Amare l'Italia
Conferenza Nazionale DS per
il Programma
Giovedì 1 dicembre 2005
Si è aperta a Firenze, al Palazzo dei
Congressi, la Conferenza Programmatica dei
Democratici di Sinistra dal titolo “Amare
l’Italia”.
Tre giornate di discussione e ricerca
intorno alle soluzioni migliori "per i
problemi seri che l'economia e la società
italiana dovranno affrontare nei prossimi
anni".
Le idee e le proposte risultano raccolte in
un testo di 220 pagine, con cd, e sono
consultabili anche nella parte dedicata al
Programma
dello speciale sulla Conferenza
programmatica di dsonline.
Duplice il significato della scenografia. A
far da fondale per gli oratori infatti, sarà
"L'allegoria del buono e del cattivo
governo", ciclo di affreschi realizzati da
Ambrogio Lorenzetti (tra il 1337 e il 1339)
nella Sala dei Nove del Palazzo Pubblico di
Siena. La colonna sonora dell'appuntamento è
ancora una volta "Ma il cielo è sempre più
blu" di Rino Gaetano.
Tre giorni di lavoro intensi per i mille
delegati. Quattro le sessioni di lavoro. Si
comincia con il saluto del sindaco di
Firenze,
Leonardo Domenici,
e la
relazione introduttiva
di Pierluigi Bersani,
che ha coordinato la Commissione Progetto.
La prima tavola rotonda, introdotta da
Luciano Vecchi,
responsabile esteri Ds, è dedicata al ruolo
dell'Italia nel mondo e vede tra i
partecipanti Joshua Cohen, Lucia Annunziata,
Matteo Colaninno, Savino Pezzotta, Lapo
Pistelli, Luciano Violante. Chiude la
giornata l'intervento di
Giuliano Amato.
E' Maurizio Migliavacca, coordinatore
della segreteria Ds, quando la prima
giornata dell'assise volge al termine, a
spiegare la ratio dell'appuntamento
mostrando soddisfazione per l'andamento dei
lavori. La Conferenza - dice Migliavacca -
serve a definire, a partire dal seminario
che si terrà la settimana prossima a San
Martino in Campo (Pg) e poi nella Assemblea
programmatica dell'Unione a fine gennaio,
"un progetto serio, di medio periodo, legato
a una prospettiva di legislatura". Ci sono
stati, spiega, "otto mesi di lavoro che
hanno impegnato 200 persone, 30 iniziative
di presentazione in tutta Italia; un lavoro
corale di un partito con solide radici e una
seria classe dirigente".
Anche Piero Fassino è soddisfatto per
come sta andando all'auditorium della Fiera:
"La nostra conferenza programamtica è
avviata molto bene". Il segretario dei Ds
definisce quindi "ottima" la relazione di
apertura svolta da Pierluigi Bersani.
L'aggettivo ottimo, il leader della Quercia
lo usa perché a suo giudizio "e stato
indicato in modo chiaro l'impianto con cui
noi riteniamo si debbano affrontare i
problemi dell'Italia". Si tratta - prosegue
Fassino - di "un contributo che diamo al
programma di governo del centrosinistra".
Per riassumere le questioni programmatiche
che i Ds ritengono centrali, Fassino indica
in tre priorità gli obiettivi che il suo
partito mette al centro del programma con il
quale il centrosinistra intende affrontare
la sfida per il governo del paese.
"Rimettere in moto la crescita e lo
sviluppo, mentre si registra una
stagnazione; restituire alle famiglie
italiane la certezza di un reddito e di un
lavoro; offrire all'Italia nuove frontiere
di sviluppo, puntando su innovazione,
talento, giovani generazioni, puntando su
quelle enormi potenzialità che il paese ha e
che in questi anni sono state mortificate".
Insomma: "Crescita, certezze e opportunità
per ogni italiano e per l'intero Paese",
scommettendo su un'Italia "più dinamica,
aperta e che stia dentro le sfide che
vengono da un mondo più globale".
Venerdì 2 Dicembre 2005
Sono ripresi, con un
intervento di
Vincenzo Visco,
i lavori della seconda giornata della
conferenza programmatica dei Ds.
Nella prima sessione della mattina
interverrà, tra gli altri,
Walter Veltroni,
nel dibattito sullo sviluppo sostenibile,
che vede la presenza di ospiti stranieri
come
Anthony Giddens,
del vicepresidente della Confindustria
Andrea Pininfarina,
di economisti come Marcello De Cecco e Paolo
Onofri, di Lamberto Dini e Antonio Bassolino.
Alle 13 concluderà la sessione
Romano Prodi.
Nel pomeriggio, tema della sessione:
Un'Italia più giusta tra diritti e
opportunità. Dopo l'introduzione di Livia
Turco, intervengono tra gli altri Alain
Touraine, Jean Paul Fitoussi, Maria Joao
Rodrigues,
Luigi Angeletti,
Bruno Trentin,
Tito Boeri,
Anna Serafini,
Gian Maria Gros Pietro,
Paola Concia,
Gavino Angius,
Paolo Beni. Conclude
Massimo D'Alema.
Al di là dei principali interventi che si
sono susseguiti, da Romano Prodi a Walter
Veltroni, da Antonio Bassolino a Giddens, un
intervento che ha riscosso "molto
apprezzamento" da parte della dirigenza
della Quercia è stato quello del vice
presidente della Confindustria Andrea
Pininfarina. A renderlo noto, nel briefing
quotidiano che si è svolto prima
dell'intervento del presidente Massimo D'Alema,
è stato il coordinatore della segreteria
Maurizio Migliavacca. "Dopo cinque anni
di governo Berlusconi, il Paese è smarrito,
incerto, ha addirittura paura del futuro -
ha affermato Migliavacca -. Riconoscere,
come ha fatto Pininfarina, che ridare
fiducia all'Italia è una priorità, lo
riteniamo importante. Come importante è che
un esponente del mondo imprenditoriale sia
venuto qui a dire: 'Se sarete capaci di
ridare fiducia al Paese, noi saremo con voi'".
Migliavacca ha quindi sottolineato che nel
dibattito di oggi è emersa una classe
dirigente del centrosinistra che, pur con
"contributi originali e specifici", si muove
"all'interno di un quadro condiviso sia
sulle proposte fondamentali per il governo
del Paese, sia per la prospettiva politica
che il centrosinistra e i Ds debbono
coltivare". L'esponente diessino ha quindi
ricordato il "messaggio politico molto
forte" che è venuto da Prodi che ha
riconosciuto "non solo il ruolo e
l'intelligenza politica dei Ds", ma più in
generale ha dimostrato di avere "ben chiara
l'importanza dei partiti che sono
determinanti, con il loro rapporto con la
società, per la stabilità politica e la
capacità di governo". Migliavacca quindi ha
ricordato l'intervento di Veltroni che è
stato "molto netto sulla necessità di
costruire un soggetto riformista forte, un
sentiero da percorrere con coerenza e
continuità".
Sabato 3 Dicembre 2005
La terza e ultima giornata dei lavori della
Conferenza programmatica dei Democratici di
Sinistra viene aperta da
Barbara Pollastrini.
Il suo intervento introduce la quarta
sessione, dal titolo "Un'Italia più
moderna: valori, culture e libertà". A
seguire le relazioni di Salvatore Veca e
Bianca Beccalli. Conclude i lavori Piero
Fassino.
Partecipano al dibattito, tra gli altri,
Fabio Mussi,
Umberto Eco, Nicola Zingaretti, Maria Rita
Parsi, Cesare Salvi, Cristina Comencini,
Mimmo Lucà,
Dario Franceschini,
Andrea Manzella, Gioacchino Tomasi Lanza di
Lampedusa.
12.30 conclusioni di Piero Fassino
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