29 agosto 2004
L’Udeur già «avvisa» gli alleati
da Il Mattino

 

 

 

PIERLUIGI MELILLO

 

Si ricomincia da Telese, come sempre. La kermesse dell’Udeur riporta il Sannio al centro del dibattito politico nazionale. E anche stavolta il clima della vigilia è di grande incertezza sugli scenari politici che potrebbero determinarsi nel parco delle terme. Ma i seguaci di Mastella hanno già detto no alle proposte di autorevoli esponenti di An e Forza Italia di allargare al Campanile la coalizione della Casa delle Libertà.

 

Fernando Errico, segretario provinciale di Ap-Udeur, conferma: «Si tratta, in fondo, solo di posizioni che esprimono all’esterno il conflitto che c’è tra i partiti di centro destra: a noi non riguarda. L’Udeur continuerà a lavorare per il recupero di temi cari al vecchio popolarismo, che è alla base del nostro agire politico». Nessuna sterzata, dunque, non ci sarà una svolta politica verso destra. Mastella ha, però, scelto un titolo («Ritorno alla politica: la terza Repubblica?») che si presta a diverse interpretazioni. «Diciamo - aggiunge Fernando Errico - che quella di Telese è una festa che già nel titolo preannuncia un discorso interessante.

 

Se vogliamo è un titolo anche provocatorio, un tentativo di mettere al centro della scena politica nazionale e provinciale la politica con la p maiuscola, che va intesa come risposta ai bisogni dei cittadini e che cerca di riscoprire valori ormai abbandonati». Politica che l’Udeur vuole continuare a perseguire nel centro sinistra. Errico, però, lancia un preciso avvertimento agli alleati: chi amministra la coalizione deve riconoscere pari dignità a tutti i partiti. «Noi siamo la terza forza politica in Campania - spiega Errico - e diciamo basta ai modelli precostituiti. Ora è necessario lavorare su un percorso condiviso, che tenga conto delle istanze di tutti i partiti della coalizione. Non si può amministrare in maniera assolutistica, è un dato sbagliato: ognuno deve poter dare il proprio contributo».

 

L’Udeur presenterà a Telese un piano per rilanciare il centrosinistra in vista delle regionali. «La coalizione deve muoversi - insiste Errico - per ricercare una coesione che deve essere prima politica, abbandonando quei vecchi schemi dietrologici in cui prevale in alcuni la volontà dei distinguo rispetto al dato dell’unità». Il Campanile punta ad aprire un nuovo percorso politico di collaborazione con la Margherita, dopo le polemiche più o meno recenti. «Agli amici della Margherita - nota il segretario provinciale dell’Udeur - dico che è importante tentare il recupero dei valori della centralità senza infingimenti e soprattutto senza remore che vengono dal passato».

 

Il Campanile resterà un alleato fedele del centrosinistra? Il responsabile provinciale del partito di Mastella sgombra il campo dagli equivoci e dai sospetti. «Siamo sempre stati - osserva Errico - leali e corretti in provincia. Ma nel centrosinistra non si può immaginare che l’Udeur sia utile solo nel momento del bisogno. Chi guida la coalizione deve avere la capacità di sintesi: se si vuole utilizzare l’Udeur solo nel momento elettorale per poi voler determinare scelte di tipo personale riteniamo che non si può andare avanti. È necessario almeno un chiarimento».

 

    

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