CERRETO «Tinta», nuovo Sos al governo
Una interrogazione parlamentare è stata
presentata da Rifondazione Comunista sul caso
dell’antica tintoria dei pannilana (manifatture
dell’epoca), conosciunta col nome di Tinta di
Cerreto Sannita.
È
stato il senatore Tommaso Sodano a rivolgersi al
Ministro per i beni e le attività culturali,
sottolineando che nel consiglio comunale, la
maggioranza che amministra Cerreto Sannita, ha
deciso di far ritornare nelle mani di un privato
la «Tinta».
L’esponente comunista sottolinea che «il sindaco
neoeletto, deputato di Forza Italia, Antonio
Barbieri, già in campagna elettorale aveva
promesso che il rudere sarebbe ritornato al
proprietario, facendo venir meno il diritto di
prelazione che la precedente amministrazione
guidata da Francesco Gagliardi aveva esercitato
nella passata consilitura, attraverso la
delibera n. 5 del 19/5/2003. Detta delibera
prevedeva l'acquisizione dell'immobile "Tinta"
da parte dell'ente comunale, come bene di
interesse storico ed architettonico».
Il
senatore Sodano ricorda che Barbieri «negli anni
’80 e ’90, quando era già primo cittadino di
Cerreto Sannita, aveva dimenticato il valore
della Tinta e non aveva mai mosso un dito per
tutelarla e assicurarla al patrimonio pubblico.
Adesso la ridà ad un privato, giustificandosi
con la mancanza di fondi comunali».
Sodano chiede l’intervento del Ministro per
bloccare l’«attacco che la neoamministrazione fa
al territorio, alla storia del paese» e fare
luce sugli interessi che si nascondono in questa
storia. |