20 ottobre 2004
Cerreto, scuola a rischio nuove polemiche
da Il Mattino - 19 ottobre 2004

 

 

CERRETO. IL CASO MAZZACANE

 

Scuola a rischio nuove polemiche

 

TILDE MARAVIGLIA

Cerreto Sannita. «Chiunque al mio posto, di fronte ad una documentata ed autorevole dichiarazione di pericolo, non avrebbe avuto altra scelta, che quella di sospendere le lezioni e trasferire in altro loco i 400 alunni dell'Istituto comprensivo di piazza Mazzacane».

 

Così ha replicato il sindaco di Cerreto, il parlamentare azzurro Antonio Barbieri, alle polemiche sul trasferimento degli alunni della scuola materna ed elementare presso l'Istituto Leone XIII. «La decisione si è ritenuta necessaria - ha ribadito Barbieri - non appena siamo venuti a conoscenza dell'esito dei saggi e delle analisi alle strutture in cemento armato, che per anni hanno ospitato l'edificio scolastico.

 

Ci tengo a precisare che la perizia ed il monitoraggio sulla struttura pubblica non erano state commissionate da me, e che è ovvio che l'inagibilità dei locali era nota anche a chi mi ha preceduto, ed oggi mi contesta e, non perde occasione per fare inutili polemiche sulle scelte e le soluzioni messe in atto dall'amministrazione».

 

Antonio Barbieri poi ricostruisce le tappe della chiusura del plesso scolastico e ribadisce che «una volta acquisite tutte le informazioni necessarie circa il monitoraggio dell'edificio di piazza Mazzacane non poteva fare altro che emettere l'ordinanza di chiusura della scuola, peraltro concordata con il dirigente scolastico e con il consiglio d'istituto, di cui come è noto fa parte anche una componente di genitori». Per questo motivo il primo cittadino di Cerreto Sannita non capisce «le rimostranze tardive di una parte di genitori che, invece, erano a conoscenza dei fatti e ben sapevano che la scelta dell'Istituto Leone XIII, quale sede temporanea per gli alunni della primaria era l'unica scelta percorribile, seppure obbligata, che l'amministrazione poteva attuare, considerando anche i tempi e la necessità di non prolungare ancora l'interruzione dalle lezioni.

 

Dinanzi ad una simile emergenza non c'era altro da fare - continua il parlamentare forzista - e poi nessuno, neppure chi mi contesta, ha offerto soluzioni alternative o indicato sedi diverse, tranne l'impraticabile proposta di effettuare lavori sul pericolante edificio, in concomitanza con le attività scolastiche. Oltretutto, nell'incontro con i genitori, avvenuto il 27 settembre scorso nessuno ha sollevato obiezioni sull'individuazione della sede provvisoria.

 

La giunta ha impiegato la spesa di 30.000.000 euro per effettuare le spese necessarie a procurare condizioni accettabili sotto il profilo igienico sanitario. Veramente a tempo di record sono stati effettuati presso l'Istituto Leone lavori di tinteggiatura, di adeguamento degli impianti, installazione di barriere protettive e segnaletica di sicurezza, mentre sono in corso i lavori per l'avvio, in tempo utile dell'impianto di riscaldamento. E, cosa fondamentale - ha ribadito Barbieri - è stata acquisita la certificazione tecnica sulla sicurezza statica dell'edificio. Restituiremo alla comunità una scuola più sicura e funzionale».

 

    

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