nuovi
comuni, venga sostituito dalla volontà
dell'ente, nel rispetto della propria autonomia
locale, di poter recedere dall'appartenenza allo
stesso consorzio, con atto deliberativo motivato
del consiglio comunale e notificato all'ente
Regione. E' il diritto di libertà di cui Forza
Italia - osserva Di Santo - va fiera. Trattasi -
aggiunge - di un ente ormai inutile, se non
dannoso per i cittadini proprietari, i quali
sono costretti a sborsare balzelli annuali per
servizi e benefici mai erogati ed avuti".
L'attenzione si sposta, poi, su Castelvenere,
puntando prima sul torrente Seneta e poi sulla
Casa Comunale. "A proposito di questo carrozzone
- si domanda il coordinatore azzurro - spetto ad
esso ripulire l'alveo del torrente Seneta, già
fortemente interessato dalla presenza di
erbacce, arbusti, alberi e rifiuti vari, oppure
dobbiamo tutti, drammaticamente impotenti,
aspettare la prossima, puntuale, tracimazione
dello stesso torrente? Siamo in attesa ora di
conoscere il parere del sindaco e dell'eventuale
susseguente deliberato del consiglio comunale".
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