Il
reddito di cittadinanza sta costituendo in
questi mesi un tema politico delicato
caratterizzato da continui rinvii ed ostacoli,
anche di tipo amministrativo-burocatico, nonché
politici.
L'approvazione del bilancio sta ritardando i
tempi e rivela un ritardo nella riorganizzazione
di un welfare locale ancora, purtroppo, legato
alle logiche neoliberiste. Tuttavia restiamo del
parere che questo intervento, nonostante gli
evidenti limiti (che lo hanno degradato a poco
più di un reddito di ultima istanza), possa
riaprire il dibattito politico su un modello
sociale alternativo, in cui il profitto non sia
la variabile indipendente che determina ogni
aspetto della vita di ogni individuo.
Per questo la nostra federazione sta lavorando
da più di tre mesi nella raccolta di nominativi
degli aventi diritto al reddito di cittadinanza
e sta svolgendo una importante attività di
"comunicazione diretta" con i cittadini: ogni
circolo della provincia ha attivato uno
sportello informativo che accompagna i cittadini
nel processo di interazione con le
amministrazioni al fine di abbattere le logiche
corporative e clientelari e quindi di rendere
trasparente l'erogazione dei servizi e del
sussidio monetario previsti dal reddito di
cittadinanza.
Pertanto la federazione provinciale del Partito
della Rifondazione Comunista informa i cittadini
della nostra provincia della possibilità di
rivolgersi al circolo del partito più vicino per
avviare eventualmente le pratiche per la
richiesta del reddito di cittadinanza. La
modulistica sarà invece presente presso gli
uffici comunali entro la metà di ottobre e
l'erogazione per l'anno 2004 sarà probabilmente
in un'unica soluzione, mentre dal mese di
febbraio 2005 l'erogazione avverrà mensilmente.
Infine, esprimiamo una piena soddisfazione per
le oltre 150 domande pervenute ai nostri
circoli, fatto che ha costituito un'innovazione
per la politica provinciale, in quanto il nostro
partito ha saputo avviare un processo dal basso
di informazione ai cittadini, evitando ogni
logica personalistica, tipica del notabilato
locale che finisce per degradare ogni diritto in
"favore" elargito. Un primo passo per rinnovare
il welfare in un sistema non più burocratico,
bensì inteso come processo di partecipazione
democratica, a partire dai soggetti più deboli.
Partito della Rifondazione Comunista
Giovani Comunisti/e (federazione di Benevento)
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