25 gennaio 2005
Patente a punti, norma in parte illegittima
da www.libero.it

 

 

notizia del 24/01/2005

La Corte Costituzionale: punti detraibili solo se identificato il guidatore. Lunardi: «Parere ineccepibile»

Roma, 24 gen - La Consulta ha dichiarato illegittima parte delle nuove norme del codice della strada: i punti della patente possono essere tolti solo a chi è stato identificato nel commettere l'infrazione.

La Corte Costituzionale, in particolare, ha dichiarato illegittimo l'art. 126 bis comma 2 del codice della strada, che prevede che, in caso di mancata identificazione del trasgressore, i punti debbano esser tolti al proprietario del veicolo, salvo che questi non comunichi entro 30 giorni il nome e i dati della patente di chi conduceva in quel momento l'automezzo.

La Consulta ha quindi stabilito che se non vi è l'identificazione del conducente, resta l'obbligo per il proprietario di fornire nome e numero della patente di chi ha commesso la violazione, ma se ciò non avviene a carico del proprietario della vettura scatta solo la sanzione pecuniaria, e non quella accessoria della decurtazione dei punti.

La replica del ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Pietro Lunardi, non tarda ad arrivare: «Il parere della Corte Costituzionale è ineccepibile, assolutamente non va discusso né contestato. La norma - precisa Lunardi - resta. L' articolo secondo il quale venivano decurtati punti dalla patente, anche quando non è possibile identificare il conducente, era l' unico sul quale anche io avevo forti dubbi».

Di tutt'altro tono la reazione del vice ministro delle Infrastrutture Mario Tassone: «Rispetto la sentenza della Corte Costituzionale ma non la condivido. La sentenza - prosegue il vice ministro - non tiene conto della ratio del provvedimento e rappresenta un grave vulnus per la tutela del diritto alla sicurezza e alla vita. L'auto è un'arma. Il proprietario deve sapere chi la prende e che uso ne fa. Ogni anno sulle strade italiane ci sono migliaia di morti».

 

    

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