20 giugno 2005
Liverini boccia l’operato di Maglione e Di Mezza
da Il Sannio Quotidiano del 19-06-2005

 

 

Progetto nuova chiesa, i due consiglieri di minoranza si differenziano in Consiglio dal resto del gruppo

Il leader di ‘Insieme’: «Evidentemente, le loro posizioni sono più vicine agli interessi della maggioranza»

(anve) "Quando due consiglieri di minoranza si distaccano dalle posizioni del gruppo votando - uno con la maggioranza e uno astenendosi - in contrapposizione con le indicazioni della compagine di appartenenza, significa, evidentemente, che le loro posizioni sono più vicine agli interessi perseguiti dalla maggioranza. Di questo sono amareggiato, ma non demotivato. Il mio impegno rimarrà... rispetterò fino alla fine del mandato il patto sottoscritto con gli elettori, continuerò ad adoperarmi con determinazione e convinzione per un'alternativa di progetto politico all'attuale governo di Telese perchè sono ancora più convinto, dopo questo primo anno di legislatura, che la cittadina ha bisogno di un'inversione di tendenza per poter perseguire un reale sviluppo che sia nell'interesse di tutti e non di pochi".

La dichiarazione di Gianni Liverini, capogruppo di "Insieme per Telese", lista uscita sconfitta alle scorse elezioni per pochi voti, equivale a una presa di distanza dai consiglieri Giuseppe Di Mezza e Rito Maglione che nel Consiglio dell'altra sera sulla questione chiesa hanno rimarcato la differenza dal resto del gruppo. Sta per trionfare una scelta di tipo ribaltonista da parte dei due? Più di un'opportunità contingente la indicherebbe e a dar retta al chiacchiericcio, al di là delle stesse dichiarazioni di Liverini, le possibilità crescono vertiginosamente man mano che le ore scorrono e vanno ad irrobustire "strategie" di riposizionamento sempre smentite ma che covano, a nostro giudizio, nella maggioranza. Indicativi i ripetuti elogi ad indirizzo di Maglione pronunciati dal presidente del Consiglio, Michele Martucci, nel corso dell'assemblea.

La "antipatia" da contrapposizione indotta dalla campagna elettorale è stata sostituita da melense parole che evidenziano il feeling tra i due nato all'ombra delle larghe fronde degli alberi di viale Minieri, durante le passeggiate pomeridiane. E' la politica della sfrontatezza, tanto per essere in assonanza con i rami delle piante? Sì, anche se quella ormai ha un callo (generalizzato) piuttosto evidente e non fa più notizia.

E' la politica che porta spesso ad essere conquistati dalle circostanze, dell'opportunismo quotidiano, a discapito della fede o di patti sottoscritti con gli elettori. Chi ha criticato, come Di Mezza e Maglione, l'impostazione amministrativa di questa maggioranza, come può d'improvviso avvicinarcisi senza indurre qualche confusione nel loro elettorato? Lo stesso vale per la maggioranza. La risposta la attendiamo dai diretti interessati. Anche se c'è chi giura di conoscerla...

 

    

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