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Comunicato stampa del 11 settembre 2005
Un
anno fa, esattamente nella notte tra il 9 e il
10 settembre, un incendio devastò buona parte
dei locali dell’Assessorato all’Urbanistica del
Comune di Benevento, nel palazzo ex Lodigiani in
via del Pomerio. Non fu un semplice atto di
teppismo e neppure fu preso di mira il solo
ufficio dell’Assessore con il lancio di una
bottiglia incendiaria. L’ardito autore del gesto
criminoso, infatti, si introdusse all’interno
del palazzo poco dopo la mezzanotte -durante la
Città Spettacolo- e dopo aver rotto alcuni vetri
e alcune porte puntò diritto verso gli uffici
del coordinatore del servizio Pianificazione per
cospargere di liquido infiammabile molti
documenti e arredi.
Il
Sindaco allora dichiarò che non era stato preso
di mira l’ufficio che si occupa del rilascio
delle Concessioni Edilizie per le piccole
casette, ma che era stato bruciato l’ufficio che
lavorava ai grandi progetti. D’Alessandro
aggiunse, quindi, che l’atto delinquenziale era
opera di “bestie egoiste” che non volevano
rendersi conto che i propri interessi dovevano
adeguarsi agli interessi generali della città.
L’Assessore all’Urbanistica, invece, si limitò a
dichiarare che l’obiettivo dei piromani era la
Variante al Piano Regolatore ma l’incendio non
aveva distrutto i documenti relativi a tale
lavoro che sarebbe stato completato in pochi
mesi.
Ora, dopo un anno, nonostante le idee chiare del
Sindaco sulle ragioni dell’incendio e le
assicurazioni dell’Assessore Petrucciano, gli
autori e i mandanti del gesto criminoso non sono
stati ancora individuati e nessun rappresentante
politico, di maggioranza o di opposizione, torna
a parlare dell’argomento come se fosse del tutto
normale assistere alla devastazione di un
Ufficio pubblico ad opera di “bestie egoiste”
interessate a grandi speculazioni edilizie.
Vi
è un generale e colpevole atteggiamento di
rimozione da parte di chi ancora vuole
continuare a sostenere che Benevento è una città
tranquilla. Bisogna, invece, rimanere vigili per
contrastare le infiltrazioni malavitose ed anche
le logiche affaristiche e speculative che ora,
addirittura, arrivano al punto da determinare
l’incendio degli uffici pubblici.
Ed
allora, bisogna necessariamente comprendere che
fine hanno fatto i “grandi progetti” ai quali
sono interessate le “bestie egoiste” citate dal
Sindaco un anno fa.
Che fine ha fatto il lavoro per la Variante al
Piano Regolatore che nonostante le
rassicurazioni di Petrucciano non è stato ancora
completato?
Dove si svolgono le contrattazioni ad opera di
qualche consigliere delegato, con i proprietari
dei terreni interessati alla nuova
classificazione urbanistica?
Il
coordinatore provinciale
Gabriele Corona
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