5 giugno 2005
Traguardo volante? No finale!
Giuseppe Grimaldi

 

 

In tutto il Sannio si sta festeggiando la festa dello sport. Campioni più o meno noti e campioncini in erba si alternano tra dibatti ed esibizioni sportive. Anche a Telese TERME, indiscussa capitale delle opere incompiute, si celebra la ricorrenza. Il sindaco Capasso, dopo che un arguto impiegato lo ha idolatrato come "glorioso capitano" nonostante gli annali riportino solo presenze in serie D in una formazione di media-bassa classifica, Gennaro Capasso, dicevo, non perderà l'occasione per salire sul palchetto e magnificare il suo impegno, ricordando ancora una volta di essere stato anche lui un'atleta ... che strana similitudine: anche Silvio dice le stesse cose ... anche Silvio dice di diminuire le tasse per poi inserirne delle nuove.

Visto che la giornata è dedicata allo sport non mi va di ammorbare i nostri sempre più numerosi lettori riportando le farneticazioni di chi nel pomeriggio di oggi vivrà un'altro momento di "gloria" dall'alto del palchetto.

L'argomento di questo mio nuovo intervento è legato chiaramente allo sport e all'attività fisica di tipo non agonistico. Nella nostra cittadina da ben 4 anni si parla della pista ciclabile. Solo lo scorso anno (come ampiamente documentato nel nostro archivio) sono cominciati i lavori per la realizzazione di un  percorso che secondo quanto previsto avrebbe dovuto superare i 4,50 chilometri di lunghezza.

Ad oggi, a circa 4 anni dalla presunta data di inizio lavori, risulta completo un primo tratto lungo circa tratto lungo circa 2 chilometri. Come si evince da un mio intervento della settimana scorsa la scelta di realizzare questo tratto di pista ciclabile a ridosso del Grassano sembra abbastanza infelice sia per la possibile tracimazione del corso d'acqua e sia per le continue, necessarie e costose opere di pulizia dell'area in questione.

Nonostante gli abissali ritardi anche quest'anno si è provveduto a costruire un altro prezzo di pista ciclabile. Questa volta la lunghezza appare decisamente ridotta. Il nuovo tratto è lungo poco più di 150 metri!

In pochi avranno avuto il privilegio di percorrerlo, altri ritenendo probabilmente macabra l'ubicazione, preferiscono percorre la strada dedicata alla viabilità ordinaria.

Qualcuno si starà chiedendo, ma Grimaldi di cosa sta parlando?

Vengo subito al dunque. Il nuovo tratto di pista ciclabile è quello realizzato in prossimità dell'area Cimitero. Pensate un po' sono stati abbattuti numerosi alberi per far spazio a 150 metri di pista ciclabile!

Il tracciato originario prevedeva che il percorso costeggiasse il muro del camposanto e continuasse in direzione Amorosi, ma come al solito durante i lavori sono emersi dei problemi. Per poter realizzare il tratto a ridosso del muro cimiteriale si dovevano abbattere altri alberi, rimuovere un terrapieno ed ipoteticamente ci poteva stare il pericolo di crollo di alcune cappelle a ridosso del terrapieno.

La domanda nasce spontanea: come mai nessuno si è reso conto del problema in fase progettuale? Nessuno si è degnato di compiere un idoneo sopralluogo lontano dalla propria scrivania?

La situazione è evidente che abbia del paradossale, ma non finisce qui: la fantasia di chi ci amministra non ha confini.

Le opere di sbancamento del terrapieno a ridosso del cimitero hanno comunque avuto inizio, ma sono state prontamente bloccate da anime coscenziose. Per questa volta degli alberi di alto fusto sono ancora al loro posto.

Ma la fantasia non ha confini: come utilizzare allora quel tratto di pista ciclabile appena realizzato? Ed ecco che a qualcuno è venuta la grande idea: "realizziamo una deviazione"!

Indovinate un po' dove è stata deviata e dove termina il tratto della pista ciclabile?

Ebbene si questo tratto di pista ciclabile vede sistemato il "traguardo finale" in prossimità dell'ingresso del camposanto cittadino!

Qualcuno dirà che volutamente si è realizzata questa deviazione per permettere di raggiungere il cimitero anche in bicicletta.

Domanda: allora perchè sono stati tagliati tanti alberi e non si è realizzata la pista ciclabile nell'ampio piazzale antistante il cimitero. L'opera sarebbe risultata meno costosa e avremmo avuto un po' di verde in più.

Caro Gennaro, questa volta mi hai proprio deluso, neanche D'Occhio avrebbe saputo fare peggio!

Per coprire "i buchi" al comune volete imporci l'abbonamento alle strisce blu. Per coprire "le buche" del manto stradale nel centro urbano non avete nemmeno un euro per comprare un po' d'asfalto. Permettendo di realizzare simili "inutilità" i soliti noti confermano di avere volutamente le mani "bucate"!

P.S.: rivolgo ai lettori il solito invito a verificare di persona quanto documentato dalle foto allegate.

 

 

    

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