A
chi ha la mia età, può essere capitato di vedere
un film (forse intitolato Duel) di tanti anni
fa, interpretato da un "bisonte" della strada e
una macchina; naturalmente guidati,
rispettivamente, da un bisonte bipede, l'autista
del Tir e da un malcapitato e preoccupato
poveraccio, l'autista dell'auto. Niente dialogo,
non una parola. Solo il rombo assordante del
motore del grosso automezzo, inseguitore, e la
piccola auto, inseguita. Semplicemente così:
dall'inizio alla fine del film!
L'autista dell'auto cercava disperatamente di
far perdere le proprie tracce al bisonte
inseguitore. Quando era convinto di essere
riuscito a seminarlo, magari abbandonando la
strada maestra e rientrando qualche tempo dopo,
guardando dallo specchietto retrovisore si
rivedeva sistematicamente tallonato dallo stesso
camion. Così fino a quando sullo schermo non è
apparsa la parola Fine. Francamente allora non
ho capito cosa quel film volesse trasmettere
(avevo solo una quindicina di anni).
Mi
capita spesso di percorrere la superstrada
Benevento/Caianello, in entrambi i versi.
Qualche tempo fa, per andare a 70 Km/ora, fui
"fotografato" dal mezzo elettronico dei vigili
urbani di Castelvenere, ricevendo a casa un
verbale di contravvenzione. (La "posa" per la
fotografia devo averla assunta in prossimità
dello svincolo di Pugliano).
Sul pezzo di carta era tutto specificato con
soddisfacente chiarezza: eccesso di velocità per
soli 5 Km (gli altri 5 rientrano nella
tolleranza) rispetto al limite di velocità di
60. Morale: versamento, tramite bollettino
postale allegato, di euro 43,50. Tutti sapete
che il limite di velocità, su quell'arteria, è
stata riportata a 80 Km orari, tranne che in
prossimità di svincoli e stazioni di servizio,
ove la velocità massima rimane di 60.
Naturalmente ho eseguito il versamento e da quel
momento mi sono fatto furbo (sic!): mai più
sarei incorso in simile infrazione o, quantomeno
era ciò che pensavo. Tutte le volte che percorro
quella strada, dicevo, mi ritrovo ad
interpretare, pari pari, la parte del
malcapitato e preoccupato poveraccio autista
della macchina del film, inseguito dal "bisonte"
di turno che strombazza, lampeggia nervosamente
i fari abbaglianti, si avvicina paurosamente
alla macchina come se volesse tallonarmi, sino a
quando non raggiunge lo scopo di superarmi. E
allora?
Siccome sono intransigente con me stesso, entro
in una piazzola di sosta, se ne sono in
prossimità, per fare spazio al bisonte bipede, o
imbocco lo svincolo per rientrare più avanti, o
rallento rasentando il limite estremo della
mezza corsia d'emergenza ma i 60 Km orari in
quei tratti non li supero. Come vedete, cari
amici, si può diventare attori, anche senza
volerlo.
E
la Polizia Stradale? Mai incontrata in tali
frangenti. Ora di anni ne ho quasi 68 e vi posso
garantire che continuo a non capire. Certo che
fare gli attori del tutto gratis ma con
apprensione vi posso assicurare che non è per
niente divertente.
Vittorio Pagliarulo |