CERRETO SANNITA
La
Regione boccia il Pip «Procedure sbagliate»
SABATO LEO
Cerreto Sannita. È da rifare il Piano degli
insediamenti produttivi, lo strumento
urbanistico esecutivo, connesso ai danni del
terremoto, finalizzaato al decollo dele attività
industriali, artigianali e commerciali. Lo ha
decretato la Regione che ha bocciato il Pip,
adottato il 30 dicembre del 2002 dal Consiglio
comunale con il deliberato numero 39.
Parecchie sono le censure che sono state
sollevate dall'assessore regionale
all'Urbanistica, Marco di Lello, firmatario del
provvedimento di non approvazione del PIP. In
buona sostanza, il comune ha posto in essere un
vero e proprio pasticcio burocrarico perchè ha
disatteso le procedure di formazione del Piano,
che sono dettate dalla vigente normativa di
settore sulla ricostruzione post-sismica
(articolo 34 del decreto legislativo 30 marzo
1990, numero 76).
L'Amministrazione comunale, infatti, ha
clamorosamente sbagliato sia nella fase di
adozione che nella fase di pubblicazione degli
atti progettuali. Pur trattandosi di
riproposizione del PIP decaduto, deve essere
ripercorso nuovamente, secondo l'altolà della
Regione, l'iter completo (adozione,
pubblicazione, esame delle osservazioni) tenendo
conto del dimensionamento degli impianti
produttivi da ricostruire.
Dalla lettura degli elaborati grafici, la
Regione ha evidenziato che il PIP comprende
anche la parte già attuata del Piano decaduto.
In base alla vecchia legge urbanistica del 1942,
però, la riproposizione del nuovo Piano deve
interessare solo la parte del Piano originario
rimasta inattuata a seguito della decadenza
decennale dello stesso.
Di
conseguenza, secondo lo stop della Regione, in
una eventuale riproposizione, vanno staralciate
dal Piano le parti del precedente PIP già
attuate. Il motivo? Sono divenute parte
integrante del Piano regolatore vigente. Palazzo
Santa Lucia ha trovato da ridire anche sulla
documentazione relativa alle indagini geologiche
e geognostiche che non è conforme alle circolari
applicative, relative alla strumentazione
urbanistica, alle quali devono attenersi, come
per il comune di Cerreto Sannita, i comuni di
nuova o variata classificazione sismica.
Dopo la notifica del decreto di bocciatura del
PIP, il comune ha 60 giorni di tempo per
ricorrere al Tar. |