Uniti per L’Italia
Associazione politico culturale
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Comunicato n. 05/05 –
Delocalizzazione nell’est europeo, le gravi
colpe del Governo.
Mentre su tv e giornali si parla da settimane
del programma televisivo di Celentano e del
Cofferati diventato fascista, altre notizie
molto più importanti passano come sempre in
secondo piano. Solo piccoli trafiletti vengono
dedicati alle notizie che dovrebbero invece
rivestire intere prime pagine di giornali e
notiziari. Su “Libero” di giovedì 27 ottobre è
riportata a margine la gravissima notizia che il
ministero delle Attività Produttive ha
organizzato una missione in Moldova, assieme a
quaranta imprenditori italiani, per la
delocalizzazione nello stato ex-sovietico della
loro produzione industriale. Ciò è davvero grave
se pensiamo al momento di estrema crisi che la
nostra economia sta vivendo proprio a causa
dell’invasione di prodotti cinesi e alla
delocalizzazione delle nostre industrie che sta
provocando in tutta Italia licenziamenti a
raffica. E’ davvero immorale proprio da parte
del Governo non solo non evitare questa
“emigrazione di produzione” ma addirittura
incentivarla! Tra l’altro leggendo le
dichiarazioni del viceministro Urso di An
(“faremo della Moldova la nuova Timisoara” –
provincia romena ormai colonizzata interamente
dalle imprese italiane) cresce ancor di più il
nostro ribrezzo perché pensiamo a come sia stato
abbandonato al suo destino il meridione d’Italia
preferendo così l’estero. Tutto ciò avviene
proprio a pochi giorni dall’appello di Ciampi ad
acquistare e tutelare il “made in Italy”. Allora
ci chiediamo: la concezione che la classe
politica ha del popolo italiano è così bassa che
credono forse di prenderci tutti in giro? Uniti
per L’Italia vuole ricordare agli italiani che
Ciampi appena un anno fa si recò in visita in
Cina e nella occasione gli imprenditori che lo
accompagnavano firmarono diversi accordi di
produzione nel paese asiatico. Anche l’attuale
presidente di Confindustria ha le mani mischiate
nel calderone cinese. Gli appelli alla difesa
del Made in Italy non possono perciò giungere da
simili personaggi ai quali non interessa
minimamente il tenore di vita attuale delle
famiglie italiane, e contribuiscono
quotidianamente ad annientare il sistema
produttivo nazionale. In Italia oggi la
produzione è ai minimi storici proprio perché le
grosse aziende, aiutate dal potere politico,
vengono incentivate a produrre all’estero
togliendo così risorse sia dalle casse dello
Stato che dalle tasche dei cittadini. Italiani,
sveglia!!!
L’addetto Stampa
Giuseppe Minnella
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