1 novembre 2004
Chi governa? Lo dicono le strisce pedonali
Sandro Forlani

 

 

Qui sotto,tratto da www.varesenews.it, un modo divertente di parlare di strisce pedonali che mi fà pensare all'attenzione che si pone a Telese sull'esistenza e dislocazione delle strisce pedonali, ed al fatto che non vengano sistematicamente mai rispettate.

In passato,a più riprese, Giuseppe Grimaldi ha fotografato magistralmente delle postazioni zebrate moolto ma moooltooo discutibili, ma io vorrei sottolineare che anche quando sono "normali" ed in punti nevralgici nessuno le rispetta,nemmeno se a manifestare l'intenzione di attraversarle è una persona d' aspetto, ma solo d'aspetto, non proprio pacifico, come nel mio caso.

Figurarsi se a tentare il suicida attraversamento è un bambino od una persona anziana....

Di fronte al mio negozio c'è un passaggio pedonale zebrato, che attraverso più volte al giorno e mai, dico mai, c'è un automobilista disposto non dico a fermarsi, ma a non accelerare per conquistare prima di me quel provocatorio fazzoletto d'asfalto.

In questi anni ho rischiato più volte di investire,a piedi, qualche pazzo su automobili di ogni razza e nazionalità. Ho scoperto a mie spese che i più pericolosi sono quelli che fingono di darti la precedenza, ma che all'ultimo momento, quando ti hanno quasi tratto in inganno, zac, un bel colpo di accelleratore e riescono a passare con un ghigno prima di te.

Questa sera, ad esempio, un cretino al quale avevo semplicemente indicato, sorridendo, con una mano, la presenza di quell'animale strano dipinto sull'asfalto, ha fatto una bella frenata, ma solo dopo aver oltrepassato di qualche decina di metri le strisce e suonando in segno di protesta. Poi, forse dopo aver visto nello specchietto la mole non proprio rassicurante del marziano che voleva la precedenza, è ripartito sgommando per il manicomio che certamente l'aspettava alla fine della sua strada.

Poi ti fai un giretto su internet e trovi che al NORD si divertono a trattare le strisce come spot elettorali, e ti viene voglia veramente di andare a vivere in Svizzera.


 

Cogliate/Lazzate/Misinto – Attraversamenti pedonali su sfondo verde o azzurro, a seconda che la Giunta sia leghista o Forzista. Il sindaco di Cogliate nega qualsiasi riferimento politico: «Si integrano con il paesaggio agreste»

Chi governa la città? Chiedetelo alle strisce pedonali

Strisce pedonali come indicatori politici del governo cittadino. È quello che sta succedendo in alcuni comuni in provincia di Milano e che rientrano anche nella zona del saronnese. Si tratta di Cogliate, Lazzate e Misinto. Attraversando Cogliate, che confina direttamente con Saronno, si possono notare delle singolari strisce pedonali, proprio di fronte al Municipio: bianche su sfondo verde. Governa la città una Giunta della Lega Nord (nella foto a sinistra) Diversa la situazione nella vicina Misinto, dove governa una Lista Civica riconducibile comunque al centrodestra. In questo caso ci troviamo di fronte a strisce pedonali sempre bianche, ma su sfondo azzurro (nella foto a destra) Spingendosi ancora oltre, invece, nella confinante Lazzate, a una manciata di chilometri di Saronno, si possono notare, in pieno centro, attraversamenti pedonali su sfondo verde (nella foto sotto) Amministra la città una Giunta della Lega Nord. Un caso? «Contrariamente a quanto si possa pensare – spiega il sindaco di Cogliate Walter Cattaneo – Abbiamo scelto il verde perché ben s'inserisce nel contesto cittadino». Secondo Cattaneo, infatti, l’azzurro sull’asfalto è troppo forte e il riverbero del sole potrebbe dare fastidio agli automobilisti, mentre il rosso, scelto da altri paesi della zona come Rovellasca, scompare sull’asfalto.

Effettivamente, non vi è ancora alcuna normativa che regoli il colore per lo sfondo delle strisce pedonali e ogni comune può scegliere quello che gradisce di più. Il sindaco di Cogliate, però, nega qualsiasi riferimento politico: «Non capisco questa attenzione allo sfondo delle strisce. Ci sono comuni con amministrazioni di centrosinistra, come Seveso, che le hanno realizzate su sfondo rosso e nessuno ha detto loro nulla. Altre sono state realizzate su sfondo azzurro, come Misinto. La politica non c’entra nulla, anche nel nostro regolamento edilizio è scritto che un cittadino non può fare una facciata di un palazzo rossa perché rovinerebbe il paesaggio. Quindi, perché anche l’Amministrazione non dovrebbe osservare questo vincolo? Il comune deve dare il buon esempio. Il verde sta bene con il resto del paesaggio, e poi a noi, si sa, questo colore piace».

 

 

 

    

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