In
Italia finalmente si comincia a mettere un vero
freno alla cattiva abitudine di rendere vittime
del proprio vizio di fumare gli altri. Anche se
le modalità di applicazione della nuova legge
sono legittimamente contestate dai gestori dei
locali pubblici,rischiamo di veder rinviata alle
calende greche questo atteso provvedimento.
Sarebbe comunque solo un piccolo passo, e,
insolitamente, tocca ad un paese del cosiddetto
"terzo mondo" dare l'esempio di un divieto più
drastico. E se invece di attendere i divieti,i
fumatori non decidessero di buttare
spontaneamente il fumo alle ortiche ? Proviamo a
chiederlo,non si sa mai............magari solo
nei locali pubblici ed in presenza di non
fumatori. In privato, poi, per il momento,
ognuno si diverte come vuole.
Sandro Forlani
Venerdi 17 Dicembre 2004
redazione@varesenews.it
Bhutan - È scattato il provvedimento annunciato
un mese fa. Chi vorrà fumare, potrà farlo solo
in casa propria. Multe salatissime per i
trasgressori Fumo fuorilegge, Bhutan primo Paese
al mondo
Il
minuscolo regno del Bhutan, nell'Himalaya, è il
primo Paese al mondo a aver imposto un bando
totale al fumo in pubblico e alla vendita del
tabacco.
«Un divieto totale sulla vendita e il fumo del
tabacco è stato imposto nel Paese il 17 dicembre
- ha detto Lily Wangchuk, portavoce
dell'ambasciata del Bhutan in India - E' per il
benessere della popolazione, per proteggere
l'ambiente e preservare la nostra cultura». La
riforma era stata annunciata ufficialmente un
mese fa.
Chi proprio non riuscirà a togliersi il vizio,
potrà importare il tabacco per uso personale,
pagando una tassa del 100% e potrà accendersi
l'agognata, semiclandestina sigaretta
esclusivamente dentro casa. Per chi viola il
divieto, sono previste pesanti sanzioni, con
multe fino a 250 euro, pari a circa tre mesi di
stipendio di un lavoratore medio.
I
fumatori, comunque, sono solo l'1% dei 700.000
abitanti del regno a maggioranza buddista,
chiuso fra Cina e India, e tanto geloso delle
sue tradizioni da limitare drasticamente
l'afflusso di visitatori stranieri. Il regime
del Bhutan, da sempre attento a preservare la
cultura locale, ha consentito l’introduzione
della televisione nel 1999, mentre i telefoni
cellulari, indispensabili nel nostro frenetico
mondo “occidentale”, sono stati dichiarati
legali solo lo scorso anno. |