Si
sono presentati agli elettori con la qualifica
di professionisti ma, alla prova dei fatti,
sembrano molto più dei dilettanti allo sbaraglio
che suscitano involontarie risate se non fosse
che stiamo parlando del destino e del futuro di
Cerreto Sannita.
I
consigli comunali tenutisi fino ad oggi sono
stati una parodia di quello che dovrebbero
essere, molto più simili ai quei film molto in
voga negli anni ’70 che scimmiottavano
capolavori del cinema (un esempio per tutti
Ultimo tango a Zagarolo). Alcuni episodi sono
così surreali che solo chi li vissuti può
credere che siano veri.
Nel Consiglio Comunale del 18 ottobre vi erano
all’ordine del giorno, tra gli altri punti, la
nomina dei rappresentanti del Comune in seno
alla Comunità Montana del Titerno, la nomina
della Commissione Edilizia, la nomina della
Commissione ex art.14 L.n.219/81. Ebbene per le
nomine alla Comunità Montana e della Commissione
Edilizia i punti sono stati ritirati dalla
maggioranza perché le proposte erano sbagliate:
nel primo caso si citava una legge non più in
vigore, nel secondo caso si proponeva di votare
per 3 componenti invece che 6 come dovuto.
Ma
il colmo doveva essere ancora raggiunto: per la
commissione ex art. 14 L.219/81 si procedeva
alla votazione e veniva eletti 3 rappresentanti
ma, nel successivo consiglio tenutosi il 12
novembre, ci veniva chiesto di integrare la
commissione perché i componenti dovevano essere
4 e non 3! Meno male che sono sicuri ed
affidabili!
Ma
come ogni parodia che si rispetti anche i
personaggi tentano di imitare altri
protagonisti. Emerge così la figura del
capogruppo di maggioranza che, impostato come un
tenore, vanesio e pavoneggiante nel portare
avanti il compitino assegnatogli, scimmiotta un
altro capogruppo di maggioranza dei tempi
andati, oggi impegnato a passare il suo tempo
visitando enti pubblici, con la differenza che,
mentre Franco Franchi imitava Marlon Brando, in
questo caso nessuno dei due è Marlon Brando.
Un
posto di rilievo non può non essere assegnato
anche al vice a vita, l’uomo che sarà sempre il
secondo, il quale, quando si trova a fare il
primo cerca disperatamente di assumere una
faccia pulita e una rispettabilità istituzionale
che però dura poco e, quando la carrozza si
trasforma in zucca, diventa l’impomatato di
sempre con l’arroganza che zampilla da tutti i
pori.
Se
bastasse l’acqua Rocchetta per divenire puliti
dentro e fuori! A completare i parodianti, non
potendo considerare certo personaggi degni di
nota persone che, votate solo da se stesse,
imitano assessori veri, tecnici che si credono
storici, altri signori che parlano solo quando
dietro c’è il ventriloquo o evitano proprio di
parlare, non poteva mancare il clone di Silvio.
Come scritto nel manuale del perfetto Silvio, si
atteggia a persona buona, magnanima, attenta ai
diritti dei cittadini e delle minoranze ma
appena può li esclude dalle commissioni o gli
vieta di vedere gli atti per tornare un attimo
dopo, con un sorriso beffardo, a far credere di
essere un angelo, di essere il salvatore della
patria, ad essere insofferente perché sa di
essere circondato da incompetenti che rallentano
il percorso del suo progetto, ad essere
costretto a sopportare quegli sciocchi della
minoranza che si ostinano a non dividere la
politica dalla morale, a parlare di ideali, a
rompere le ……..
Tutta la nostra comprensione ai consiglieri di
maggioranza che, a differenza di noi, devono
sopportare queste parodie non solo in Consiglio
Comunale ma anche nelle varie riunioni, senza
poter neanche parlare.
ROBERTO STANZIANO,
CONSIGLIERE COMUNALE DEL “BLOCCO PER CERRETO” |