5 agosto 2005
Sannio, emergenza caldo per gli anziani
da Il Sannio Quotidiano del 4 agosto 2005

 

 

Caldo e temperature record, nel Sannio a rischio 26mila anziani

 

L’emergenza

 

Quasi ventiseimila anziani sanniti – 25.989, per la precisione – debbono affrontare, in questi giorni, l’emergenza caldo, con tutti i logici conseguenti problemi. Da questo dato – comune, peraltro, anche alle altre realtà territoriali della Campania, che conta 333.982 persone con più di 75 anni – si è partiti per provare a creare, attraverso il Piano ‘Emergenza ondate di caldo – Estate 2005’, un sistema che possa garantire adeguata assistenza agli anziani.

 

Quale la realtà nel Sannio? Come detto, gli anziani con più di 75 anni sono 25.989, secondo i dati dell’Azienda sanitaria di Benevento, così distribuiti: 12.720 in una fascia d’età compresa tra i 75 e i 79 anni, 6.537 tra gli 80 e gli 84 anni, 4.523 con più di 85 anni. Le cifre sono corpose, ovviamente, anche nelle altre province della Campania: oltre 35.000 anziani ad Avellino, quasi 45.000 anziani a Caserta, oltre 150.000 a Napoli, oltre 50.000 a Salerno.

 

Per tutti si è provveduto a creare, nei diversi territori, dei punti di riferimento per l’assistenza: così, a livello nazionale, la Protezione Civile ha istituito un numero verde – 800232525 – attivo ventiquattr’ore su ventiquattro, e, per la provincia di Benevento, come già scritto, l’Azienda sanitaria ha attivato un numero verde – 800144427 –, a disposizione degli anziani, ventiquattr’ore su ventiquattro, fino al 10 settembre prossimo, e, al contempo, sono state istituite delle linee telefoniche per gli ambiti territoriali, ossia Benevento 1 (0824/772688 per Benevento) e Benevento 4 (0824/955424 e 0824/956021 per Morcone).

 

All’interno del Piano di emergenza della Regione, per gli interventi di “prevenzione, sorveglianza e assistenza ai cittadini anziani per fronteggiare i rischi provocati dalle ondate di calore”, è l’Azienda sanitaria di via Mascellaro il riferimento principale, con l’implementazione di équipe medico-infermieristiche per dodici ore più festivi e prefestivi, con l’elenco degli anziani, e con la necessità di attivare campagne informative e sinergie con i servizi sociali territoriali.

 

E proprio all’Azienda sanitaria sono state rivolte le indicazioni della Regione: “Identificare le persone a rischio costituisce il primo passo per applicare misure preventive e di assistenza. Bisogna anche tener presenti i fattori che producono una maggiore fragilità e predispongono a subire gli effetti più gravi delle ondate di calore: caratteristiche personali e sociali, come età, isolamento e basso reddito economico; condizioni di salute; caratteristiche ambientali, come esposizione agli inquinanti atmosferici da traffico veicolare e caratteristiche dell’abitazione”. Con la logica conseguenza di prevedere una sorveglianza sanitaria adeguata: “Bisogna pensare alla costituzione di una anagrafe delle persone più esposte e all’attivazione di una vigilanza costante, attraverso call center, numeri verdi, punti d’ascolto, contatti telefonici, teleassistenza, visite a domicilio.

 

Il tutto per identificare e sorvegliare la popolazione a rischio, rilevando le richieste di aiuto e dando una risposta adeguata”.

 

 

 

    

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