Telese Terme / In Consiglio la relazione del
primo cittadino e le sottolineature di Liverini
al documento finanziario «Un bilancio per la
costante crescita del Comune». L’opposizione:
«Strumento inaffidabile»
I
diversi punti di vista della maggioranza e
dell'opposizione consiliare in materia di
bilancio di previsione 2005 sono emersi con
chiarezza nel corso del consiglio comunale che
si è svolto nella mattinata di sabato 27 maggio.
Posizioni distanti mostrate fin da subito,
attraverso la relazione allo strumento
finanziario del primo cittadino Capasso ed il
successivo intervento del capogruppo
dell'opposizione, Giovanni Liverini.
Un
bilancio che deve considerare - ha sottolineato
Capasso - la difficile congiuntura economica che
sta penalizzando fortemente lo sviluppo
produttivo ed il reddito delle famiglie,
continuando a perseguire una politica economica
volta ad assestare lo sforzo economico prodotto
dal Comune negli anni precedenti. Da qui gli
obiettivi di non aumentare la pressione fiscale
sui cittadini; di non incrementare le tariffe di
tutti i servizi a domanda individuale; di
salvaguardare il livello di investimenti
necessario ed il suo processo di sviluppo; di
garantire, pur nelle ristrettezze economiche, il
continuo ammodernamento della struttura
organizzativa del comune per offrire ai
cittadini ed ai vari gruppi sociali sempre una
maggiore funzionalità ed efficienza.; di
continuare ad operare per il miglioramento della
qualità del comune sul versante della vivibilità
e della gradevolezza. Necessaria, dunque, una
razionalizzazione della spesa, soprattutto per
quanto riguarda alcuni servizi affidati
all'esterno ed un'accurata ricerca di nuove
entrate, non attraverso aumenti della pressione
fiscale, ma soprattutto attraverso coloro i
quali non pagano le tasse nell'ammontare dovuto
o peggio ancora non le pagano proprio. Un
"fenomeno" - ha illustrato Capasso - che ha
ancora margini di manovra sul versante dell'Ici
degli anni scorsi ed anche su altri tributi (Tarsu
e Tosap, non tanto per quanto riguarda
l'evasione ma soprattutto per quanto attiene l'elusione).
In
merito alle entrate Capasso ha rimarcato ancora
che si registra una notevole diminuzione
rispetto al 2004 dei trasferimenti dai vari
enti. "Appare superfluo mettere in evidenza - ha
dichiarato il primo cittadino - che la capacità
di spesa dell'ente deve essere quasi del tutto
garantita da risorse autonome. Il cosiddetto
"indice di autonomia finanziaria" per il nostro
Comune ha raggiunto oramai il 90%". Dunque, per
poter fornire servizi alla collettività si
prevede di acquisire dai cittadini 5.130.007,00
euro (nel 2004 l'importo è stato di 4.728.677,00
euro pari all'8,5% in meno); dallo Stato
397.114,00 euro; dalla Regione 207.742,00 euro.
Per quanto attiene gli altri due Titoli che
riguardano le entrate ossia le entrate derivanti
da accensioni di prestiti (Titolo V) e le
entrate derivanti da servizi per conto di terzi
esse ammontano rispettivamente a 7.586.952,00 e
1.220.000,00. In merito ad altre entrate, tra
cui quella relativa alla tariffa delle
affissioni e pubblicità si pensa - ha illustrato
il sindaco - all'istituzione di un canone per la
pubblicità nell'ambito di un adeguato piano
generale degli impianti pubblicitari e di
arredo.
Sempre in merito alle entrate Capasso ha
illustrato che nonostante l'avvio della
richiesta di rimborso dell'Iva sulle opere
pubbliche realizzate, non è stata prevista
nessuna somma in bilancio (come hanno fatto
invece altri comuni) in quanto non si hanno
certezze su quelli che sono i tempi per il
trasferimento delle eventuali somme ammesse a
rimborso. Le spese correnti del 2005 e quelle
per il rimborso della quota capitale dei mutui
fanno registrare un incremento del 4,09%
rispetto al 2004 e che sono ripartite tra spese
correnti (4.943.037,00 euro con un incremento di
95.127,00 euro rispetto al 2004 pari all'1,96%)
e quota capitale ammortamento mutui (808.326,00
euro).
Un
bilancio "soddisfacente" per il primo cittadino:
"Un documento con cui si riesce a dare alla
nostra cittadina importanti prospettive e di
sviluppo, seppur nella situazione critica in cui
versa la finanza locale, soprattutto per quanto
attiene i flussi di cassa nei quali si
registrano velocità totalmente diverse tra le
uscite e le entrate". In conclusione altre
sottolineature: "Non sono previsti incrementi
significati sulle spese del personale e per il
funzionamento della macchina comunale;
incrementi delle tasse per i cittadini; tagli
nei servizi offerti alla cittadinanza". Proprio
la "dettagliata" relazione del sindaco Capasso
ha riscosso l'apprezzamento "formale" del
capogruppo dell'opposizione di Insieme per
Telese, che ha parlato di una relazione "più
dettagliata" rispetto allo scorso anno.
Allo stesso tempo, però, il giudizio negativo
sullo strumento finanziario è stato espresso in
maniera netta: "Un bilancio - ha dichiarato
Liverini - sconclusionato ed inaffidabile. Non
vogliamo seguirvi - ha successivamente
evidenziato - lungo una strada che rischia di
portare il Comune di Telese in uno stato di
dissesto". Liverini ha manifestato la necessità
che "uno sforzo in più andava fatto". Per
diversi motivi e soprattutto per rendere
"chiaro" ai cittadini lo strumento finanziario.
"Il comune di Telese è un ente non virtuoso". Ed
ha poi illustrato l'importanza del "principio
della virtuosità", evidenziando che si tratta di
"un fattore che produce anche effetti pratici",
avanzando poi l'augurio che proprio questo
principio in futuro possa diventare un
"requisito" in materia di stesura dei bilanci
comunali. "Così come - ha aggiunto - non è stato
fatto nessun riferimento al patto di stabilità.
Il bilancio attesta una spesa che sfonda il
limite imposto dalla finanziaria...". In merito
proprio a quest'ultimo punto va detto che già
nella relazione il sindaco aveva illustrato che,
per quanto attiene il Patto di Stabilità, "il
riferimento a questa regola in fase previsionale
è puramente indicativo in quanto gli obiettivi
devono essere riscontrati in fase gestionale.
Tuttavia preciso che per quanto riguarda il
patto di stabilità relativo all'anno 2004
risulta rispettato per la sola competenza.
Per quanto riguarda la cassa vi sono stati dei
problemi tecnici per il trasferimento sul conto
di tesoreria ordinario delle somme depositate
presso il conto corrente postale dove, come è
noto, viene pagata l'Ici la cui scadenza era
prevista per il 15 dicembre". Espressioni che di
certo non hanno spostato il giudizio critico
della minoranza: "Si tratta di un bilancio - ha
dichiarato Liverini - in cui si legge una
perfetta continuità amministrativa e che innesca
meccanismi di cattiva gestione finanziaria". Il
rappresentante dell'opposizione ha insistito
sull'argomento "chiarezza". In merito alla
necessità dei tagli Liverini ha infatti chiesto
di conoscere i "settori" degli interventi.
Toccato anche l'argomento "recupero evasione
tributaria". "Con quali risorse? Si pensa ad
aggiunta di personale o ad incarichi - ha
chiesto il capogruppo dell'opposizione - da
conferire a ditte esterne?". E siamo alle
imposte, con Liverini che ha chiaramente parlato
di affermazioni non veritiere in merito ai
mancati aumenti delle imposte: "L'Ici sui
terreni agricoli è passata dal 5,5 al sei per
mille, sulle aree edificabili l'aliquota non è
aumentata ma è stato comunque aumentato il
valore dell'imponibile...". Da qui l'invito a
"dire le cose con trasparenza". E la votazione
giunta dopo un serrato confronto ha visto lo
strumento finanziario approvato dai consiglieri
di maggioranza (12 voti) con il voto contrario
dell'opposizione (4 i consiglieri presenti).
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