In
tutto il Sannio si sta festeggiando la festa
dello sport. Campioni più o meno noti e
campioncini in erba si alternano tra dibatti
ed esibizioni sportive. Anche a Telese TERME,
indiscussa capitale delle opere incompiute, si
celebra la ricorrenza. Il sindaco Capasso, dopo
che un arguto impiegato lo ha
idolatrato come "glorioso capitano" nonostante
gli annali riportino solo presenze in serie D in una formazione di media-bassa classifica,
Gennaro Capasso, dicevo, non perderà l'occasione
per salire sul palchetto e magnificare il suo
impegno, ricordando ancora una volta di essere
stato anche lui un'atleta ... che strana
similitudine: anche Silvio dice le stesse cose
... anche Silvio dice di diminuire le tasse per
poi inserirne delle nuove.
Visto che la giornata è dedicata allo sport non
mi va di ammorbare i nostri sempre più numerosi
lettori riportando le farneticazioni di chi nel
pomeriggio di oggi vivrà un'altro momento di
"gloria" dall'alto del palchetto.
L'argomento di questo mio nuovo intervento è
legato chiaramente allo sport e all'attività
fisica di tipo non agonistico. Nella nostra
cittadina da ben 4 anni si parla della pista
ciclabile. Solo lo scorso anno (come ampiamente
documentato nel nostro archivio) sono cominciati
i lavori per la realizzazione di un
percorso che secondo quanto previsto avrebbe
dovuto superare i 4,50 chilometri di lunghezza.
Ad
oggi, a circa 4 anni dalla presunta data di
inizio lavori, risulta completo un primo tratto
lungo circa tratto lungo circa 2 chilometri.
Come si evince da un mio intervento della
settimana scorsa la scelta di realizzare questo
tratto di pista ciclabile a ridosso del Grassano
sembra abbastanza infelice sia per la possibile
tracimazione del corso d'acqua e sia per le
continue, necessarie e costose opere di pulizia
dell'area in questione.
Nonostante gli abissali ritardi anche quest'anno
si è provveduto a costruire un altro prezzo di
pista ciclabile. Questa volta la lunghezza
appare decisamente ridotta. Il nuovo tratto è
lungo poco più di 150 metri!
In
pochi avranno avuto il privilegio di
percorrerlo, altri ritenendo probabilmente
macabra l'ubicazione, preferiscono percorre la
strada dedicata alla viabilità ordinaria.
Qualcuno si starà chiedendo, ma Grimaldi di cosa
sta parlando?
Vengo subito al dunque. Il nuovo tratto di pista
ciclabile è quello realizzato in
prossimità dell'area Cimitero. Pensate un po'
sono stati abbattuti numerosi alberi per far
spazio a 150 metri di pista ciclabile!
Il
tracciato originario prevedeva che il percorso
costeggiasse il muro del camposanto e
continuasse in direzione Amorosi, ma come al
solito durante i lavori sono emersi dei
problemi. Per poter realizzare il tratto a
ridosso del muro cimiteriale si dovevano
abbattere altri alberi, rimuovere un terrapieno
ed ipoteticamente ci poteva stare il pericolo di
crollo di alcune cappelle a ridosso del
terrapieno.
La
domanda nasce spontanea: come mai nessuno si è
reso conto del problema in fase progettuale?
Nessuno si è degnato di compiere un idoneo
sopralluogo lontano dalla propria scrivania?
La
situazione è evidente che abbia del paradossale,
ma non finisce qui: la fantasia di chi ci
amministra non ha confini.
Le
opere di sbancamento del terrapieno a ridosso
del cimitero hanno comunque avuto inizio, ma
sono state prontamente bloccate da anime
coscenziose. Per questa volta degli alberi di
alto fusto sono ancora al loro posto.
Ma
la fantasia non ha confini: come utilizzare
allora quel tratto di pista ciclabile appena
realizzato? Ed
ecco che a qualcuno è venuta la grande idea:
"realizziamo una deviazione"!
Indovinate un po' dove è stata deviata e dove
termina il tratto della pista ciclabile?
Ebbene si questo tratto di pista ciclabile vede
sistemato il "traguardo finale" in prossimità
dell'ingresso del camposanto cittadino!
Qualcuno dirà che volutamente si è realizzata
questa deviazione per permettere di raggiungere
il cimitero anche in bicicletta.
Domanda: allora perchè sono stati tagliati tanti
alberi e non si è realizzata la pista ciclabile
nell'ampio piazzale antistante il cimitero.
L'opera sarebbe risultata meno costosa e avremmo
avuto un po' di verde in più.
Caro Gennaro, questa volta mi hai proprio
deluso, neanche D'Occhio avrebbe saputo fare
peggio!
Per coprire "i buchi" al comune volete imporci
l'abbonamento alle strisce blu. Per coprire "le
buche" del manto stradale nel centro urbano non
avete nemmeno un euro per comprare un po'
d'asfalto. Permettendo di realizzare simili "inutilità" i
soliti noti confermano di avere volutamente le
mani "bucate"!
P.S.: rivolgo ai lettori il solito invito a
verificare di persona quanto documentato dalle
foto allegate. |