No alla
privatizzazione dell'acqua!
Il 23 novembre 2004 il Consiglio
di amministrazione dell’ATO 2 che comprende 136
Comuni delle province di Napoli e Caserta ha
deciso di privatizzare l’acqua. Lo ha fatto di
nascosto come di nascosto hanno venduto il 30
dicembre 2004 le fonti d´acqua della nostra
regione alla multinazionale ENI Acqua. Solo la
denuncia e la mobilitazione dei Comitati per la
difesa dell´Acqua ha fatto conoscere ai
cittadini questo vergognoso “affare” fatto sulla
loro pelle.
L'ingresso
del privato (che ha come obiettivo, ovviamente,
il profitto) nella gestione di un bene primario
come
l'acqua,
infatti, significa:
- Aumento
consistente delle Tariffe
-
Abbassamento standard sanitari ossia meno
controlli sulla qualità dell´acqua
- Perdita
secca di posti di lavoro nel settore (almeno
1500 gli esuberi previsti nell’ATO 2)
- Rischio per i più poveri, per i
più emarginati, per chi non potrà pagare di
vedersi negato il diritto all´acqua.
Sono già stati presentati vari
ricorsi al TAR della Campania per
impugnare la delibera del
23/11/04 ma
LA QUESTIONE E’
PRIMA DI TUTTO POLITICA.
L’INTERA
CLASSE POLITICA E’ CHIAMATA
A
MISURARSI CON IL PROBLEMA DEL GOVERNO
DELL’ACQUA.
Con la nostra
mobilitazione continuiamo a fare pressioni sui
sindaci e sulle forze politiche affinché la
prossima assemblea dell´ATO2 si pronunci per:
-
L'annullamento della delibera e il blocco del
bando per la privatizzazione.
- Una
gestione completamente pubblica ("in House") dei
servizi idrici di
ATO2 NA-CE
- La
ripubblicizzazione delle infrastrutture (come
gli acquedotti) che
la giunta
regionale ha già venduto alla multinazionale ENI
Acqua.
Continuiamo a mobilitarci e
costruire iniziative per bloccare in Campania
uno dei più grandi tentativi di esproprio al
mondo dei beni di diritto primario da parte
degli artigli rapaci del mercato globale.
No alla
privatizzazione dell'acqua!
Costruiamo i
comitati Civici in difesa dell’Acqua in ogni
Comune
Comitato in
difesa dell'acqua-Caserta e Provincia
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