20 dicembre 2004
Cerreto, proteste dei genitori a scuola
da Il Sannio Quotidiano - 19-12-2004

 

 

Per pranzo un panino... protestano i genitori

 

cerreto sannita /re facoltative di pomeriggio dopo «una seconda colazione» consumata dai bambini Richiamata la carta dei servizi scolastici. All’Asl: «E adeguata e corretta una simile alimentazione?»

 

di Loredana Di Leone

 

Torna a far parlare la scuola materna ed elementare ‘Andrea Mazzarella’. Come è noto i giovani alunni sono stati trasferiti, per la messa in sicurezza dell’edificio di piazza Mazzacane, presso l’ex istituto magistrale Leone XIII. Un comitato spontaneo di genitori degli alunni, che firma un comunicato indicando anche la sede, contesta alcuni aspetti delle ultime vicende occorse riguardo la vita scolastica dei propri figli.

 

In questo scritto si ricorda che la Giunta comunale, con delibera del 4 ottobre scorso, sospendeva il servizio mensa scolastica per la scuola materna ed elementare. Nello stesso periodo il primo cittadino cerretese inviava una lettera ai genitori di ciascun bambino per informarli di quanto accaduto (fatto anche questo contestato perché pare che ogni genitore abbia ricevuto una lettera per ogni figlio).

 

Questi stessi genitori, nello stesso periodo, avevano firmato un manifesto ponendo dei quesiti riguardo all’emergenza scuola. Ricevevano risposta in un cenno delle comunicazioni inviate alle famiglie riguardante il fatto che il sindaco non avrebbe replicato ‘ad un gruppo di genitori anonimi e poco credibili’.

 

Frattanto il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo, Tullio Ruggieri, lo scorso 2 dicembre comunicava alle famiglie che dal 6 dicembre agli scolari sarebbero state garantite solo le trenta ore obbligatorie settimanali, così come previsto dalla nuova riforma Moratti, mentre le ulteriori cinque ore facoltative si sarebbero effettuate nei pomeriggi del mercoledì e del venerdì, permettendo ai bambini di consumare nelle classi ‘una seconda colazione’.

 

Il gruppo dei genitori contesta questo tipo di organizzazione non considerando possibile che dei bambini così piccoli possano sostare a scuola per tanto tempo senza un pasto caldo. In particolare si richiamano ai diritti sanciti dalla carta dei servizi scolastici e fanno notare anche che questo tipo di organizzazione ‘discrimina i bambini delle contrade per l’oggettiva impossibilità a poter fruire appieno dell’offerta formativa’, si chiedono anche se ‘l’Asl considera adeguata e corretta l’alimentazione a panini dei bambini per la loro crescita normale, armonica e psicologica’.

 

 

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