Comunicato stampa del 2 marzo 2005
Ai
tecnici della Vigilanza Edilizia, trattenute
sullo stipendio per testimonianze “non rese
nell’interesse dell’Ente”.
A
tre tecnici del Settore Urbanistica del Comune
di Benevento è stata effettuata una trattenuta
sull’ultimo stipendio, pari ad una giornata,
perché lo scorso 20 settembre hanno reso una
testimonianza dinanzi al Giudice del Lavoro per
un giudizio in corso tra una dipendente e il
Comune di Benevento e non hanno chiesto la
giornata di Ferie o di Congedo per motivi
personali.
Prima di recarsi in tribunale, l’architetto Ugo
Picariello, il dottor Luigi Panella e il
geometra Valentino Pacillo avevano inviato
all’Ufficio Personale una regolare comunicazione
allegando la copia dell’atto di “citazione a
testi” che conteneva esplicitamente l’avvertenza
“non comparendo sarà costretto come per legge”.
Dopo la testimonianza hanno presentato una
regolare giustifica del Tribunale ed hanno
chiesto che l’assenza fosse considerata tra casi
previsti dal comma 9, dell’art. 19 del Contratto
Nazionale di Lavoro dei dipendenti degli Enti
Locali del 6/7/1995, tuttora in vigore, che
prevede, in aggiunta alle Ferie, ai Congedi
Straordinari per malattia lutto, matrimonio,
nascita figli, ecc, “altri
permessi retribuiti previsti da specifiche
disposizioni di legge” .
Si
tratta di: Partecipazione ai Concorsi; Donazione
sangue; Permessi per progetti terapeutici di
recupero; Diritto allo Studio; Permessi per
figli portatori di handicap; Legge 104/1992, ed
inoltre “PERMESSI PER TESTIMONIANZE IN CAUSE
CIVILI E PENALI”.
Ma
il Dirigente del Settore Personale si è
intestardito nel ritenere che l’assenza debba
essere imputata a Fiere o Congedo per motivi
personali (3 giorni all’anno) citando un parere
dell’Aran, cioè la Agenzia dei datori di Lavoro
Pubblici che però si riferisce al
“caso del dipendente che chieda di assentarsi
per rendere una testimonianza giudiziale” .
I
tre dipendenti del Comune hanno fatto notare che
non hanno chiesto volontariamente di
assentarsi per rendere dichiarazioni
spontanee ma sono stati chiamati a testimoniare
con l’avvertenza che non presentandosi sarebbero
stati multati ed accompagnati dai carabinieri,
come previsto dall’articolo 255 del Codice di
Procedura Civile e dall’art. 106 del Codice di
Procedura Penale.
Ma
il Dirigente al Personale ha insistito e sempre
citando il parere dell’ARAN ha stabilito che
se
la testimonianza è resa nell’interesse
dell’Ente, allora il lavoratore deve essere
considerato in servizio, mentre in caso
contrario, l’assenza deve essere imputata a
Ferie o Congedi personali.
Picariello, Panella e Pacillo
hanno fatto notare che “appare assurdo
intendere che la testimonianza contro il collega
lavoratore venga considerata e riconosciuta come
servizio, mentre la testimonianza a favore del
dipendente comporta la perdita di un giorno di
Ferie” ed hanno aggiunto
“non si comprendere come è stato valutato nel
caso specifico se la testimonianza è a favore o
contro gli interessi dell’Ente essendosi il
sottoscritto limitato a riferire fatti di cui è
a conoscenza per la sua attività lavorativa”.
Non c’è stato verso e il Capo del Personale
ha disposto la trattenuta sullo stipendio.
Si
tratta di una fatto gravissimo in assoluto.
Questo comportamento dell’Ente, che noi
denunciamo alla Autorità Giudiziaria, potrebbe
veramente condizionare il comportamento dei
testimoni nelle tante vertenze di lavoro.
Non sfugge però che questo pericoloso precedente
ha riguardato proprio quell’Ufficio di Vigilanza
Edilizia, da tempo nel mirino di Dirigenti ed
Amministratori, per il caso della discoteca, il
presunto abuso non contestato alle suore, il
verbale per gli abusi edilizi in Piazza Duomo,
la mancata contestazione alla Provincia per la
pista ciclabile, ecc.
Che cosa ne dicono i consiglieri comunali tanto
interessati alle nomine all’Ospedale Rummo e
sempre più disinteressati alle condizioni di
lavoro dei dipendenti del Comune?
Il
coordinamento provinciale
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