14 settembre 2004
Il tema del reddito di cittadinanza
Alessandro Liverini

 

 

Il reddito di cittadinanza sta costituendo in questi mesi un tema politico delicato caratterizzato da continui rinvii ed ostacoli, anche di tipo amministrativo-burocatico, nonché politici.

 

L'approvazione del bilancio sta ritardando i tempi e rivela un ritardo nella riorganizzazione di un welfare locale ancora, purtroppo, legato alle logiche neoliberiste. Tuttavia restiamo del parere che questo intervento, nonostante gli evidenti limiti (che lo hanno degradato a poco più di un reddito di ultima istanza), possa riaprire il dibattito politico su un modello sociale alternativo, in cui il profitto non sia la variabile indipendente che determina ogni aspetto della vita di ogni individuo.

 

Per questo la nostra federazione sta lavorando da più di tre mesi nella raccolta di nominativi degli aventi diritto al reddito di cittadinanza e sta svolgendo una importante attività di "comunicazione diretta" con i cittadini: ogni circolo della provincia ha attivato uno sportello informativo che accompagna i cittadini nel processo di interazione con le amministrazioni al fine di abbattere le logiche corporative e clientelari e quindi di rendere trasparente l'erogazione dei servizi e del sussidio monetario previsti dal reddito di cittadinanza.

 

Pertanto la federazione provinciale del Partito della Rifondazione Comunista informa i cittadini della nostra provincia della possibilità di rivolgersi al circolo del partito più vicino per avviare eventualmente le pratiche per la richiesta del reddito di cittadinanza. La modulistica sarà invece presente presso gli uffici comunali entro la metà di ottobre e l'erogazione per l'anno 2004 sarà probabilmente in un'unica soluzione, mentre dal mese di febbraio 2005 l'erogazione avverrà mensilmente.

 

Infine, esprimiamo una piena soddisfazione per le oltre 150 domande pervenute ai nostri circoli, fatto che ha costituito un'innovazione per la politica provinciale, in quanto il nostro partito ha saputo avviare un processo dal basso di informazione ai cittadini, evitando ogni logica personalistica, tipica del notabilato locale che finisce per degradare ogni diritto in "favore" elargito. Un primo passo per rinnovare il welfare in un sistema non più burocratico, bensì inteso come processo di partecipazione democratica, a partire dai soggetti più deboli.

 

Partito della Rifondazione Comunista

Giovani Comunisti/e (federazione di Benevento)

 

 

 

    

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