Il
Consiglio si ‘infiamma’ sui fondi Cipe
San Salvatore Telesino
Nel corso dell’ultima riunione, sospeso e
rimandato il voto sulla ripartizione
Documento congiunto dell’opposizione che ‘bolla’
di superficialità e faciloneria la maggioranza
di
Vincenzo Palmieri
Una discussione animata, zeppa di spunti
polemici, e poi la decisione di sospendere la
votazione per il riparto dei fondi CIPE. Un
episodio emblematico quello verificatosi nel
corso dell’ultimo consiglio comunale cittadino
svoltosi qualche giorno fa presso la casa
municipale di Via Gioia. Il civico consesso si
era riunito per discutere su quattro punti
all’ordine ed il terzo così recitava: «Esame ed
approvazione della proposta di riparto dei fondi
CIPE ex l. 32/1992».
Un
argomento che ha infiammato il dibattito
generando una dura presa di posizione dei due
gruppi consiliari di minoranza i quali hanno
fatto preliminarmente osservare una circostanza
paradossale: sia alla documentazione messa a
disposizione dei consiglieri sia alla
documentazione ufficiale posta agli atti del
consiglio mancava l’allegazione della proposta
di riparto dei fondi sui cui si sarebbe dovuto
votare. «Come si può procedere ad una votazione
se il Consiglio comunale non è a conoscenza
delle indicazioni espresse dagli organi
competenti?», ha stigmatizzato Fabio Romano,
capogruppo di «Nuovi Orizzonti».
Di
replica, il sindaco Creta ha proposto che il
Consiglio comunale si esprimesse solo sulle
percentuali da destinare ai vari capitoli
previsti dal riparto. A sua volta, Emilio Bove,
capogruppo di «Un nuovo giorno per San
Salvatore», ha confermando i dubbi di
legittimità espressi da Romano ed appellandosi
al rispetto del regolamento comunale e della
normativa in vigore ha dichiarato «che, non
essendo stata approntata la ripartizione dei
fondi, il Consiglio comunale non poteva
confrontarsi su una proposta inesistente». Bove
ha poi rilevato come «nonostante agli atti non
vi fosse alcuna proposta di riparto dei fondi,
in maniera del tutto contraddittoria,
comparivano invece i pareri di regolarità
espressi dai responsabili dei servizi».
Le
minoranze, dunque, congiuntamente hanno
dichiarato che non avrebbero partecipato alla
votazione perché «palesemente illegittima e,
quindi, priva di efficacia». Dopo una vivace
discussione è scaturita la decisione finale. Su
proposta del Presidente del Consiglio, Di
Virgilio, il Consiglio ha rinviato la votazione
sul riparto dei fondi CIPE demandando il tutto
ad una prossima assise da celebrarsi prima della
fine dell’anno. Intanto, una conferenza dei
capigruppo sarà convocata dallo stesso
Presidente del Consiglio al fine di approfondire
le problematiche della questione e di definire i
criteri e le modalità con cui dovranno essere
ripartiti i fondi. Al termine del Consiglio i
rappresentanti delle minoranze hanno stilato un
dettagliato documento comune.
«I
fondi Cipe (circa 200.000 euro) - si legge nel
documento - attendono di essere destinati ai
terremotati ed alle opere di urbanizzazione
primaria. Tali fondi non possono essere
assegnati perché l’amministrazione non ha ancora
provveduto al riparto degli stessi. Purtroppo -
proseguono le minoranze - ancora una volta ci
troviamo a stigmatizzare la superficialità con
cui si affrontano problematiche complesse e che
riguardano l’economia generale della nostra
comunità.
Queste incredibili gaffes non hanno solo
ripercussioni amministrative ma danneggiano
pesantemente i cittadini di San Salvatore
Telesino che vedono ritardare gli stanziamenti a
loro destinati e rallentare le iniziative di
pubblica utilità che potrebbero dare nuovo
impulso alla nostra già fragile economia. Per
l’incapacità di chi amministra, i terremotati
dovranno ancora aspettare.
E’
ora - concludono i due gruppi di minoranza - che
questa maggioranza elabori una proposta concreta
e la sottoponga all’approvazione del Consiglio».
Un documento duro, quello dell’opposizione che,
tra l’altro, ha preannunciato nuove iniziative
congiunte ribadendo la disponibilità a procedere
all’unisono sulle problematiche di interesse
comunale. |