13 dicembre 2004
Cerreto, dilettanti allo sbaraglio
Roberto Stanziano

 

 

Si sono presentati agli elettori con la qualifica di professionisti ma, alla prova dei fatti, sembrano molto più dei dilettanti allo sbaraglio che suscitano involontarie risate se non fosse che stiamo parlando del destino e del futuro di Cerreto Sannita.

 

I consigli comunali tenutisi fino ad oggi sono stati una parodia di quello che dovrebbero essere, molto più simili ai quei film molto in voga negli anni ’70 che scimmiottavano capolavori del cinema (un esempio per tutti Ultimo tango a Zagarolo). Alcuni episodi sono così surreali che solo chi li vissuti può credere che siano veri.

 

Nel Consiglio Comunale del 18 ottobre vi erano all’ordine del giorno, tra gli altri punti, la nomina dei rappresentanti del Comune in seno alla Comunità Montana del Titerno, la nomina della Commissione Edilizia, la nomina della Commissione ex art.14 L.n.219/81. Ebbene per le nomine alla Comunità Montana e della Commissione Edilizia i punti sono stati ritirati dalla maggioranza perché le proposte erano sbagliate: nel primo caso si citava una legge non più in vigore, nel secondo caso si proponeva di votare per 3 componenti invece che 6 come dovuto.

 

Ma il colmo doveva essere ancora raggiunto: per la commissione ex art. 14 L.219/81 si procedeva alla votazione e veniva eletti 3 rappresentanti ma, nel successivo consiglio tenutosi il 12 novembre, ci veniva chiesto di integrare la commissione perché i componenti dovevano essere 4 e non 3! Meno male che sono sicuri ed affidabili!

 

Ma come ogni parodia che si rispetti anche i personaggi tentano di imitare altri protagonisti. Emerge così la figura del capogruppo di maggioranza che, impostato come un tenore, vanesio e pavoneggiante nel portare avanti il compitino assegnatogli, scimmiotta un altro capogruppo di maggioranza dei tempi andati, oggi impegnato a passare il suo tempo visitando enti pubblici, con la differenza che, mentre Franco Franchi imitava Marlon Brando, in questo caso nessuno dei due è Marlon Brando.

 

Un posto di rilievo non può non essere assegnato anche al vice a vita, l’uomo che sarà sempre il secondo, il quale, quando si trova a fare il primo cerca disperatamente di assumere una faccia pulita e una rispettabilità istituzionale che però dura poco e, quando la carrozza si trasforma in zucca, diventa l’impomatato di sempre con l’arroganza che zampilla da tutti i pori.

 

Se bastasse l’acqua Rocchetta per divenire puliti dentro e fuori! A completare i parodianti, non potendo considerare certo personaggi degni di nota persone che, votate solo da se stesse, imitano assessori veri, tecnici che si credono storici, altri signori che parlano solo quando dietro c’è il ventriloquo o evitano proprio di parlare, non poteva mancare il clone di Silvio.

 

Come scritto nel manuale del perfetto Silvio, si atteggia a persona buona, magnanima, attenta ai diritti dei cittadini e delle minoranze ma appena può li esclude dalle commissioni o gli vieta di vedere gli atti per tornare un attimo dopo, con un sorriso beffardo, a far credere di essere un angelo, di essere il salvatore della patria, ad essere insofferente perché sa di essere circondato da incompetenti che rallentano il percorso del suo progetto, ad essere costretto a sopportare quegli sciocchi della minoranza che si ostinano a non dividere la politica dalla morale, a parlare di ideali, a rompere le ……..

 

Tutta la nostra comprensione ai consiglieri di maggioranza che, a differenza di noi, devono sopportare queste parodie non solo in Consiglio Comunale ma anche nelle varie riunioni, senza poter neanche parlare.

 

ROBERTO STANZIANO,

CONSIGLIERE COMUNALE DEL “BLOCCO PER CERRETO”

 

    

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