30 maggio 2005
Ancora una volta soldi buttati al vento
Giuseppe Grimaldi

 

 

Pista ciclabile?
Ci risiamo, ancora una volta soldi buttati al vento.
 
Lo scorso 19 dicembre, Gennaro Capasso ed il suo entourage inaugurarono il primo tratto di pista ciclabile. Ad alcune persone, tra cui il sottoscritto, sembrò un po' strana la data scelta per tenere a battesimo l'opera realizzata. Il periodo primaverile probabilmente poteva essere il più adatto.

Oggi a poco più di 6 mesi da quella inaugurazione cominciano ad affiorare i primi problemi.

Chi, nella giornata di ieri, si è trovato a passeggiare o a pedalare lungo la pista ciclabile si sarà reso conto che il livello del corso d'acqua centrale è notevolmente salito.

Il piccolo "approdo" sistemato in prossimità del ponte di Corso Trieste, in serata, è stato completamente coperto dall'acqua del torrente.

Come si può notare dalle foto allegate, l'acqua ha raggiunto e coperto in più punti il massetto di cemento a margine della pista ciclabile riuscendo in un punto ad attraversare la pista stessa per riversarsi in uno dei collettori laterali.

Quale può essere stata la causa?

Guardando le foto potrebbero essere più di una le cause che hanno portato a questa parziale "esondarazione".

Evidenti sono anche i difetti di costruzione dell'opera. I vari tubi con la funzione di "sfioratoio del troppo pieno" risultano "perlopiù" ostruiti e privi dell'idonea protezione.

Anche il nuovo impianto di pubblica illuminazione, mai andato in funzione, potrebbe aver subito danni dal momento che buona parte dei pozzetti (quelli presenti sul lato che da Corso Trieste conduce a via Roma) risultano coperti dall'acqua. I coperchi di questi pozzetti sembrano di tipo diverso di quelli a "tenuta stagna" e pertanto è ipotizzabile che l'intera tubazione che ospita il cavidotto dell'impianto pubblico sia "allagato".

Siamo così di fronte all'ennesimo episodio di spreco del danaro pubblico ed ancora una volta dovremmo incassare le mancate risposte di chi preferisce puntarci il dito contro piuttosto che "lavorare seriamente".

Personalmente continuo a ritenere che il sito utilizzato per la realizzazione di questo tratto della pista ciclabile sebbene sia particolarmente suggestivo non sia adatto allo scopo e che la soluzione scelta abbia creato non pochi danni all'habitat dell'area in questione.

Lo stato di abbandono in cui versa l'intera area, la dice lunga anche sulla mancata opera di manutenzione di cui ne avrebbe costantemente bisogno una struttura di questo tipo.

 

 

    

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