1 settembre 2004
Terzo giorno della festa nazionale UDEUR
Giuseppe Grimaldi

 

 

ALLEANZA POPOLARE UDEUR

6^ FESTA NAZIONALE

Telese Terme (BN) - 30 agosto - 5 settembre 2004

"RITORNO ALLA POLITICA" LA TERZA REPUBBLICA?

 

Mercoledì 1 settembre 2004

 

Ore 17,00 Dibattito:

UN GOVERNO PER IL PAESE I CONFLITTI DI INTERESSE NELLE COALIZIONI

Modera: Dott. Paolo GAMBESCIA - Direttore de "IL MESSAGGERO"

Intervengono: On. Clemente MASTELLA - Segretario Nazionale AP-UDEUR On. Piero FASSINO - Segretario Nazionale DS On. Sandro BONDI - Coordinatore Forza Italia

 

 


 

Il Mattino - Giovedì 2 Settembre 2004

LA KERMESSE
DEL CAMPANILE

GIUSY MALGIERI


Telese Terme. «Volendo si può». Uno slogan, quello che l'assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta, utilizza intervenendo all'incontro sul trasporto pubblico locale, moderato dall'ingegnere Pasquale Sposito, direttore Vesuviana Mobilità. «Abbiamo dimostrato -dice soddisfatto - che, volendo, si può far aumentare il trasporto pubblico. In tre anni, il trasporto nella nostra regione è aumentato del 40%». Un dato significativo che è il risultato di un approccio politico alle problematiche del settore.

 

«Noi siamo convinti -continua infatti l'assessore regionale- che un territorio non può svilupparsi senza puntare sul trasporto pubblico locale e senza comprendere che il trasporto pubblico locale, non è solo un problema locale, come il termine può far sembrare, ma è una priorità nazionale». Ed il riordino del trasporto regionale deve passare attraverso una parola chiave: integrazione. «Abbiamo lavorato -dice Cascetta- integrando, mettendo insieme infrastrutture, servizi, tariffe, tecnologie, materiale rotabile, nuove regole del mercato». Una strategia che viene traslata anche a livello provinciale. «Le province -evidenzia infatti l'assessore ai Trasporti della provincia di Benevento, Rosario Spatafora- si stanno attrezzando per gestire al meglio il settore. Due, i problemi che stiamo affrontando in provincia di Benevento: la viabilità e la frammentazione del servizio sul territorio, con oltre 20 aziende che gestiscono il settore. Entro questo mese di settembre approveremo il piano di trasporto provinciale ispirato ad un unico parametro: la qualità. Abbiamo puntato, infatti, ad un sistema di trasporto che non fa più leva solo sulla città di Benevento ma anche sulle realtà più dinamiche del territorio sannita».

 

L'incontro di ieri ha avuto come protagonisti anche i responsabili della Circumvesuviana e dell'Alifana che, insieme alla Sepsa, sono le tre aziende del trasporto regionale. Tocca a Fernando Orico, coordinatore generale della Circumvesuviana snocciolare i dati di una trasformazione che ha portato l'azienda, negli ultimi tempi, a registrare la soddisfazione del 70/80% delle 160.000 persone trasportate quotidianamente. «Un dato che -dice Orico- ci riempie d'orgoglio. Abbiamo puntato molto sulla sicurezza nel viaggio. Sui nostri mezzi è in funzione una linea diretta con le sale operative di Polizia e Carabinieri. Non è un caso se in materia di trasporto pubblico locale, la Regione Campania, in Europa, viene citata come esempio». «La nostra sfida -gli fa eco l'ing. Giuseppe Racioppi, amministratore delegato della Ferrovia Alifana- è migliorare la qualità e l'efficienza del servizio offerto, puntando ad un parco rotabile più moderno e confortevole». E gli investimenti sul fronte del trasporto pubblico regionale sono notevoli come ricorda l'ing. Alessandro Rizzardi, responsabile Ente Autonomo Volturno.


 

Il Mattino - Giovedì 2 Settembre 2004

 

LE SCELTE
DELLA POLITICA

DALL'INVIATO
PIETRO PERONE


Telese. Promette di non volere litigare Sandro Bondi, ma con Piero Fassino proprio non ci riesce e sono scintille: lite sulle ripetute assenze di Berlusconi alla festa del 25 aprile, come sulle riforme, anche se alla fine il coordinatore di Forza Italia non esclude il «confronto in aula». È intanto Romano Prodi il convitato di pietra nel dialogo parallelo fra il leader dei Ds e Clemente Mastella: Fassino conferma che sarà il Professore il leader dell’Ulivo alle prossime politiche e sottolinea che «la creazione di una federazione di riformisti» all’interno dell’Ulivo va di pari passo con «la costruzione di un’alleanza più larga».

 

Ma il segretario di Ap-Udeur pone una condizione: «Come è avvenuto per Massimo D’Alema nel 2000 è evidente che le elezioni regionali faranno la differenza. Ritengo improbabile che se uno perde possa guidare ugualmente la coalizione l’anno successivo». Discorso che vale nei confronti di Prodi, come di Berlusconi, mentre Mastella giudica che l’Udc ha già posto «un’ipoteca» sull’eventuale successione del Cavaliere nel caso perda la tornata elettorale della prossima primavera.


Scenario che inevitabilmente fa riesplodere sotto il cielo della festa di Telese la voglia di Centro. Prova a incunearsi Bondi che ripete l’appello a dare vita a una federazione del Ppe «anche con l’Udeur e parte della Margherita», dice, ma ritrova la porta del Campanile quasi chiusa «perché - avverte Mastella - l’invito che avete fatto ai Radicali esclude di fatto un dialogo fra noi». Distanze con Bondi, matrimonio forzato con Fassino che conferma la raccolta di firme per il referendum contro la legge sulla procreazione assistita. Iniziativa che fa sobbalzare i centristi, tanto da creare più di un tormento a Mastella come a Rutelli pressato da Franco Marini che l’altro giorno ha chiesto e ottenuto che le sedi della Margherita siano precluse alla raccolta di firme. E Bondi coglie l’occasione per dire che «la legge potrà essere migliorata».


Ennesimo segnale di disponibilità a fronte di un Fassino che deve marcare stretto Mastella su più di una questione, a cominciare dalla politica estera. Toccherà adesso a Romano Prodi, atteso domani alla festa del Campanile, convincere il leader udierrino che non ci saranno spostamenti a sinistra e le ragioni del Centro saranno il motore dell’Ulivo. In caso contrario, i prossimi mesi si annunciano burrascosi, visto che bisognerà decidere le candidature per le regionali a cominciare dall’eventuale successione a Bassolino.
Riuscirà il Professore a scrivere un programma condiviso? «Se c’è la patrimoniale che vuole Rifondazione fin da questo momento annuncio che mi sfilo», sbotta Mastella, tanto che Fassino sorvola su quello che il centrosinistra dovrà dire sulla politica economica. Non manca, il leader della Quercia, di lanciare più di una sfida al governo: «State per varare una legge finanziaria di circa 27 miliardi di euro. Vi pare almeno questo un terreno per confrontarsi?» Non manca il ripetuto mea culpa sulla modifica del titolo V della Costituzione varato a fine della scorsa legislatura per una manciata di voti che serve a Fassino per sfidare Bondi: «Pensate di cambiare le regole di questa Repubblica da soli?»


Domande alle quali il coordinatore di Forza Italia risponde però attaccando, tanto da provocare fischi da parte di un pubblico poco abituato al culto della personalità, quella nei confronti di Berlusconi, che traspare dalle parole di Bondi. Clima per nulla svelenito, tanto che lo stesso appello a una «democrazia normale» cade nel vuoto. Altrettanto resta inascoltato l’invito del leader Ds a «un bipolarismo mite». E così Mastella prevede nel giro di tre anni coalizioni diverse dalle attuali. È il momento di posizionarsi? A Prodi il compito di evitare defezioni in una coalizione che i Ds immaginano «più larga possibile» e che potrebbe invece rischiare di restringersi.
 


 

 

Foto di Giuseppe Grimaldi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

    

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