4 dicembre 2005
Amare l'Italia, Conf. Nazionale DS
Pasquale Biondi

 

 

Amare l'Italia
Conferenza Nazionale DS per il Programma
 
Giovedì 1 dicembre 2005

Si è aperta a Firenze, al Palazzo dei Congressi, la Conferenza Programmatica dei Democratici di Sinistra dal titolo “Amare l’Italia”.

Tre giornate di discussione e ricerca intorno alle soluzioni migliori "per i problemi seri che l'economia e la società italiana dovranno affrontare nei prossimi anni".
Le idee e le proposte risultano raccolte in un testo di 220 pagine, con cd, e sono consultabili anche nella parte dedicata al
Programma dello speciale sulla Conferenza programmatica di dsonline.

Duplice il significato della scenografia. A far da fondale per gli oratori infatti, sarà "L'allegoria del buono e del cattivo governo", ciclo di affreschi realizzati da Ambrogio Lorenzetti (tra il 1337 e il 1339) nella Sala dei Nove del Palazzo Pubblico di Siena. La colonna sonora dell'appuntamento è ancora una volta "Ma il cielo è sempre più blu" di Rino Gaetano.

Tre giorni di lavoro intensi per i mille delegati. Quattro le sessioni di lavoro. Si comincia con il saluto del sindaco di Firenze,
Leonardo Domenici, e la relazione introduttiva di Pierluigi Bersani, che ha coordinato la Commissione Progetto. La prima tavola rotonda, introdotta da Luciano Vecchi, responsabile esteri Ds, è dedicata al ruolo dell'Italia nel mondo e vede tra i partecipanti Joshua Cohen, Lucia Annunziata, Matteo Colaninno, Savino Pezzotta, Lapo Pistelli, Luciano Violante. Chiude la giornata l'intervento di Giuliano Amato.

E' Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria Ds, quando la prima giornata dell'assise volge al termine, a spiegare la ratio dell'appuntamento mostrando soddisfazione per l'andamento dei lavori. La Conferenza - dice Migliavacca - serve a definire, a partire dal seminario che si terrà la settimana prossima a San Martino in Campo (Pg) e poi nella Assemblea programmatica dell'Unione a fine gennaio, "un progetto serio, di medio periodo, legato a una prospettiva di legislatura". Ci sono stati, spiega, "otto mesi di lavoro che hanno impegnato 200 persone, 30 iniziative di presentazione in tutta Italia; un lavoro corale di un partito con solide radici e una seria classe dirigente".

Anche Piero Fassino è soddisfatto per come sta andando all'auditorium della Fiera: "La nostra conferenza programamtica è avviata molto bene". Il segretario dei Ds definisce quindi "ottima" la relazione di apertura svolta da Pierluigi Bersani.
L'aggettivo ottimo, il leader della Quercia lo usa perché a suo giudizio "e stato indicato in modo chiaro l'impianto con cui noi riteniamo si debbano affrontare i problemi dell'Italia". Si tratta - prosegue Fassino - di "un contributo che diamo al programma di governo del centrosinistra".

Per riassumere le questioni programmatiche che i Ds ritengono centrali, Fassino indica in tre priorità gli obiettivi che il suo partito mette al centro del programma con il quale il centrosinistra intende affrontare la sfida per il governo del paese. "Rimettere in moto la crescita e lo sviluppo, mentre si registra una stagnazione; restituire alle famiglie italiane la certezza di un reddito e di un lavoro; offrire all'Italia nuove frontiere di sviluppo, puntando su innovazione, talento, giovani generazioni, puntando su quelle enormi potenzialità che il paese ha e che in questi anni sono state mortificate".
Insomma: "Crescita, certezze e opportunità per ogni italiano e per l'intero Paese", scommettendo su un'Italia "più dinamica, aperta e che stia dentro le sfide che vengono da un mondo più globale".
 
 
Venerdì 2 Dicembre 2005

Sono ripresi, con un intervento di Vincenzo Visco, i lavori della seconda giornata della conferenza programmatica dei Ds.

Nella prima sessione della mattina interverrà, tra gli altri,
Walter Veltroni, nel dibattito sullo sviluppo sostenibile, che vede la presenza di ospiti stranieri come Anthony Giddens, del vicepresidente della Confindustria Andrea Pininfarina, di economisti come Marcello De Cecco e Paolo Onofri, di Lamberto Dini e Antonio Bassolino. Alle 13 concluderà la sessione Romano Prodi.

Nel pomeriggio, tema della sessione: Un'Italia più giusta tra diritti e opportunità. Dopo l'introduzione di Livia Turco, intervengono tra gli altri Alain Touraine, Jean Paul Fitoussi, Maria Joao Rodrigues,
Luigi Angeletti, Bruno Trentin, Tito Boeri, Anna Serafini, Gian Maria Gros Pietro, Paola Concia, Gavino Angius, Paolo Beni. Conclude Massimo D'Alema.

Al di là dei principali interventi che si sono susseguiti, da Romano Prodi a Walter Veltroni, da Antonio Bassolino a Giddens, un intervento che ha riscosso "molto apprezzamento" da parte della dirigenza della Quercia è stato quello del vice presidente della Confindustria Andrea Pininfarina. A renderlo noto, nel briefing quotidiano che si è svolto prima dell'intervento del presidente Massimo D'Alema, è stato il coordinatore della segreteria Maurizio Migliavacca. "Dopo cinque anni di governo Berlusconi, il Paese è smarrito, incerto, ha addirittura paura del futuro - ha affermato Migliavacca -. Riconoscere, come ha fatto Pininfarina, che ridare fiducia all'Italia è una priorità, lo riteniamo importante. Come importante è che un esponente del mondo imprenditoriale sia venuto qui a dire: 'Se sarete capaci di ridare fiducia al Paese, noi saremo con voi'".

Migliavacca ha quindi sottolineato che nel dibattito di oggi è emersa una classe dirigente del centrosinistra che, pur con "contributi originali e specifici", si muove "all'interno di un quadro condiviso sia sulle proposte fondamentali per il governo del Paese, sia per la prospettiva politica che il centrosinistra e i Ds debbono coltivare". L'esponente diessino ha quindi ricordato il "messaggio politico molto forte" che è venuto da Prodi che ha riconosciuto "non solo il ruolo e l'intelligenza politica dei Ds", ma più in generale ha dimostrato di avere "ben chiara l'importanza dei partiti che sono determinanti, con il loro rapporto con la società, per la stabilità politica e la capacità di governo". Migliavacca quindi ha ricordato l'intervento di Veltroni che è stato "molto netto sulla necessità di costruire un soggetto riformista forte, un sentiero da percorrere con coerenza e continuità".
 
Sabato 3 Dicembre 2005

La terza e ultima giornata dei lavori della Conferenza programmatica dei Democratici di Sinistra viene aperta da
Barbara Pollastrini. Il suo intervento introduce la quarta sessione, dal titolo "Un'Italia più moderna: valori, culture e libertà". A seguire le relazioni di Salvatore Veca e Bianca Beccalli. Conclude i lavori Piero Fassino.

Partecipano al dibattito, tra gli altri,
Fabio Mussi, Umberto Eco, Nicola Zingaretti, Maria Rita Parsi, Cesare Salvi, Cristina Comencini, Mimmo Lucà, Dario Franceschini, Andrea Manzella, Gioacchino Tomasi Lanza di Lampedusa.



12.30 conclusioni di Piero Fassino

 

 

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