Lo scorso
19 dicembre, Gennaro Capasso ed il suo
entourage inaugurarono il primo
tratto di pista ciclabile. Ad alcune
persone, tra cui il sottoscritto, sembrò un
po' strana la data scelta per tenere a
battesimo l'opera realizzata. Il periodo
primaverile probabilmente poteva essere il
più adatto.
Oggi a poco più di 6 mesi da quella
inaugurazione cominciano ad affiorare i
primi problemi.
Chi, nella giornata di ieri, si è trovato a
passeggiare o a pedalare lungo la pista
ciclabile si sarà reso conto che il livello
del corso d'acqua centrale è notevolmente
salito.
Il piccolo "approdo" sistemato in prossimità
del ponte di Corso Trieste, in serata, è
stato completamente coperto dall'acqua del
torrente.
Come si può notare dalle foto allegate,
l'acqua ha raggiunto e coperto in più punti
il massetto di cemento a margine della pista
ciclabile riuscendo in un punto ad
attraversare la pista stessa per riversarsi
in uno dei collettori laterali.
Quale può essere stata la causa?
Guardando le foto potrebbero essere più di
una le cause che hanno portato a questa
parziale "esondarazione".
Evidenti sono anche i difetti di costruzione
dell'opera. I vari tubi con la funzione di "sfioratoio
del troppo pieno" risultano "perlopiù"
ostruiti e privi dell'idonea protezione.
Anche il nuovo impianto di pubblica
illuminazione, mai andato in funzione,
potrebbe aver subito danni dal momento che
buona parte dei pozzetti (quelli presenti
sul lato che da Corso Trieste conduce a via
Roma) risultano coperti dall'acqua. I
coperchi di questi pozzetti sembrano di tipo
diverso di quelli a "tenuta stagna" e
pertanto è ipotizzabile che l'intera
tubazione che ospita il cavidotto
dell'impianto pubblico sia "allagato".
Siamo così di fronte all'ennesimo episodio
di spreco del danaro pubblico ed ancora una
volta dovremmo incassare le mancate risposte
di chi preferisce puntarci il dito contro
piuttosto che "lavorare seriamente".
Personalmente continuo a ritenere che il
sito utilizzato per la realizzazione di
questo tratto della pista ciclabile sebbene
sia particolarmente suggestivo non sia
adatto allo scopo e che la soluzione scelta
abbia creato non pochi danni all'habitat
dell'area in questione.
Lo stato di abbandono in cui versa l'intera
area, la dice lunga anche sulla mancata opera
di manutenzione di cui ne avrebbe
costantemente bisogno una struttura di
questo tipo.