9 dicembre 2004
C O M U N I C A T O S T A M P A
PRESENTATO A
NAPOLI IL PROGETTO DI SLOW FOOD
SULL'EDUCAZIONE ALIMENTARE NEGLI ISTITUTI
ALBERGHIERI DELLA CAMPANIA
Con la conferenza stampa di
stamani, tenutasi al Palazzo Doria
D'Angri di Piazza VII settembre, 28
di Napoli, ha preso il via
il progetto di educazione alimentare e del
gusto pensato da Slow Food
per gli Istituti Alberghieri della
Campania e che, per l'anno
scolastico 2004/2005, vede coinvolti
l'Ipssar "G. Rossini" di Bagnoli (Na)
e l'I.S.I.S.
"E. Corbino" di Contursi Terme (Sa).
All'incontro, moderato da Enzo
Luciano (Responsabile Slow Food
Campania), sono intervenuti: Gennaro
Limone (Coordinatore Segreteria
Assessorato Agricoltura), Michele
Bianco (Dirigente Settore
S.I.R.C.A.), Anna Maria Gentile
(Vice-Dirigente Scolastico IPSSAR
"G. Rossini"), Salvatore Bini
(Dirigente Scolastico ISIS "E.
Corbino") e Silvio Barbero
(Segretario Nazionale Slow Food Italia).

Dopo l'introduzione di Enzo
Luciano che ha sottolineato
l'importanza dell'iniziativa, ha preso la
parola Gennaro Limone che,
nell'evidenziare la proficua collaborazione
fra Regione Campania e
Slow Food, ha anche posto
l'accento sul non trascurabile binomio
alimentazione-ricerca quale asse portante
del progetto.
Michele Bianco, invece,
si è soffermato sul valore dell'indagine che
gli studenti saranno chiamati a svolgere e
sulla validità dell'agricoltura campana da
sempre forte di un'elevata componente
culturale; cui ha aggiunto la necessità di
coinvolgere, in un secondo momento, la medie
e piccole aziende.
Note positive sono giunte anche da
Anna Maria Gentile e
Salvatore Bini, entrambi molto
entusiasti dell'iniziativa. La prima, nel
rilevare che nel suo istituto sono già stati
svolti alcuni stage con aziende
dell'agro-alimentare che hanno fatto propri
gli intendimenti di Slow Food,
ha affermato che il settore è in espansione
e perciò bisognevole di un maggiore impulso;
mentre, il secondo, ha dichiarato che si
tratta di un progetto dal duplice aspetto
che, basato su formazione e educazione,
guarda alla cultura ed al territorio con due
interfacce considerevoli: Slow Food
e la Regione Campania.
La presentazione alla stampa che rientra
nel programma interregionale di
"Comunicazione e educazione alimentare", è
stata chiusa da Silvio Barbero.
"Slow Food - ha detto, tra
l'altro, il Segretario Nazionale -,
nell'introdurre elementi nuovi, punta senza
indugi sulla difesa della biodiversità,
un'alimentazione sana e la difesa
dell'ambiente. Gli studenti chiamati in
quest'esperienza, oltre a prendere
consapevolezza di un corretto regime
alimentare, attraverso i contatti con i
produttori, scopriranno l'identità
antropologica di un cibo, lo comprenderanno
in maniera migliore e, per questo, saranno
sempre più pronti a valorizzare sia i
prodotti che gli stili alimentari".
In effetti, per Silvio Barbero,
la grande scommessa dell'iniziativa è:
creare operatori culturali del cibo sul
territorio e gettare le basi per arrivare ai
licei gastronomici.
Riguardo ai prodotti da mappare,
l'istituto alberghiero di Contursi
Terme punterà i fari su olio e
formaggi, mentre, quello di Bagnoli,
su vino e pasta.
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