Qui sotto,tratto da
www.varesenews.it, un modo divertente di
parlare di strisce pedonali che mi fà pensare
all'attenzione che si pone a Telese
sull'esistenza e dislocazione delle strisce
pedonali, ed al fatto che non vengano
sistematicamente mai rispettate.
In
passato,a più riprese, Giuseppe Grimaldi ha
fotografato magistralmente delle postazioni
zebrate moolto ma moooltooo discutibili, ma io
vorrei sottolineare che anche quando sono
"normali" ed in punti nevralgici nessuno le
rispetta,nemmeno se a manifestare l'intenzione
di attraversarle è una persona d' aspetto, ma
solo d'aspetto, non proprio pacifico, come nel
mio caso.
Figurarsi se a tentare il suicida
attraversamento è un bambino od una persona
anziana....
Di
fronte al mio negozio c'è un passaggio pedonale
zebrato, che attraverso più volte al giorno e
mai, dico mai, c'è un automobilista disposto non
dico a fermarsi, ma a non accelerare per
conquistare prima di me quel provocatorio
fazzoletto d'asfalto.
In
questi anni ho rischiato più volte di
investire,a piedi, qualche pazzo su automobili
di ogni razza e nazionalità. Ho scoperto a mie
spese che i più pericolosi sono quelli che
fingono di darti la precedenza, ma che
all'ultimo momento, quando ti hanno quasi tratto
in inganno, zac, un bel colpo di accelleratore e
riescono a passare con un ghigno prima di te.
Questa sera, ad esempio, un cretino al quale
avevo semplicemente indicato, sorridendo, con
una mano, la presenza di quell'animale strano
dipinto sull'asfalto, ha fatto una bella
frenata, ma solo dopo aver oltrepassato di
qualche decina di metri le strisce e suonando in
segno di protesta. Poi, forse dopo aver visto
nello specchietto la mole non proprio
rassicurante del marziano che voleva la
precedenza, è ripartito sgommando per il
manicomio che certamente l'aspettava alla fine
della sua strada.
Poi ti fai un giretto su internet e trovi che al
NORD si divertono a trattare le strisce come
spot elettorali, e ti viene voglia veramente di
andare a vivere in Svizzera.
Cogliate/Lazzate/Misinto – Attraversamenti
pedonali su sfondo verde o azzurro, a seconda
che la Giunta sia leghista o Forzista. Il
sindaco di Cogliate nega qualsiasi riferimento
politico: «Si integrano con il paesaggio
agreste»
Chi governa la città? Chiedetelo alle strisce
pedonali
Strisce pedonali come indicatori politici del
governo cittadino. È quello che sta succedendo
in alcuni comuni in provincia di Milano e che
rientrano anche nella zona del saronnese. Si
tratta di Cogliate, Lazzate e Misinto.
Attraversando Cogliate, che confina direttamente
con Saronno, si possono notare delle singolari
strisce pedonali, proprio di fronte al
Municipio: bianche su sfondo verde. Governa la
città una Giunta della Lega Nord (nella foto a
sinistra) Diversa la situazione nella vicina
Misinto, dove governa una Lista Civica
riconducibile comunque al centrodestra. In
questo caso ci troviamo di fronte a strisce
pedonali sempre bianche, ma su sfondo azzurro
(nella foto a destra) Spingendosi ancora oltre,
invece, nella confinante Lazzate, a una manciata
di chilometri di Saronno, si possono notare, in
pieno centro, attraversamenti pedonali su sfondo
verde (nella foto sotto) Amministra la città una
Giunta della Lega Nord. Un caso? «Contrariamente
a quanto si possa pensare – spiega il sindaco di
Cogliate Walter Cattaneo – Abbiamo scelto il
verde perché ben s'inserisce nel contesto
cittadino». Secondo Cattaneo, infatti, l’azzurro
sull’asfalto è troppo forte e il riverbero del
sole potrebbe dare fastidio agli automobilisti,
mentre il rosso, scelto da altri paesi della
zona come Rovellasca, scompare sull’asfalto.
Effettivamente, non vi è ancora alcuna normativa
che regoli il colore per lo sfondo delle strisce
pedonali e ogni comune può scegliere quello che
gradisce di più. Il sindaco di Cogliate, però,
nega qualsiasi riferimento politico: «Non
capisco questa attenzione allo sfondo delle
strisce. Ci sono comuni con amministrazioni di
centrosinistra, come Seveso, che le hanno
realizzate su sfondo rosso e nessuno ha detto
loro nulla. Altre sono state realizzate su
sfondo azzurro, come Misinto. La politica non
c’entra nulla, anche nel nostro regolamento
edilizio è scritto che un cittadino non può fare
una facciata di un palazzo rossa perché
rovinerebbe il paesaggio. Quindi, perché anche
l’Amministrazione non dovrebbe osservare questo
vincolo? Il comune deve dare il buon esempio. Il
verde sta bene con il resto del paesaggio, e poi
a noi, si sa, questo colore piace».
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