PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
F I N A N Z I A R I A 2005
Dopo il danno la beffa:
a casa 200.000 Co. Co. Co.
La legge finanziaria attacca violentemente gli
enti locali, ormai quasi tutti governati
dall’Unione, mettendo a repentaglio i servizi
pubblici essenziali, assolutamente necessari per
le fasce più povere della popolazione.
Il governo Berlusconi intende mettere un tetto
di spesa, non più del 60% sulle spese del 2003,
per i lavoratori precari, e del 50% sul 2004 per
le collaborazioni esterne. Così facendo si mette
a repentaglio lo stesso funzionamento dei
servizi pubblici e si cacciano nella
disoccupazione circa 200.000 fra Co.co.co. e
lavoratori a tempo determinato. La scusa è
quella di attaccare gli sprechi, ma gli sprechi
si attaccano selettivamente: in questo modo si
colpiscono solo i lavoratori e, tagliando i
servizi, tutti i cittadini.
Anche se la legge 30/2003 non è applicata nella
pubblica amministrazione, i contratti di lavoro
precario sono largamente utilizzati in tutti gli
enti pubblici. E a causa del patto di stabilità
e del blocco delle assunzioni, l’erogazione di
molti servizi essenziali è stata garantita
esclusivamente da lavoratori Co.Co.Co. e a tempo
determinato.
La maggior parte dei lavoratori precari sono
lavoratori poveri. In particolare, i
collaboratori hanno versamenti contribuitivi
ridotti e contratti che non contemplano TFR,
tredicesima mensilità e le più elementari tutele
in materia di malattia, infortunio e maternità.
Nel corso dell’ultimo anno, per compensare
questa situazione, in molte realtà locali si
sono stipulati accordi per l’estensione dei
diritti a precari e Co.Co.Co. avvicinandone la
condizione a quelle dei corrispondenti
dipendenti a tempo indeterminato.
Con questa legge finanziaria, all’abuso
reiterato e continuativo costituito dal lavoro
precario utilizzato in servizi stabili subentra
ora il licenziamento di migliaia di giovani e la
precarizzazione di molti servizi pubblici
essenziali
PRIMA UN ABUSO CONTINUATIVO, ORA UNO SCANDALO
INACCETTABILE
CONTRO LA FINANZIARIA, CONTRO IL GOVERNO,
ABROGHIAMO LA LEGGE 30 E LA PRECARIETA’ OVUNQUE.
MANIFESTAZIONE NAZIONALE
ROMA - 9 OTTOBRE 2005
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