1 giugno 2005
BN, rottura trattative Comune-Sindacati
Gabriele Corona

 

 

CGIL / FP                                                               SLAI COBAS

Comunicato stampa del 31 maggio 2005

Consiglio Comunale aperto

sulla Gestione del Personale del Comune di Benevento.

 

Sancita oggi la rottura delle trattative tra CISL, CGIL, SLAI COBAS e l’Assessore al Personale del Comune di Benevento, Gennaro Santamaria.

La Cisl ha chiesto un nuovo incontro con il Sindaco, mentre CGIL e Slai Cobas hanno scritto una lunga lettera al Presidente del Consiglio, Sandro Consales (vedi in fondo a questa pagina), inviata per conoscenza agli Assessori e a tutti i Consiglieri Comunali, per chiedere un pronunciamento anche del Consiglio sulla questione delle Indennità Fisse Mensili che Santamaria non intende pagare nonostante il formale invito del Sindaco.

Il documento sottoposto all’attenzione di Consales e degli Amministratori, è firmato da Gabriele Corona e Antonio Caruso, componenti la RSU del Comune per lo Slai Cobas e la Cgil, i quali contestano, dettagliatamente, le tante e contraddittorie motivazioni addotte dall’Assessore al Personale per non pagare le Indennità Fisse Mensili stabilite dal Contratto Integrativo Decentrato firmato nel Settembre 2003 ma tuttora in vigore.

Corona e Caruso, ricordano che Santamaria ha prima sostenuto che quel Contratto è scaduto, ma poi ha dovuto riconoscere che esso è vigente fino alla firma del nuovo accordo decentrato. Egli ha poi dichiarato che le Indennità non sono state pagate perché i Dirigenti le hanno considerate illegittime, ma ora nega quella argomentazione e ritiene che si possono pagare ma in forma ridotta tanto che andrebbero di fatto a scomparire nel 2006.

 Santamaria ora si appella al fatto che i Sindacati non avrebbero voluto concordare con l’Amministrazione la ripartizione del Fondo Salario Accessorio per l’anno 2005 e questo avrebbe impedito il pagamento.

Cgil e Slai Cobas ribadiscono, però, con la lettera inviata a Consales, che neppure questa argomentazione risponde a verità  e sottolineano che “comunque, nonostante tutto, la delegazione sindacale si è dichiarata disponibile a discutere le modalità di utilizzazione di metà del Fondo per i primi 6 mesi dell’anno in corso, per consentire subito il pagamento delle indennità arretrate, mentre l’altra metà sarebbe stata destinata ad un nuovo contratto da definire subito e che dovrebbe entrare in vigore dal 1° Luglio 2005. Ma neppure questa soluzione piace a Santamaria, il quale pretende di imporre la firma di un nuovo contratto subito, con effetto retroattivo, quale condizione per pagare le Indennità arretrate. E non basta! Santamaria pretende –scrivono Gabriele Corona e Antonio Caruso- di imporre un nuovo Contratto Integrativo senza neppure consentire un controllo del Fondo che dai dati forniti dopo 5 mesi di insistenze presenta ancora dati contraddittori e sbagliati.

E’ chiaro che nessun Sindacato può accettare simili condizioni- concludono i due componenti la RSU- e pertanto è necessario che la trattativa interrotta con l’Assessore al Personale, riprenda dopo il pronunciamento della Giunta e del Consiglio Comunale, magari in seduta aperta, per consentire l’intervento anche dei Sindacati, come è già successo per l’Asia e per l’Ospedale Rummo.

 


CGIL. FP                                                               SLAI COBAS

 

 

Benevento, 31 maggio 2005

 

Dott. Sandro Consales

Presidente Consiglio Comunale

SEDE

 

e p.c.                                 Sindaco

Assessori

Consiglieri Comunali

Loro sedi

 

 

 

Oggetto: Consiglio Comunale aperto sulla Gestione del Personale del Comune di Benevento.

 

 

Signor Presidente,

Le scriviamo per sottoporre alla Sua attenzione la intollerabile situazione che si è determinata nel rapporto tra Amministrazione e lavoratori del Comune di Benevento a causa del comportamento dell’Assessore al Personale, Gennaro Santamaria.

E’ noto, infatti, che la Giunta Comunale, su proposta formulata direttamente dall’Assessore al Personale, ha deciso, con la approvazione della Delibera n.7 del 27/1/2005, di bloccare il pagamento delle Indennità Fisse Mensili a tutti i dipendenti, senza alcuna informazione preventiva ai sindacati e senza avvisare in alcun modo i lavoratori dell’Ente che improvvisamente si sono ritrovati con una decurtazione sullo stipendio di 90 euro in media, per 5 mesi.

Le argomentazioni finora fornite per giustificare questo comportamento, sono varie e contraddittorie, ma tutte assolutamente inaccettabili.

Nella relazione alla Delibera citata, infatti, l’Assessore Santamaria sostiene che “Per quanto riguarda poi i compensi e le indennità che gravano sul Fondo in questione e che erano previsti nel CCDI sottoscritto il 23/9/2003, già scaduto, si rileva che gli stessi debbano essere interrotti con riferimento al corrente anno ciò in quanto l’articolo 7 del superato CCDI disponeva la sua validità  fino al 31/12/2003, senza proroga alcuna”.

Santamaria, però, non ha precisato, alla Giunta, che quell’art. 7 del CCDI, continuava con l’impegno delle parti a sottoscrivere un nuovo contratto entro il 31/12/2003, ma questo non è avvenuto a causa delle gravi carenze dell’Ente nel determinare con certezza l’ammontare del Fondo Salario Accessorio per il 2004.

Santamaria ha anche dimenticato di riferire alla Giunta che il comma 4 dell’art. 4 del Contratto Nazionale  dispone “I Contratti Collettivi Decentrati Integrativi ... conservano la loro efficacia fino alla stipulazione, presso ciascun Ente, dei successivi CCDI”.

Successivamente, lo stesso Assessore, ha sostenuto, anche nelle dichiarazioni alla stampa, che le Indennità non sono state pagate non per effetto della Delibera n. 7/2005, quanto invece per decisione dei Dirigenti che si sarebbero accorti di presunte illegittimità delle stesse Indennità rispetto al Contratto Nazionale. Ma anche in questo caso, non si giustifica affatto la improvvisa decurtazione delle Indennità. I dirigenti e l’Ente avrebbero dovuto convocare le Organizzazioni Sindacali per porre la questione e poi far dichiarare decaduto il Contratto Integrativo da un Giudice.

Ma questo non è avvenuto! Il Giudice del Lavoro, non ha affatto accolto le due tesi di Santamaria, ed ha solo sostenuto che il Comune ha disdetto un Contratto in modo unilaterale e quindi il ricorso dei Sindacati andava sottoposto ad un Giudizio Civile.

Ma l’Assessore Santamaria, che già aveva polemizzato con il Sindaco che gli aveva richiesto di annullare la Delibera 7/2005 e aveva attribuito la responsabilità dell’errore al Direttore Generale, ha sconfessato lo stesso Giudice del Lavoro, sostenendo che non vi è stata alcuna disdetta del CCDI che, nonostante sia scaduto il 31/12/2003,  è tuttora in vigore.

Quindi si è convinto Santamaria?

No, ha solo inventato un’altra argomentazione!

Egli ora riconosce che le Indennità sono legittime, ma sostiene che il mancato pagamento delle stesse è dovuto al fatto che i Sindacati non hanno concordato con l’Amministrazione la ripartizione del Fondo per il 2005, e si appella al comma 1 dello stesso art.4 del CCNL che prevede “Le modalità di utilizzo delle risorse, nel ri spetto della disciplina del CCNL, sono determinate in sede di contrattazione decentrata integrativa con cadenza annuale”.

Ma neppure questa argomentazione è stata portata all’attenzione del Sindacato prima della arbitraria decurtazione delle Indennità. E comunque questa verifica annuale del Fondo, non può certo significare che l’Amministrazione può bloccare arbitrariamente i pagamenti considerato che lo stesso art. 4 del CCNL precisa che i Contratti Integrativi restano in vigore 4 anni. Pertanto le verifiche annuali si devono fare senza stravolgere il Contratto integrativo in vigore.

 E comunque, nonostante tutto, la delegazione sindacale si è dichiarata disponibile a discutere le modalità di utilizzazione di metà del Fondo per i primi 6 mesi dell’anno in corso, per consentire subito il pagamento delle indennità arretrate, mentre l’altra metà sarebbe stata destinata ad un nuovo contratto da definire subito e che dovrebbe entrare in vigore dal 1° Luglio 2005.

 Ma neppure questa soluzione piace a Santamaria, il quale pretende di imporre la firma di un nuovo contratto subito, con effetto retroattivo, quale condizione per pagare le Indennità arretrate.

E non basta! Santamaria pretende di imporre un nuovo Contratto Integrativo senza neppure consentire un controllo del Fondo che dai dati forniti dopo 5 mesi di insistenze presenta ancora dati contraddittori e sbagliati.

Peraltro il Contratto proposto da Santamaria prevede una forte decurtazione proprio delle Indennità di disagio mensili che andrebbero a sparire dal 1/1/2006.

E’ chiaro che nessun Sindacato può accettare simili condizioni e pertanto è necessario che la trattativa interrotta con l’Assessore al Personale, riprenda dopo il pronunciamento della Giunta e del Consiglio Comunale, magari in seduta aperta, per consentire l’intervento anche dei Sindacati, come è già successo per l’Asia e per l’Ospedale Rummo.

 

Gabriele Corona. SLAI COPBAS - Componente la RSU

Antonio Caruso CGIL – Componente la RSU

 

 

 

    

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