ALLEANZA POPOLARE UDEUR
6^ FESTA NAZIONALE
Telese Terme (BN) - 30 agosto - 5 settembre 2004
"RITORNO ALLA POLITICA" LA TERZA REPUBBLICA?
Martedì 31 agosto 2004
Ore 17,00 Dibattito:
IL
CENTRO NELL' ITALIA BIPOLARE
Modera: Dott. Mauro MAZZA - Direttore TG 2
Intervengono: On. Claudio SCAJOLA - Ministro per
l'Attuazione del programma di Governo On. Marco
FOLLINI - Segretario nazionale UDC On. Francesco
RUTELLI - Presidente Margherita Sen. Mauro
FABRIS - Capogruppo AP-UDEUR Senato della
Repubblica
ORE 19,00 Dibattito:
GIUSTIZIA: CONTINUA L'EMERGENZA?
Modera: On. Avv. Armando VENETO - Responsabile
AP-UDEUR Problemi dello Stato
Intervengono: On. Gaetano PECORELLA -Presidente
Commissione Giustizia Camera dei Deputati Dott.
Carlo FUCCI - Segretario Associazione Nazionale
Magistrati Dott. Antonio PATRONO - Segretario
Generale Magistratura Indipendente Dott. Ettore
RANDAZZO - Presidente dell'Unione Camere Penali
Dott. Claudio CASTELLI - Segretario Nazionale
Magistratura Democratica
Fonte:Agi.it
INCONTRO RUTELLI-MASTELLA A TELESE
(AGI) - Telese (Bn), 31 ago. - Un incontro
molto positivo e disteso per svelenire i
rapporti dopo tante incomprensioni. A quanto
si e' appreso il faccia a faccia tra
Francesco Rutelli e Clemente Mastella che si
e' svolto al Gran Hotel delle Terme a
Telese, a margine della festa di Ap-Udeur,
e' stato connotato da un clima buono. I due
leader si sono confrontati per una ventina
di minuti ed entrambi, al termine, hanno
detto ai giornalisti di essere soddisfatti.
Nel corso dell'incontro, a quanto si e'
appreso, Mastella ha sottolineato
criticamente l'aspetto politico e
programmatico dell'Ulivo eccessivamente
sbilanciato a sinistra e Rutelli ha
convenuto. Tanto che al termine, il
presidente della Margherita rispondendo ai
giornalisti su questo rischio di
sbilanciamento a sinistra, ha risposto:
"Sono qui proprio per questo, perche' il
centrosinista abbia un suo equilibrio e
soprattutto produca delle idee, dei
progetti. Cerchiamo di parlare poco - ha
proseguito - poco di formule e piu' di cose
da fare. L'Italia ha bisogno di una politica
sociale per la famiglia che oggi e' in
difficolta' crescente".
Infine, nel faccia a faccia, il leader
dell'Udeur ha dato ragione a Rutelli sul
fatto che non tutte le leggi del governo
Berlusconi saranno da cancellare qualora
l'Ulivo andasse al governo.
311839 AGO 04
Televideo
RAI - 01 Set 08:05:49
DISGELO A TELESE TRA MASTELLA E RUTELLI
Segnali di disgelo dopo i dissensi dei mesi
scorsi tra Mastella,leader dell'Udeur,e Rutelli,leader
della Margherita.
I
due hanno avuto un lungo incontro alla Festa
dell'Udeur. Mastella ha insisistito sul fatto
che la coalizione di centrosinistra è troppo
sbilanciata a sinistra. Rutelli si è detto
d'accordo sulla necessità di trovare un "nuovo
equilibrio" nell'alleanza. Ma ha sotto- lineato
che servono soprattutto "idee forti e progetti
concreti,perché i cittadini sono stanchi di
ascoltare formule, vogliono programmi
realizzabili". Mastella,sull'ipotesi di non
cancellare tutte le leggi della Cdl,ha
detto:"Non si può fare ogni volta una
rivoluzione"
Televideo RAI - 31/08 21:57
Rutelli: serve un bipolarismo temperato
"Dal bipolarismo non si torna indietro". Il
presidente della Margherita, Rutelli, a Telese
per la festa dell'ApUdeur, nega la possibilità
della nascita di un "terzo polo di centro".
Detto questo, però, aggiunge che "non c'è dubbio
che il centro-sinistra non debba essere guidato
da posizioni estreme", perché gli elettori
chiedono "un bipolarismo temperato", moderato.
Ma moderazione, secondo Rutelli, "non significa
parlare a bassa voce, significa anche alzare la
voce di fronte alle ingiustizie, senza
estremismi".
Televideo RAI - 31/08 19:20
Follini:il centro scelga tra i due Poli
Il
leader dell'Udc, Follini, alla Festa dell'Ap-Udeur,dice:"Penso
che il centro debba rispettare le condizioni del
bipolarismo e quindi scegliere la parte con cui
stare".Mastella e Rutelli "sono in un'alleanza
in cui la posizione centrista è a disagio.Anche
noi abbiamo le nostra difficoltà ma c'è da
misurare il grado delle nostre e loro
difficoltà". Poi aggiunge:sulla riforma
federalista le nostre posizioni ora "sono più
largamente condivise". E insiste sulla riforma
elettorale proporzionale che "può aiutare a
cambiare in meglio".
Televideo RAI - 31/08 16:40
Mastella: Prodi punti sul centro
"Prodi si faccia promotore di un centro che si
allei con la sinistra". L'appello parte dal
leader dell'Ap-Udeur, Mastella, alla Festa del
Campanile a Telese. Secondo Mastella "l'Ulivo è
troppo sbilanciato a sinistra" e se non si
corregge la rotta "Berlusconi rischia di vincere
con le stampelle, e Prodi di perdere". Il
segretario dell'Ap-Udeur precisa di non voler
fare "un salto nel centrodestra" e invita invece
il leader Udc Follini a costruire insieme il Ppe
italiano.
Il
Mattino - 01-09-2004
LA
KERMESSE DEL CAMPANILE
GIUSY MALGIERI
Arriva accompagnato dalla parlamentare sannita
Erminia Mazzoni, il segretario nazionale dell’Udc,
Marco Follini. Poco più tardi, nel parco delle
terme, giunge anche Rutelli per l’attesisssimo
incontro sul tema ”Il centro nell’Italia
bipolare”, moderato dal direttore del Tg2 Mauro
Mazza. Poi si parlerà di giustizia e
immigrazione, gli altri due temi scottanmti
affrontati nel corso della seconda giornata
della festa Udeur. Ma è ancora il ”Centro” a
tenere alto il tono della krmesse uduerrina. Ne
parla a lungo Follini. «Esiste una ricca
tradizione, la tradizione della Dc che indica
nel centro il luogo ove si raccolgono idee,
progetti, che hanno una loro innata alternativa
alla sinistra». Si parla di «coalizioni
allargate» e anche qui il leader dell’Udc
esprime la sua idea. «Mi chiedo se sia più
facile per Mastella essere un elettore di
Bassolino o un’alternativa a Bassolino. La sua
tradizione lo porta da un’altra parte». Le
future scelte che l’Udeur adotterà scaldano il
dibattito non solo a livello nazionale ma anche
locale, tra quei sindaci dell’Udeur che qui nel
Sannio costituiscono la vera forza del partito.
Molte le riserve. Su un punto, però, sono tutti
daccordo: difficilmente una decisione sarà presa
nel corso della festa. Tutto è rimandato al
congresso del partito. Si dice scettico su una
possibile intesa con la Cdl, il sindaco di San
Salvatore, Giuseppe Creta. «Siamo nel
centrosinistra e - assicura - vi rimarremo. Non
possiamo mettere il bavaglio a chi dà per certa
una intesa con la Cdl, ma al momento ritengo che
sia certo il contrario. Dobbiamo lavorare
all’interno del centrosinistra per il
centrosinistra». E Tonino Bartone, sindaco di
Puglianello. «Che ci sia un malessere generale
che coinvolge non solo i vertici ma tutta la
base Udeur, è innegabile. Occorre favorire il
dialogo all’interno del centrosinistra, una
coalizione che ha tratto forti benefici
dall’Udeur e che non si capisce perchè continua
a nutrire diffidenza nei confronti di un partito
che se accampa richieste non lo fa per una
voglia di lottizzare ma perchè ha dato sempre il
suo contributo in cambio del quale vuole una
giusta e dovuta visibilità». «Ma - avverte - se
questo dialogo dovesse continuare a mancare,
allora è chiaro che, non essendo legati da alcun
testamento al centrosinistra, faremo le dovute
scelte e, di badi, non derivano, come qualcuno
va ripetendo, dalla voglia di cambiare casacca
ma sono la comprensibile risposta agli
atteggiamenti di chi vuole ad ogni costo
marginalizzarci». Preferisce non sbilanciarsi
Mario Borrelli, sindaco di Faicchio e capogruppo
dell’Udeur alla Provincia. «Vedremo alla fine
della festa - dice - quali saranno le decisioni
del partito e del suo leader. Ognuno di noi ha
la propria identità e ognuno di noi farà le
proprie scelte». Intanto, nella mattinata di
ieri, Mastella ha fatto tappa a Solopaca.
Accolto dal sindaco Pompilio Forgione, si è
recato nei locali della Cantina Sociale, dove, i
rappresentanti della festa dell’Uva hanno
illustrato il programma della festa la cui
sfilata di carri allegorici si terrà domenica 12
settembre.
Il
Mattino - 01-09-2004
LE
SCELTE DELLA POLITICA
DALL'INVIATO PIETRO PERONE Telese. Discorsi
fitti e sguardi complici fra ex democristiani
alla ricerca di un centro che ancora non c'è.
Riflette Marco Follini, il segretario dell’Udc
giunto ieri alla festa dell'Udeur: «Mastella e
Rutelli nell'Ulivo giocano in trasferta. La casa
dei moderati non può essere quella». A scanso di
equivoci, il leader della Margherita promette
fedeltà al centrosinistra, mentre il sindaco di
Ceppaloni mette in piazza tutto il proprio
malessere nei confronti della sinistra che teme
possa condizionare l'alleanza, tanto da
aggrapparsi a Prodi invitato a «guidare un
processo centrista», anche se è «singolare -
incalza - avere come leader uno che è senza
partito». Dubbi e tormenti personali, opposte
collocazioni, ma sintonia su molti temi, tanto
da far presagire ciò che i diretti interessati
definiscono «convergenze» e altri chiamano «inciuci»:
dalla necessità di trovare un equilibrio sulle
riforme, al ritorno al proporzionale rilanciato
da Follini, sistema elettorale sempre amato
dall'Udeur. Quasi una sinfonia che pare
sommergere il filo di voce del sottosegretario,
Salvatore Cicu, affetto da una forte laringite e
inviato in sostituzione del ministro Claudio
Scajola a sua volta convocato a Villa Certosa da
Silvio Berlusconi. Prove di grande centro sotto
un cappello targato Ppe, ma con Follini apparso
ieri nel ruolo di arbitro: la coalizione di
riferimento dell'Udc - ribadisce - resta il
centrodestra, «ma non bisogna avere una
concezione schematica delle alleanze». E ancora:
«I partiti possono e devono contare di più».
Tanto che lo scudocrociato ha detto ciò che
pensava della devolution e adesso il segretario
si rallegra che «gli emendamenti centristi
apparsi in un primo momento ai limiti
dell'eversione si sono trasformati nell'uovo di
colombo». Replica a stretto giro il ministro,
Roberto Calderoli: «Uovo sì, ma senza la sigla
di nessuno. Quando troveremo un accordo vorrà
dire che tutti abbiamo lavorato bene». Tutti
chi? È questa l'altra domanda che toglie il
sonno ai centristi, visto che in entrambe le
coalizioni si discute di come fare per allargare
i confini. Provvede quindi Follini a mettere
paletti in casa propria, in particolare per
quanto riguarda il Partito radicale: «Non
escludo intese, ma vi sono temi di coscienza che
ci dividono nettamente. Per esempio i radicali
inneggiano all'orrore dell'eutanasia infantile
introdotta in Olanda e questa non è acqua che
passa sulla pancia delle anitre». E più tardi,
sempre a Telese, Rocco Buttiglione sottolineerà
che il Ppe italiano «non può essere una Forza
Italia allagata». Incalza sul fronte opposto
Francesco Rutelli che invita l'Ulivo a
protestare un po' meno lanciando qualche idea in
più, senza nascondere il timore che la sinistra
e il protagonismo dei Ds possano puntare a
condizionare pesantemente le scelte
programmatiche: «Dobbiamo trovare il punto di
equilibrio», avverte Rutelli. Ma qualche minuto
prima un più esplicito Mastella prevedeva che
con Rifondazione e i no-global «non sarà
possibile vincere le elezioni Politiche del
2006». Allora che fare? Follini resta convinto
che il «blocco moderato è alternativo alla
sinistra». Ugualmente il leader dell'Udc non
rinuncia a lanciare la sfida ai cugini centristi
affinché si possa collaborare su alcuni temi,
cominciando dalla politica estera. Singoli
accordi, primi tasselli di un mosaico tutto da
comporre. «Una sfida a centro» che Rutelli pare
raccogliere ribadendo che non tutto ciò che è
stato realizzato dal centrodestra potrà essere
cancellato dall'Ulivo ormai nella scia di una
prossima vittoria. Ottimismo di chi viene da una
storia diversa rispetto a quella di Follini e
Mastella, due ex democristiani che giurano di
volere guardare avanti, ma non smettono di
rivendicare la propria origine e un po' sognano
di poter ritrovare.
Il
Mattino - 01-09-2004
IL
CONFRONTO
DALL'INVIATO PIERLUIGI MELILLO Telese.
Disponibilità al dialogo ma solo se il governo è
pronto a rimettere tutto in discussione sulla
riforma della giustizia. I magistrati dicono
basta a polemiche e veleni col potere politico.
Dalla festa nazionale dell'Udeur arriva il
segnale di una svolta. «Ora basta a questo
scontro istituzionale», conferma Carlo Fucci,
segretario nazionale dell'Anm. E Antonio
Patrono, di Magistratura Indipendente, pone,
però, una condizione per una nuova fase di
confronto: «Il governo deve rimuovere
un'emergenza che prima non c'era: si è creato un
clima di sfiducia e di poco rispetto verso i
magistrati. Tutto questo è solo colpa
dell'attuale amministrazione della giustizia. Si
è pensato a fare leggi per situazioni personali
continuando una inutile e dannosa battaglia
contro i giudici». Dunque, il governo deve
cambiare strada rispetto al passato. «Anche
perché - aggiunge Carlo Fucci - finora la
riforma dell'ordinamento giudiziario non ha
affrontato i veri problemi, quelli della durata
del processo e dell'efficienza della giustizia.
Questo governo è andato avanti senza un
confronto con la magistratura e, soprattutto, la
riforma è stata sottratta al confronto pubblico
perché non c'è stato un dibattito parlamentare».
Lascia cadere nel nulla polemiche e aperture al
dialogo l'onorevole Gaetano Pecorella,
presidente della commissione giustizia della
Camera. Si limita solo a ricordare che «in un
giorno di agosto un sindaco si è ucciso in
carcere per difendere la propria dignità. Lui è
stato una vittima del sistema giudiziario, fatto
oggi di miserie quotidiane». Pecorella vede un
rischio in questa emergenza giustizia, che
continua: «Se continuiamo così possiamo anche
assuefarci all'ingiustizia». Le distanze
restano. Ma i magistrati rilanciano la richiesta
di un confronto con il governo. Dice Fucci:
«Siamo pronti a sederci allo stesso tavolo con
il governo ma solo se si riparte da zero». Resta
un timore: l'attacco all'autonomia e
all'indipendenza della categoria. «Siamo al
delirio istituzionale - attacca il segretario
nazionale dell'Anm - se sarà consentito al
Ministro della Giustizia di impugnare una
delibera del Csm». Una bacchettata ai giudici
arriva da Ettore Randazzo, presidente
dell'Unione delle camere penali: «I magistrati -
nota - non possono protestare se il legislatore
cerca di dare delle regole». Il clima, dunque,
resta difficile. «Di questo passo - ammette
Claudio Castelli di Magistratura Democratica -
resteremo con una giustizia che non dà risposte
ai cittadini. Non ci sono prospettive se, ad
esempio, non si farà ricorso anche alle nuove
tecnologie nel processo». Alla fine il deputato
Armando Veneto dell'Udeur sentenzia:
«L'emergenza giustizia continua? Era questo il
nostro tema. Possiamo togliere il punto
interrogativo».
Il
Mattino - Martedì 31 Agosto 2004
VIA ALLA FESTA
PIETRO PERONE
Telese. Benvenuti in «casa Mastella» per
l'ultima festa dell'Ap-Udeur prima delle
elezioni regionali della prossima primavera.
Occasione per avanzare inviti o lanciare
ultimatum: comincia la Cdl che in coro dice al
leader del Campanile «parliamone». Di alleanze
nell'ambito di quello che dovrà essere il Ppe
italiano e sopratutto di candidature, come
quella dello stesso Mastella a presidente della
Regione Campania.
«Nell'ambito di un processo politico non si può
escludere che questo partito possa esercitare la
leadership», attacca il sottosegretario Antonio
Martusciello, giunto nelle terme telesine con
gran coda di dirigenti di Forza Italia: dal
capogruppo regionale, Francesco Bianco, ai
deputati Marco Cicala e Francesco Maione. Una
presenza vistosa per rendere forse visibili le
braccia pronte ad allungarsi in caso di accordo.
Intesa che non viene esclusa dal ministro Gianni
Alemanno che vede in Mastella il possibile
«collante» per un dialogo fra maggioranza e
opposizione, ma poi dice al leader centrista
«decida cosa fare... Se vuole essere succube del
centrosinistra oppure...».
«Oppure cosa?», replica il segretario del
Campanile che preferisce ricorrere a un paragone
calcistico per lanciare messaggi: «È paradossale
vedere che una squadra non vuole farmi giocare,
mentre l'altra mette a disposizione l'intero
campo». Dubbio di un gioco che possa rivelarsi
piuttosto costoso: «E poi vorrebbero quindici
assessori su quindici?». Si vedrà, anche perché
lo stesso Martusciello giudica la festa di
Telese «solo un passaggio», confidando che il
momento delle scelte verrà a marzo: «Abbiamo
appreso dai giornali che l'Udeur terrà il suo
congresso», dice.
Ma
per quella data saranno state gettate le basi
del Ppe? In caso contrario sarà forse complicato
ritrovare l'alleato perduto, quel Mastella che
con l'allora Ccd andava a cena da Berlusconi nei
confronti del quale ancora oggi non nasconde di
nutrire umana simpatia. «Fino a quando ci sarà
la Lega è però impossibile ritrovarsi», ripete
da sempre. «Non ci sono contrapposizioni», prova
invece a spiegare Martusciello che parla di
«accordi territoriali» in vista delle regionali
e dice a Clemente nei viali delle terme di
pensare alle tante volte che in questa
legislatura il Campanile ha dovuto votare
diversamente dal resto del centrosinistra:
«Basta guardare alla storia parlamentare per
accorgersi quali siano le distanze in politica
estera, come sui temi sociali».
Corteggiamento esplicito raffreddato in quel di
Cortina da Gianfranco Fini che pone un'amletica
domanda: «Mastella vorrebbe aderire al Ppe, ma è
alleato dei Ds solo perché candidano i suoi
uomini?». Domanda che mal si concilia con il
pressing cominciato nel Sannio. «Epperò avranno
fatto un po' di conti capendo che senza l'Udeur
in alcune regioni non c'è partita», commenta il
leader udeurrino pronto a fare salire
l'attenzione sulla «sua» festa e di conseguenza
il peso politico del «suo» Campanile. Per le
scelte vere c'è invece ancora tempo. E oggi a
Telese arriveranno i leader dell’Udc Marco
Follini e della Margherita Francesco Rutelli
assieme al ministro azzurro Claudio Scajola per
discutere con Mauro Fabris su «Il centro
nell’Italia bipolare».
Foto di Giuseppe Grimaldi relative al dibattito
IL
CENTRO NELL' ITALIA BIPOLARE
Intervento che blocca il dibattito
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