WWF Benevento
Il
WWF smaschera il tentativo di reintrodurre in
provincia di Benevento i tagli alle aree
protette già bocciati da TAR e Consiglio di
Stato. E ottiene una nuova sentenza di
annullamento del tribunale amministrativo.
L’associazione: ora si ripristinino
immediatamente le Oasi e le zone di
ripopolamento e cattura.
Ancora un colpo dal TAR Campania alle velleità
di ampliare indebitamente le aree destinate alla
caccia. Vittima, stavolta, la delibera del
Consiglio Provinciale di Benevento n. 153 del 3
Dicembre 2003, annullata con sentenza appena
depositata. Si tratta dell’ultima di una lunga
serie di vittorie ottenute dal WWF presso il
Tribunale Amministrativo regionale, a partire
dall’annullamento del Piano Faunistico Regionale
del luglio 2001.
Le
battaglie del WWF iniziano dalla seconda metà
del 1999, quando, nonostante l’opposizione e la
documentazione prodotta dal WWF, prima la
Giunta e poi il Consiglio Regionale (con
delibera 47/23/99) approvano un Piano Faunistico
regionale che arbitrariamente taglia gran parte
del territorio campano protetto dalla caccia: le
aree in Provincia di Benevento sono ridotte alla
metà, con soppressioni di strutture e riduzioni
delle superfici. Subito le province campane
adeguano le proprie aree protette al piano, che
però viene cassato prima dal TAR e poi dal
Consiglio di Stato. Le aree protette non sono
però ancora state ripristinate, anzi da allora
sono stati numerosi i tentativi di adottare
provvedimenti per lasciare queste zone aperte
alla caccia. Tra questi, passa senza alcun
clamore, nel Consiglio Provinciale di Benevento,
la delibera 153/2003, con oggetto apparentemente
tecnico e rassicurante: “Piano faunistico
provinciale – presa atto superficie agro-silvo
pastorale”. La delibera formalmente «prende
atto» della sentenza del TAR, il risultato però
non è quello di ripristinare le aree protette,
ma di confermare i tagli del piano regionale
annullato.
Il
WWF smaschera il calcolo arzigogolato delle
superfici che avrebbe permesso ancora di
cacciare nelle aree protette provinciali, e
chiede alla Provincia di annullare l’atto.
Tuttavia nessun provvedimento viene adottato,
nemmeno quando anche il Comitato tecnico
faunistico provinciale (organo in maggioranza
composto da cacciatori!) si è recentemente
espresso, all’unanimità, accogliendo la tesi del
WWF. Ora la I sezione del TAR Campania, al quale
il WWF, assistito dall’avvocato Maurizio
Balletta, era ricorso prima che scadessero i
termini per l’annullamento dell’atto, ha
provveduto a cancellare (con sentenza n.
7270/05) definitivamente la delibera.
L’associazione chiede ora all’assessore
provinciale Alfonso Cervo di predisporre e far
approvare subito il provvedimento di ripristino
delle Oasi e le zone di ripopolamento e cattura,
in modo che venga recepito nel prossimo
calendario venatorio regionale e che la prossima
stagione di caccia non si apra ancora nel segno
dell’illegalità.
Questa la sentenza del TAR
Il
piano faunistico e la delibera CP 153/2003
Con sentenza n. 4639/2001 della Sezione prima
del TAR Campania, confermata con sentenza n.
4972/2002 della Sezione VI dal Consiglio di
Stato, è stato annullato il Piano Faunistico
Regionale della Campania.
In
particolare, è stata, tra l’altro, dichiarata
l’illegittimità della riduzione della superficie
protetta (vietata alla caccia) della Provincia
di Benevento (dal 26,71% del Piano faunistico
provinciale del 1996 al 19,74 %) .
Tale risultato, come accertato dal TAR, era
stato illegittimamente conseguito dalla Regione
mediante una riscrittura dei piani provinciali,
ivi compreso quello della Provincia di
Benevento, riducendo il numero e il territorio
delle oasi di protezione della fauna e delle
zone di ripopolamento e cattura e computando
nella superficie agrosilvopastorale sottratta
alla caccia alcuni territori (zone di rispetto
da strade, ferrovie ecc.) in cui il divieto di
caccia vige per motivi di sicurezza e tutela
della pubblica incolumità senza che vi sia
assicurata alcuna misura per la protezione della
fauna, zone che nessuna influenza avrebbero
dovuto svolgere nel formarsi della scelta
amministrativa.
Il
ricorso al TAR contro il piano faunistico
regionale, che il WWF presentò in
sostituzione della Provincia, doveva
ristabilire il diritto della Provincia stessa
alla pianificazione faunistico-venatoria.
Tuttavia la Provincia non aveva finora dato
seguito alla sentenza del TAR, riappropriandosi
della propria pianificazione e ripristinando le
aree indebitamente ridimensionate e cancellate.
Un
sollecito in tal senso era stato prodotto dal
WWF con nota del 26/8/2003.
Il
3 Dicembre 2003, accogliendo il sollecito
dell’assessore regionale all’Agricoltura, il
Consiglio Provinciale ha approvato la delibera
n. 153, con oggetto «presa d’atto della
superficie agrosilvopastorale»
Questa delibera, votata –forse
inconsapevolmente- all’unanimità dai
consiglieri, è solo apparentemente una presa
d’atto tecnica della pianificazione adottata dal
Provincia, dello stato delle superfici e della
sentenza del TAR.
Il
testo contiene infatti un artificioso calcolo
secondo il quale le aree protette restano
quelle tagliate illecitamente dal piano
regionale, ma la superficie protetta,
incredibilmente, cresce.
Di
fatto questa delibera costituisce una
illegittima variazione del Piano faunistico
provinciale, in quanto le modifiche a tale piano
devono obbligatoriamente passare al vaglio del
Comitato Tecnico Faunistico Venatorio
Provinciale, cosa che non è affatto avvenuta.
Per evitare che permanga questo stato di
illegittimità, occorre dunque urgentemente
modificare la delibera 153/2003, specificando
nel testo le reali superfici delle aree protette
risultanti dalla pianificazione legittimamente
adottata dalla Provincia con le delibere CP
82/96 e GP 842/98, con le aree protette
riportate in fondo a questo documento.
Cronologia e riferimenti:
24 luglio 1996
Il Consiglio
Provinciale approva il Piano Faunistico
Venatorio della Provincia di Benevento (delibera
CP n. 82/96).
20 maggio 1998
La Giunta Provinciale
(delibera 842/98) modifica il Piano Faunistico
Provinciale: sono soppresse alcune aree,
ampliate altre, istituite le zone di
addestramento cani. La delibera è in vigore dopo
la notifica ai proprietari dei terreni secondo
la procedura della LR 8/96.
15 novembre 1999
Il Consiglio Regionale
(delibera 47/23/99) approva il Piano Faunistico
regionale: le aree protette della Provincia di
Benevento sono arbitrariamente ridotte alla
metà, con soppressioni di strutture e riduzioni
delle superfici.
10 Aprile 2001
La Giunta Provinciale
(delibera 115/01) applica il Piano Regionale con
la «Riperimetrazione delle strutture
faunistiche»: le tabellazioni delle aree
protette sono modificate, metà delle superfici
soppresse.
12 Luglio 2001
Il TAR Campania
annulla il piano Faunistico Regionale (sentenza
n. 4639/2001).
21 Maggio 2002
Il Consiglio di Stato
conferma la decisione del TAR Campania: il piano
faunistico regionale è definitivamente
cancellato e restano valide le pianificazioni
delle Province.
3 Dicembre 2003
La Provincia di
Benevento «prende atto» della sentenza del TAR
con la delibera 153/03: il risultato però non è
quello di riaffermare la propria pianificazione,
ma di confermare i tagli del piano regionale
annullato.
Superficie aree protette provinciali
Secondo il Piano Faunistico approvato dalla
Provincia (CP n. 82/96 e GP 842/98), le aree
protette (Parchi regionali compresi) si
estendevano per 43943 ettari e la
superficie agro-silvo-pastorale (SASP) per
183996 ettari, con una superficie protetta
risultante del 23,88%.
Dettaglio tecnico: cosa fa la delibera CP
153/03?
Afferma che la provincia ha approvato nel 1996
il proprio PFV. Non dice che questo piano è
stato integrato nel 1998 dalla delibera di
Giunta n. 842, che modificava alcune zone e
istituiva le zone di addestramento cani. Secondo
questi atti, le aree protette si estendevano
per 43943 ettari e la superficie
agro-silvo-pastorale (SASP) per 183996 ettari,
con una superficie protetta risultante del
23,88%.
Cita che «il Piano Faunistico Venatorio della
Provincia di Benevento, «così come riportato nel
Piano Faunistico Venatorio della Regione
Campania riservava il 19,74% della superficie
del territorio a protezione della fauna».
NON È ESATTO:
il PFV regionale riporta le aree del PFV di
Benevento così come individuate sopra (cioè al
1998), ma con una diversa misurazione delle
aree. Considera 50887,7 ettari protetti e 184256
ettari di SASP, per una superficie protetta del
27,62%.
Il
dato del 19,74% di territorio protetto NON si
riferisce al PFV provinciale, ma a quello
elaborato dalla Regione effettuando tagli
arbitrari alle aree protette (ridotte a 36388,7
ettari). Si tratta di una pianificazione
“virtuale”, in quanto annullata dal TAR, ma
ancora oggi applicata dalla Provincia con le
tabellazioni effettivamente esistenti, disposte
nel 2001 in attuazione del PFV regionale. Nella
delibera GP 115 del 10/4/01 le aree protette
sono infatti stimate in 37337 ettari.
«Considera» che nella stesura del PFV
provinciale del 1996 «non furono considerate le
superfici adibite ad orti e serre». Tuttavia
queste superfici non sono quantificate nemmeno
nella delibera CP 153/03 in esame.
Ad
ogni modo, l’ultimo censimento ISTAT
dell’agricoltura (2000) indica una presenza
nella provincia di Benevento di soli 60 ettari
di serre: una quantità minima, assolutamente non
in grado di variare apprezzabilmente la
superficie di AP.
Gli stessi dati registrano “orti familiari” per
1.108 ettari.
«Rileva» che la SASP si sarebbe ridotta di 4700
ettari dal piano del 1996 (era stimata in 183996
ettari) al 2003 «per effetto di processi di
urbanizzazione e d industrializzazione». Nessuna
fonte è citata per giustificare tale variazione.
Il PFV regionale del 2000 calcolava la SASP sui
dati ISTAT del censimento 1996 (dati più recenti
rispetto al PFV provinciale), e la stimava in
184256 ettari.
Alla data della delibera CP 153/2003 i risultati
del censimento della popolazione e
dell’industria ISTAT 2001 non erano ancora stati
pubblicati, dunque la presunta variazione di
-4700 ettari non può essere desunta da dati
ISTAT.
«Rileva» inoltre, in conseguenza della riduzione
della SASP, che «la superficie esclusa dalla
caccia ha raggiunto HA 41000 circa». A parte la
terminologia utilizzata, non si capisce come le
aree protette possano passare d’un tratto da
36388,7 ettari a 41000.
Conclude, quasi per magia, che «il territorio
adibito a protezione della fauna selvatica è
aumentato dal 19,74% al 22,30%».
Né
nella delibera, né negli atti allegati è
possibile leggere in quale modo la percentuale
del 22,30% sia stata calcolata. Possiamo solo
fare delle ipotesi. Proviamo allora a fare
qualche conto, usando queste abbreviazioni:
SASP:
superficie agro-silvo-pastorale
SASP96:
superficie agro-silvo-pastorale come riportata
nel PFV provinciale del 1996
SASP00:
superficie agro-silvo-pastorale come riportata
nel PFV regionale del 2000
AP:
aree protette totali
%:
percentuale delle aree protette totali sulla
SASP
Prima ipotesi: Calcolo 1
Prendiamo per buona la riduzione di 4700 ettari
della SASP rispetto al 96, e consideriamo le
aree protette attuali, come misurate dal PFV
regionale che le ha imposte.
SASP=SASP96-4700
= 183996-4700 = 179296
AP=
36388,7 (PFV regionale)
%=
(AP/SASP)x100=
20,2953217
Seconda ipotesi: Calcolo 2
Prendiamo per buona la riduzione di 4700 ettari
della SASP rispetto al 96, e consideriamo le
aree protette attuali, come misurate dalla
delibera GP 115/01, che le ha attuato il PFV
regionale poi annullato.
SASP=SASP96-4700
= 183996-4700 = 179296
AP=
37337 (delibera GP 115/01)
%=
(AP/SASP)x100=
20,82422
Terza ipotesi: calcolo 3
Prendiamo per buona la riduzione di 4700 ettari
della SASP rispetto al 96, e alle aree protette
attuali, come misurate dal PFV regionale,
sommiamo arbitrariamente 4700 ettari (come
lascia intuire la delibera CP 153/03), in modo
da ottenere i «circa 41000» ettari protetti.
SASP=SASP96-4700=
183996-4700 = 179296
AP=
36388,7 + 4700 (!)=41088,7
%=
22,91668526
Quarta ipotesi: calcolo 4
Consideriamo la SASP e le aree protette attuali
come misurate dal PFV regionale, e sommiamo
arbitrariamente alle aree protette 4700 ettari
(come lascia intuire la delibera CP 153/03), in
modo da ottenere “circa 41000” ettari protetti.
SASP=
SASP00 (PFV regionale)= 184256 (invariata, e
superiore al dato indicato nel PFV96!!)
AP=
36388,7 + 4700 (!)=41088,7
%=
22,29978942 = 22.30%
Abbiamo insomma trovato un solo modo per
ottenere esattamente la cifra del 22,30% citata
in delibera: affermare che dal 1996 la SASP si
è ridotta di 4700 ha per urbanizzazione, ma non
sottrarre questo dato dalla SASP come riportata
nel piano del 1996. Aggiungere invece
artificiosamente 4700 ha alle aree protette
stabilite dal PFV bocciato (considerando
quindi un’area industriale area protetta!!!), e
calcolare la percentuale di aree protette sulla
superficie agro-silvo-pastorale calcolata nel
1999 dal PFV bocciato (che è invece addirittura
superiore a quella indicata dalla Provincia nel
’96!).
Infatti: (36388,7 + 4700 / 184256) * 100 =
22,29978942 (che si arrotonda al 22,30% citato
in delibera!).
Strutture faunistiche pianificate dalla
Provincia di Benevento
(delibere CP
82/96 e GP 842/98)
Zone di Ripopolamento e Cattura
N° |
Denominazione |
Superficie Ha. |
01 |
Apice (Tre Arie S. Lucia) |
1.300 |
02 |
Apollosa Montesarchio (Fiego Castellone
M. Mauro) |
1.500 |
03 |
S. Croce del Sannio (Quercia Grossa) |
796 |
04 |
Morcone (Tre Fontane) |
2.200 |
05 |
Pago Veiano (Terralaloggia) |
1.536 |
06 |
Casalduni (Colle Mastarzo) |
1.408 |
07 |
S. Bartolomeo in Galdo (Taglianaso) |
1.344 |
08 |
Buonalbergo (M. Maruzzo) |
1.516 |
09 |
Ceppaloni (Frascio S. Giovanni) |
1.280 |
10 |
Castelvetere Val.re (M. S. Antonio) |
1.024 |
11 |
Cerreto Sannita (Crocelle) |
1.200 |
12 |
Molinara (Acquafredda) |
1.400 |
13 |
Circello (Casaldianni) |
1.300 |
14 |
Colle Sannita (Cordeta) |
1.300 |
15 |
Pietrelcina (Coste) |
1.000 |
|
Totale |
20.104 |
Oasi di protezione
N° |
Denominazione |
Superficie Ha. |
1 |
Oasi dell’invaso di Campolattaro
(istituita con delibera n°82 del
24/07/96 - ha 850 - e ampliata con
delibera di giunta n°842 del 20/05/98 -
ha 3.000) |
3.000 |
2 |
Oasi di Cusano Mutri (2.048 ha - di
cui 1.538 nel Parco Reg. del Matese) |
510 |
3 |
Oasi di Torrecuso (2.400 ha - di cui
278 nel Parco Reg. del Taburno) |
2.122 |
4 |
Oasi di Pannarano (312 ha -
interamente nel Parco Reg. del Partenio) |
- |
5 |
Confluenza Serretelle – stazione FF SS
Vitulano (da istituire, come
previsto dal Piano Faunistico
Provinciale) |
non
ancora definita |
|
Totale |
5.632 |
(si omettono i Parchi Regionali, perché non
soggetti alla pianificazione provinciale, e le
zone di addestramento cani e le aziende
venatorie, perché non si tratta di aree
destinate alla tutela della fauna)
|