Il
'75 è stato un anno fondamentale nella storia
della musica in Italia. A Licola, vicino Napoli,
si tenne il più grande raduno di giovani che per
la quantità di partecipanti e di gruppi musicali
fu definito la Woodstok italiana. Vi erano stati
in precedenza altri raduni, Villa Pamphili a
Roma, ma avevano avuto le caratteristiche di
feste locali. A Licola i C.U.B. (Comitati
Unitari di Base), organizzarono uno dei primi
raduni di massa a cui parteciparono i giovani da
tutta Italia. A farla da padrone vi fu la
cosiddetta 'Scuola napoletana': i Bennato, Tony
Esposito, Napoli Centrale, Alan Sorrenti ma
anche Venditti e De Gregori nel massimo del suo
successo dopo che era da poco uscito il suo
album più famoso 'Rimmel'.
A
Licola si consumò anche il divorzio artistico
tra Alan Sorrenti e l'area di estrema sinistra
che dava vita al 'movimento'. Sorrenti sul
finire della sua versione di 'Dicitencelle vuie'
diede inizio a dei gorgheggi sperimentali che
non trovarono il gradimento del pubblico. Dopo
poco il palco fu invaso da tutto ciò che i
giovani avevano per mano, Sorrenti provò a
resistere imperterrito finchè non fu colpito e
abbandonò il palco: Sorrenti tornerà a cantare
qualche anno dopo con un'apparizione al Festival
di Saint Vincent dove presentò la sua più famosa
canzone 'Figli delle Stelle'.
I
raduni ebbero da subito una connotazione
politica ed assunsero il nome di Festa del
Proletariato Giovanile, la più grande e più
famosa festa fu quella al Parco Lambro di
Milano, organizzata dalla rivista di
controcultura Re Nudo, il cui direttore era
Andrea Valcarenghi (oggi Valcarenghi vive in una
comunità di arancioni nelle vicinanze di
Firenze). Fino ad allora la festa del Parco
Lambro era stata di piccole dimensioni, nel '76
più di centomila giovani vennero a Milano da
tutta Italia, Re Nudo si coordinò
nell'organizzazione con gli anarchici, Lotta
Continua e gli autonomi. Esplosero, nel corso
della festa, violente tutte le contraddizioni
politiche- culturali interne al 'movimento'; il
terzo giorno il parco fu invaso da una carica
della polizia all'inseguimento di alcuni
autonomi che avevano tentato un esproprio ad un
vicino supermercato.

La
violazione dello spazio della festa, sacrale,
autogestito, inviolabile, provocò il
risentimento dei giovani che diedero vita ad un
pomeriggio di vera e propria guerriglia urbana.
La fine tumultuosa della festa del Parco Lambro
significò per molti versi la fine delle feste
del proletariato, l'area spontanea e creativa
del movimento dovette cedere all.area più
estremista e politicizzata. Nello stesso anno De
Gregori al Palalido, sempre a Milano, fu vittima
di un 'processo politico' in cui l'accusa era di
arricchirsi con la scusa del messaggio politico.
De Gregori abbandonò la scena musicale per
tornarvi nel '78.
Nel '78 Edoardo Bennato cercò di riportare
ordine nel caos politico-cantautoriale e incise
l'album .Sono solo canzonette. dove in versi
affermava: 'ma che politica, che cultura sono
solo canzonette'.
Gino Di Vico |