LA
CAMPANIA RAGGIUNGERA' L'AUTONOMIA ENERGETICA NEL
2014
(Benevento, 7 febbraio 2005) - "La Campania
punta a raggiungere l'autonomia energetica nel
2014 attraverso l'utilizzo di fonti rinnovabili
(il 25% della produzione totale) e di metano,
cioè la più pulita tra le fonti convenzionali".
A dichiaralo è stato stamani Gianfranco Alois
(assessore alle Attività Produttive della
Regione Campania) intervenendo al convegno
"Energia e sviluppo", che si è tenuto presso
l'Auditorium del Museo del Sannio. Affrontati,
nel corso del dibattito, il problema del deficit
energetico e le tematiche ambientali connesse
alle nuove politiche energetiche.
Il
quadro generale della situazione è stato
tracciato da Stefano Conti, direttore delle
relazioni istituzionali del Gestore di
Trasmissione Nazionale, che ha ricordato come il
deficit energetico della Campania ammonta a
circa l'80% del fabbisogno. Di qui "la necessità
costruire nuovi impianti di produzione e di
realizzare nuove linee di trasmissione, anche in
relazione alle previsioni di aumento dei
consumi, superiori del 2,7% rispetto alla media
nazionale". Tre, secondo Conti, le priorità: la
costruzione di una nuova stazione nell'area ad
est del Vesuvio, il potenziamento
dell'elettrodotto Benevento-Foggia e la
costruzione di un nuovo elettrodotto tra
Montecorvino e Benevento.
L'assessore Alois, dal canto suo, ha anche
ricordato che la Regione Campania ha autorizzato
la costruzione di tre nuove centrali (da 800
megawatt a Sparanise e Salerno e da 400 megawatt
a Teverola per complessivi 20.000 megawatt), che
andranno a regime nel giro di 3 o 4 anni, ed il
forte sostegno dato alla diffusione dell'energia
fotovoltaica, che nel 2007 raggiungerà una
produzione di 11 megawatt. "Senza dimenticare,
inoltre, che abbiamo redatto un nuovo
regolamento per quanto attiene l'energia eolica
che, a differenza del passato, ha limitato
fotemente l'impatto ambientale delle nuove
centrali, in grado di produrre 600 megawatt.
Così come abbiamo previsto contributi per quanti
vogliono realizzare impianti di cogenerazione".
Il
convegno, moderato dal direttore del "Denaro"
Alfonso Ruffo, si è aperto con i saluti del vice
sindaco di Benevento, Gianfranco Ucci, e del
commissario straordinario della Camera di
Commercio, Giuseppe Gramanzini. Il direttore
Energia di Confindustria, Alberto Biancardi, si
è soffermato "sull'eccessivo costo di produzione
dell'energia elettrica" ed ha auspicato
l'attuazione di "azioni in relazione allo
sviluppo della rete di trasmissione nazionale,
in modo da poter arrivare ad una riduzione dei
costi di circa il 20%".
La
coordinatrice di Sannio Europa, Pina Fiorenza,
ha affermato che "in provincia di Benevento
bisogna sviluppare un modello energetico nuovo",
mentre il presidente dell'Unione degli
Industriali di Benevento, Costanzo Jannotti
Pecci, si soffermato sulla "necessità di una
corretta informazione in modo da evitare il
sorgere di tensioni tra istituzioni e cittadini,
dovute spesso alla scarsa conoscenza dei
problemi". Aspetto, quest'ultimo, sottolineato
anche dal presidente di Legambiente Campania,
Michele Buonomo, secondo cui "la partecipazione
dei cittadini è fondamentale".
Il
presidente uscente della Camera di Commercio di
Benevento, Roberto Costanzo, ha auspicato
"maggiori investimenti nel settore dell'energia
solare, che non ha un impatto ambientale come
l'eolico". E proprio su quest'ultimo aspetto si
è soffermato il direttore del "Sannio
Quotidiano", Luca Colasanto, che ha ricordato
"la devastazione del territorio avvenuta nel
Fortore, dove dagli iniziali 12 pali eolici si è
giunti agli attuali 340", mentre per il vice
presidente dell'Api di Benevento, Ettore
Martini, "bisogna avere il coraggio di
scegliere, anche a costo di essere impopolari".
Il consigliere scientifico dell'Associazione
italiana economisti dell'energia, Giovanni
Battista Zorzoli, ha infine illustrato i
vantaggi dal punto di vista ambientale ed
economico delle centrali a ciclo combinato di
nuova generazione.
|