Lunedì 29 agosto 2005

7a festa nazionale UDEUR Popolari

 

 

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Ore 16.30 Manifestazione di apertura della Festa

 

 

Ore 16.45 Dibattito: POLITICA ESTERA: QUALE RUOLO PER L’ITALIA?

 

 

 

Ore 18.30 Dibattito: “L’ITALIA TRA SICUREZZA E INSICUREZZA”

 

 

 

Ore 19.00 Dibattito  “UNA NUOVA POLITICA DEL TURISMO”

 


Rassegna stampa 


www.tgcom.it
 
 
 
31/8/2005

"Io candidata? Marco non vuole"

Afef Tronchetti Provera si "ritira"

L'ipotesi di una sua candidatura alle prossime elezioni politiche è sfumata ancora prima di concretizzarsi. Afef Tronchetti Provera smentisce tutto in un'intervista al Corriere della Sera. Motivo? Il marito Marco le ha fatto giurare che non lo farà mai: "E' chiaro che scherzavo -racconta- Questi politici non hanno proprio il senso dell'umorismo. E poi io non mi candido senza il permesso di mio marito. Insomma, ho il veto in casa".

 

Nei desideri dell'ex modella, piuttosto, ci sarebbe quello di ricoprire il ruolo di "mediatrice culturale": "Mi piacerebbe essere il consigliere del primo ministro o del ministro degli Esteri per le questioni che riguardano il mondo arabo -confessa-. Io sono e mi sento italiana, ma conosco molto bene la mentalità degli arabi, che tra l'altro non sono tutti musulmani. Qui si dimentica troppo spesso che ci sono anche arabi cristiani e arabi ebrei. Voglio oppormi a chi generalizza e confonde la fede con il fanatismo, per diffondere l'odio e la paura. So che posso aiutare l'Occidente a capire l'Islam, e viceversa".

Ma non vorrebbe essere da sola a realizzare questo progetto, nel "comitato di consulenti" Afef immagina anche Khaled Fouad Allam, Rula Jebreal ed Emma Bonino. "Certamente saremmo attaccati sia da destra sia da sinistra", ipotizza Afef, quindi andrebbe alla Bonino il compito di redimere tutte le beghe politiche.

Afef sottolinea infine di non essere l'anti-Fallaci. "Anzi, sarei felice di incontrarla e di discutere con lei, che è una donna intelligente e scrive in modo magnifico ed efficace. Non voglio cambiare le sue idee, perché è vero che esistono i terroristi islamici. Ma c'è anche una maggioranza araba che ne è vittima, come tutti noi". Ma a chi la pensa come la Fallaci, la signora Tronchetti Provera augura di "trovare almeno un amico arabo e musulmano, per convincersi che non sono tutti terroristi".

 


 

BANKITALIA: FINI, NON DISDICEVOLE SE C'E' CONVERGENZA CON OPPOSIZIONE

link: http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Politica&loid=1.0.128125407  

Telese Terme, 29 ago. - (Adnkronos) - ''Qualora vi sia convergenza non ci troverei nulla di disdicevole''. Cosi' il vicepremier Gianfranco Fini, ospite della Festa dell'Udeur, risponde ai cronisti che gli chiedevano se fosse possibile una collaborazione con l'opposizione in merito alla questione Bankitalia. Per Fini non vi sarebbe ''nulla di disdicevole proprio perche' -spiega- tutto quello che riguarda in qualche modo il funzionamento delle istituzioni e' un vantaggio per il Sistema Italia''.


OCCIDENTE: AFEF, DA PERA UN'ISTIGAZIONE ANTI ISLAMICA

GLI ITALIANI SONO PIU' INTELLIGENTI E TOLLERANTI DI PRESIDENTE SENATO

link: http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Politica&loid=1.0.128176703 

Telese Terme, 29 ago. (Adnkronos) - ''Si', quella e' stata un'istigazione anti islamica''. Cosi' Afef, ex modella tunisina e moglie di Marco Tronchetti Provera, parla dell'intervento al Meeting di Cl a Rimini da parte del presidente del Senato Marcello Pera. ''Io sono in Italia da 13 anni e amo questo paese forse piu' del presidente Pera'', spiega ospite d'onore alla festa dell'Udeur a Telese


Certo è meglio di Flavia Vento

Afef è la testimonial ufficiale della Settima Festa Nazionale dell’Udeur

Fonte: http://www.lapadania.com  Link: http://www.lapadania.com/PadaniaOnLine/Articolo.aspx?pDesc=45988,1,1 

FRANCESCA CASSANI

Certo è meglio di Flavia Vento, che tra le altre cose aveva confessato un amore per la Margherita. Ha qualche anno in più, è musulmana (e di questi tempi a sinistra fa molto trendy vantare amicizie multiculturali) e, soprattutto, è la moglie di Marco Tronchetti Provera, Presidente di Pirelli, Tim e vicepresidente dell’Inter. Si chiama Jnifen Afef ed è la testimonial ufficiale della Settima Festa Nazionale dell’Udeur che avrà inizio lunedì a Telese, in provincia di Benevento. Fino al 4 settembre a “Casa Mastella” si incontreranno politici, opinionisti e giornalisti che come di consueto sviscereranno i temi più attuali, dal ruolo dell’Italia in politica estera all’alta finanza passando per il calcio, le primarie e le questioni morali. Anzi, quelle no perché l’ipocrisia a Clemente non piace. Il tutto, dicevamo, sotto l’occhio “vigile” e la parlantina dell’ex modella, Afef, che già, il primo giorno alle 16.45, si cimenterà in un argomento di primaria importanza per la nazione intera. La moglie del presidente di Pirelli si troverà fianco a fianco con il ministro degli Esteri Gianfranco Fini, gli ex presidenti del Consiglio Ciriaco De Mita e Giuliano Ferrara, il capogruppo Ds al Senato Gavino Angius, il vice direttore del Corriere della Sera Magdi Allam e l’editorialista de Il Riformista Oscar Giannino per parlare di “Politica estera: Quale ruolo per l’Italia?”. Già, perché secondo gli organizzatori della kermesse la bella Afef, potrà portare sul palco di Telese «la sua esperienza di cittadina tunisina figlia di diplomatici che si è saputa perfettamente integrare nel nostro Paese». Che armoniosa melodia per il multiculturalismo della sinistra e il politically correct tutto italiano... Chi altri meglio di Afef avrebbe potuto parlare di questi temi? Del resto lei, qualche anno fa è stata anche nominata dalla Croce Rossa Italiana ambasciatrice per la Pace. Parla Afef, la tunisina di buona famiglia, certo. Ma parla anche la signora Tronchetti Provera, Lady Poteri forti. Che, infatti, dall’ufficio stampa dell’Udeur è indicata esplicitamente come moglie di Marco Tronchetti Provera. Con lei sul palco accanto ai big è un po’ come se ci fosse il marito, uno dei simboli dell’economia e della finanza i poteri forti che mai come in questo momento tiene banco nel panorama del business internazionale. Panorama, tra l’altro, ben rappresentato a Telese anche da Diego della Valle, Presidente del Gruppo della Valle e amico di Clemente Mastella. Manca solo Montezemolo e la squadra del “fighetta style” è al completo. «Sono molto grato alla signora - ha detto il segretario politico Mastella - per aver accettato l’invito di partecipare alla nostra Festa di partito e sono certo che, in virtù anche della sua intelligente sensibilità, saprà portare un contributo umano di altissimo livello, anche in considerazione del particolare momento internazionale che stiamo vivendo con grande trepidazione e che richiede da parte di tutti dialogo, confronto di idee e tanta buona volontà nel capire le ragioni degli altri». Un momento come questo, appunto, dove da più parti, Papa in primis, arriva un messaggio ben preciso che fa leva su un ritorno alle tradizioni cristiane. Tradizioni che al meeting dell’Udeur vengono rispettate visto che la kermese si chiuderà domenica prossima con la celebrazione della Santa Messa, solo al termine della quale parlerà il padrone di casa, Mastella appunto. Un po’ di croce e un po’ di mezzaluna: e bravo quel democristiano di Clemente! Afef a parte, l’aria che si respirerà a Telese, è tutta per il centro. E così, se lo scorso anno il meeting era atteso perché Mastella aveva lasciato intendere un possibile riavvicinamento alla Casa delle Libertà, quest’anno gli occhi sono tutti puntati sull’affaire terzo polo. Dopo l’incontro Rutelli - Formigoni a Rimini il tema legato alla “politica del futuro” verrà affrontato dal leader della Margherita in compagnia di Marco Follini, mentre il governatore della Lombardia non potrà mancare quando si parlerà di sussidiarietà, suo cavallo di battaglia di sempre. Ma non finisce qui, ultimo campanello d’allarme in merito alla possibilità di una rinascita del grande centro lo dà il titolo in prima pagna de Il Campanile, giornale dell’Udeur che il 30 luglio ha titolato: “Popolari-Udeur, politica a tutto centro. Verso Telese guardando alle primarie”. Come dire, un piede qua e un occhio là. Già, perché il primo grande appuntamento dell’Udeur, e dell’Unione in generale dopo la pausa estiva, sono le primarie del prossimo ottobre. Il partito di Mastella aveva già reso noto il suo appoggio a Romano Prodi, ma dopo Telese sarà, probabilmente ancora più evidente visto che il leader dell’Ulivo è l’unico dirigente di sinistra ad essere stato invitato. Di Bertinotti, Pecoraro Scanio, Di Pietro non c’è traccia. E nemmeno di Fassino, che però non si è candidato. Intuibile del resto visto che quest’anno Mastella non ha alcuna intenzione di partecipare alla festa dell’Unità in corso a Milano. Un vero tutti contro tutti quello che si sta consumando all’interno dell’Unione e che passa di prepotenza anche da Telese dove Romano Prodi mercoledì 31 agosto avrà a sua completa disposizione il direttore de La Stampa Giulio Anselmi per un’ora e mezza da usare per farsi campagna elettorale. E chissà che cosa ne penserà la bella Afef delle parole di Prodi. Riuscirà il Professore a far colpo su di lei come è riuscito a fare Mastella? Certo sarebbe un bel colpo per Prodi. Non sia mai che in casa Tronchetti Provera, o Pirelli o Tim qualcuno decida di staccare un bell’assegno per un contributo elettorale!

Francesca Cassani

[Data pubblicazione: 27/08/2005]


Clemente Mastella lancia la candidatura di Afef nelle file dell'Udeur

Fonte: www.libero.it  link: http://canali.libero.it/affaritaliani/politica/mastellaafefcandidatura.html?pg=2 

 Lunedí 29.08.2005 18:03

Il segretario dell'Udeur dalla festa dell'Udeur in quel di Telese spazza via gli ultimi dubbi: "L'Udeur propone all'Unione - ha detto Mastella - di candidare Afef alle prossime Politiche". Poi il leader centrista ha ironizzato sulle affermazioni del Presidente del Senato al Meeting di Rimini sul meticciato ed ha detto che "il collegio di Lucca di Marcello Pera è perdente e questo non ci dispiace". Ad accogliere Afef, ci sono anche decine di giovani militanti dell'Udeur che hanno esibito dei cartelloni con scritto "Siamo tutti meticci".

"Ci dispiace che a causa nostra - ha aggiunto Mastella - Afef sia stata effigiata dalla Padania con giudizi non lusinghieri. Noi siamo orgogliosi per ciò che esprime e vediamo la sua persona come un esempio di integrazione".

Anche oggi Afef, dal palco della festa del Campanile dove riveste il ruolo di testimonial, ha attaccato duramente il presidente del Senato "Le parole di Pera, sul rischio di meticciato "sono un'istigazione al razzismo". Sul rischio che il razzismo possa crescere ora in Italia, Afef ha osservato: "Certo se abbiamo una seconda carica dello Stato che dice certe cose, può accadere, perché molti italiani credono in lui. Però per fortuna l'Italia è più tollerante e più intelligente anche se c'è tra l'altro un partito di estrema destra che non vede l'ora...".

 


Clemente Mastella lancia la candidatura di Afef nelle file dell'Udeur

link: http://canali.libero.it/affaritaliani/politica/mastellaafefcandidatura.html

Lunedí 29.08.2005 18:03

Afef Jnifen potrebbe candidarsi alle politiche del 2006, per "meticciare il Parlamento". Lo rivela il settimanale Gente che nel numero in edicola mercoledì pubblica un'intervista esclusiva alla conduttrice italo-tunisina, moglie di Marco Tronchetti Provera. Alle avances di Mastella Afef risponde, nell'intervista rilasciata al settimanale: "Beh, se la politica mi chiama, vuol dire che mi deciderò prima o poi a 'meticciare' il Parlamento. Non voglio né le scuse né i fiori di Pera, che dimostra di non avere sufficiente memoria storica: l'Italia ha una tradizione di immigrazione, ci sono italiani sposati con partner di tutte le razze e figli 'meticci' che, non per questo, sono di serie B. Io stessa sono mamma di Sami, un bambino che ha me come madre e un padre italianissimo... Questi sono gli atteggiamenti neo razzisti che ci fanno cadere nella trappola del terrorismo".

Nell'intervista a Gente, Afef fa i nomi dei "politici che apprezza" e che sono Fini e Casini, giudicando poi "interessante la possibile candidatura con un nuovo Grande Centro, guidato magari da Mario Monti". E a chi sostiene che la sua discesa in campo è solo "il passatempo di una miliardaria ben sposata", la signora Tronchetti Provera risponde per le rime: "E'chiaro che io potrei vivere tranquilla la mia vita senza occuparmi di altro se non del mio menage, ma non sarebbe quello che voglio. Io desidero vivere con i miei ideali e cercare, per quanto mi è possibile, di aiutare il dialogo fra il mondo arabo e l'Italia. Sono convinta che solo rilanciando un processo autentico di pace, si può sconfiggere il terrorismo e l'estremismo islamico. Il presidente del Senato, monsieur Pera, come Oriana Fallaci, i leghisti e tutti quelli che rilanciano la pericolosa purezza della razza - incalza Afef - dovrà vedersela con la sua coscienza. E francamente non vorrei essere al suo posto".

 

 


 

La moglie di Tronchetti Provera domani a Telese per la festa del partito di Mastella

Afef in politica? Udeur: ''Perché no?''

Fonte: ADNKRONOS Link: http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Politica&loid=1.0.126870186 

Fabris, coordinatore del Campanile: ''Io la candiderei subito e la proporrei per la presidenza del Senato'' Roma, 28 ago. - (Adnkronos/Ign) - Afef in politica? Dopo le interviste sui rapporti tra Occidente e mondo islamico rilasciata alcuni giorni fa ad 'Avvenire' e quella di oggi alla 'Stampa' nella quale risponde al presidente del Senato, Marcello Pera, sul valore del meticciato, qualcuno non ha più dubbi: la bella moglie tunisina di Marco Tronchetti Provera è già scesa nell'agone politico. E dall'Udeur arriva addirittura la 'promozione' a presidente del Senato. ''Non so se Mastella le abbia gia' fatto la proposta -afferma all'Adnkronos Mauro Fabris, coordinatore dei Popolari-Udeur- ma insomma mi sembra che Afef sia gia' in politica. Una persona che accetta un dibattito con il ministro degli Esteri, con un ex premier e altri personaggi di primo piano e' di fatto in politica. Io la candiderei subito e la proporrei per la presidenza del Senato''. Afef Jnifen sara' domani a Telese per la festa del Campanile, dove e' in programma il dibattito 'Quale ruolo per l'Italia', con la presenza tra gli altri del ministro degli Esteri, Gianfranco Fini e dell'ex presidente del Consiglio, Giuliano Amato''.

Per Fabris, la presenza di Afef alla festa del Campanile ''sul piano dell'esposizione diretta e' l'esperienza piu' significativa per lei'', una sorta di ''battesimo dell politica''. E la sua replica alle affermazioni del presidente del Senato, Marcello Pera, sul 'meticciato' sono ''la conferma che abbiamo bisogno di piu' integrazione, sopratutto in un momento di grande tensione''.

E Afef che cosa dice di questo? Nell'intervista pubblicata oggi sul quotidiano torinese si schermisce dicendo di non volere schierarsi né a destra né a sinistra. L'eventuale centro, però, sembra piacerle...


Clemente Mastella di sicuro stavolta riuscirà a far stropicciare gli occhi a tutti

Una testimonial d’eccezione: Afef Jnifen

Fonte: www.lastampa.it 

Link: http://www.lastampa.it/search/albicerca/ng_articolo.asp?IDarticolo=1162912&sezione= 

intervista

Clemente Mastella di sicuro stavolta riuscirà a far stropicciare gli occhi a tutti, in quel di Telese Terme, provincia di Benevento, lunedì 29 agosto, per l’apertura della festa nazionale dell’Udeur. Con il truppone di politici di rito, da Giuliano Amato a Gianfranco Fini dal ritrovato Ciriaco De Mita a Gavino Angius, discuterà del ruolo dell’Italia nel mondo una testimonial d’eccezione: Afef Jnifen. L’inaspettato battesimo politico viene a ruota di un altro piccolo segnale: prima di partire per una crociera nel Mediterraneo, in barca con il marito Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli e Telecom, Afef ha rilasciato una lunga, impegnativa, intervista sui rapporti dell’Occidente con il mondo islamico, sugli errori degli americani e sulle strategie dei kamikaze, al quotidiano dei cattolici italiani «Avvenire». «Mastella l’ha letta e mi ha chiamato. Non ho amici personali nel mondo politico italiano, e Mastella mi ha invitata a questo dibattito dopo aver letto come la penso» spiega Afef, appena ritornata da Formentera a Milano. «Non voglio che i dissennati kamikaze e i miliardari che stanno dietro al terrorismo, affamati solo di petrolio e di potere, vincano la loro guerra. E penso che anche con le parole si possa fare molto».

Veramente le parole rischia di beccarsele dietro lei, adesso, magari da qualche replicante di Oriana Fallaci.

«Dico la verità: per me il terrorismo mentale è uguale a quello delle armi. La predicazione di gente come la Fallaci crea odio e separazione, certo non colpisce in modo così tragico e diretto come i veri terroristi, ma ha inevitabilmente un effetto analogo. E spinge magari qualche fanatico a fare il passo verso il terrorismo. Del resto, volersi difendere in modo esagerato, in genere, è notoriamente la reazione chi si sente rifiutato».

Veramente a rifiutare, in Italia, ci invita persino il presidente del Senato, che ha indicato come un incubo la prospettiva di una società meticcia: ne avrà parlato con suo figlio Sammy, no?

«Sono ancora choccata adesso. Ma, come? La seconda carica dello Stato che fa una sparata del genere?! Cosa vuole, far sentire uno schifo tutti i meticci? Vuole una sorta di nuova razza ariana? A parte che gli italiani sono già da secoli mescolati profondamente alle civiltà del Mediterraneo, ma poi il meticciato è tutt’altro che una minaccia: produce, anzi, un arricchimento. Ma vada a farlo, un discorso del genere, negli Stati Uniti, o in Olanda, o in Germania, o anche qui vicino in Francia, dove persino le squadre olimpiche, cioè la massima immagine pubblica dell’orgoglio nazionale, sono ormai tutte piene di meticci. Parole come queste uscite dalla bocca di Pera sono esattamente quello che vogliono sentire i terroristi: servono ad alimentare la tensione e a fomentare la guerra».

Di certo offendono quelli come lei sul piano personale...

«Guardi, una parte di me ormai è italiana, anche se mi sento sempre profondamente araba e voglio restare tale: sono tunisina, e fino ai 15 anni sono cresciuta a Baghdad. Mio figlio è nato a Roma e non ha mai avuto nessun problema per questo: adesso, cosa ne facciamo dei ragazzi come lui? Non li consideriamo più italiani? Li buttiamo tutti nel mare, presidente Pera, per evitare il rischio di una società meticcia? E dire che dovrebbe capirlo chiunque che invece la salvezza può venire dall’intrecciarsi delle razze: per esempio, io tunisina avvicino il mio uomo alla mia cultura, e lui me alla sua, e così diventano sempre di più la nostra civiltà comune. Per fortuna che il Papa e la Chiesa predicano tutto all’opposto di Pera».

Curioso vedere lei, un’islamica che ha fatto la testimonial laica del Sì sulla procreazione assistita e si dichiara a favore dei matrimoni dei gay, tutta impegnata adesso tra l’Avvenire e l’Uduer a predicare: bisogna seguire la strada indicata da Ratzinger.

«Ma è semplicemente l’unica via percorribile, quella di insistere sul tema del dialogo tra le grandi religioni ed opporsi anche solo all’idea che siamo in presenza di uno scontro di civiltà. La guerra, come si è visto in Iraq, è assolutamente senza senso: una guerra, che finisce sempre quando morte e distruzione hanno piegato i popoli, non è una soluzione. Sul dialogo e l’integrazione sono completamente d’accordo con Ratzinger, ma ricordo molto bene che le stesse convinzioni sono state sempre espresse da Giovanni Paolo II, e ricordo anche bene il pensiero del cardinal Martini».

Lei ha scritto persino, sull’ultimo «Vanity Fair», che spera che diventi di moda la bandana di Bono, con i simboli delle tre religioni monoteiste che formano la scritta «CoeXisT», la C disegnata a mezzaluna, la X a stella di Davide e la T a croce cristiana.

«Sì, bisogna averla e ostentarla con orgoglio. Bono è andato in giro per l’Europa con gli U2 a predicare il valore della tolleranza e dei diritti civili dell’uomo. E’ una battaglia fondamentale».

Ma non andrà mica così da Mastella? E, a proposito, che dirà?

«Parlerò ovviamente di questi problemi, del terrorismo, del confronto con l’Islam, dell’immigrazione, e soprattutto del ruolo che può avere l’Italia per la sua posizione naturale e culturale nel Mediterraneo. Credo di aver qualche titolo per farlo».

Già: figlia di un ambasciatore, giramondo anche in proprio, sarebbe un’ottima consigliera del prossimo premier per i rapporti con il mondo arabo: speriamo magari che Mastella lo dica a Prodi.

«Non vorrei però che ci fosse un equivoco: quando esprimo le mie idee, anche su Pera o sulla Fallaci, ci tengo a precisare che non sono pregiudiziali e non vogliono suonare irrispettose. Sono neutrale e voglio prendere parte a dispute solo se sono molto civili: anche sui referendum, quando ho visto che tutto finiva in rissa, in una specie di wrestling ideologico, con tanto di colpi bassi come quello vergognoso tirato contro Fini, mi sono chiamata fuori. E in politica, sia chiaro, non tifo per nessun colore preciso: non intendo schierarmi né con la destra né con la sinistra».

Già, brava, ma adesso c’è l’ipotesi rilanciata da Mario Monti di un nuovo centro...

«Sì, il centro non è male», si lascia scappare Afef e sorride: «Però, adesso basta, la smetta di fare il giornalista insistente».

Allora, sarò saccente: nella sua terza o quarta vita, Afef non è che può solo scrivere rubrichette bazar sui settimanali...

«...Posso sempre continuare a fare la mamma e la moglie, no? E, poi, non avevamo chiuso l’intervista?!». Va bene, capitolo chiuso, ma la scommessa è aperta: Afef farà politica. L’appeal, come dire, non le manca.


Afef alla festa dell'Udeur, testimonial dell'integrazione che funziona Giovedí 28.07.2005 15:33

Fonte: www.libero.it Link:http://canali.libero.it/affaritaliani/afefudeur.html 

Jnifen Afef testimonial dell'integrazione che funziona. Anche la moglie del presidente della Telecom Marco Tronchetti Provera, parteciperà alla festa dell'Udeur di Telese, portando la sua esperienza di cittadina tunisina che si è saputa perfettamente integrare nel nostro Paese. La signora Afef interverrà, al dibattito del 29 agosto sulla politica estera e sul ruolo dell'Italia nello scacchiere internazionale.

Clemente Mastella mostra tutto il suo apprezzamento nei confronti di lady Tronchetti e si congratula "con la signora per aver accettato l'invito di partecipare alla nostra Festa di partito e sono certo - sottolinea il leader dell'Udeur - che, in virtù anche della sua intelligente sensibilità, saprà portare un contributo umano di altissimo livello, anche in considerazione del particolare momento internazionale che stiamo vivendo con grande trepidazione e che richiede da parte di tutti dialogo, confronto di idee e tanta buona volontà nel capire gli uni le ragioni degli altri''.


Presentata la VII festa del Campanile: da Prodi ad Afef, tra vip e big della politica

Fonte: http://www.udeurlombardia.it 

Link: http://www.udeurlombardia.it/news.asp?id=153 

Inserito il 30 luglio 2005 alle 17:46:00 da jronny. IT - .:: Udeur Lombardia ::.

di Alessandra Ponti

“Centro di questi giorni”… Ad un partito, come quello dei Popolari-Udeur, deciso a riaffermare una forte identità di centro nella politica nazionale. Un modo per dare voce a quel grande elettorato che non si riconosce negli estremismi di destra né di sinistra. Perché, come più volte ha predicato il leader del Campanile, Clemente Mastella, «la partita si vince al centro». E l’Udeur, risultati elettorali alla mano, sembra avere tutte le carte in tavola per aggiudicarsi un buon piazzamento. Uno spirito vincente che si respirerà anche a Telese, alla ormai tradizionale festa del partito, che quest’anno prenderà il via il 29 agosto e impegnerà politici e non, di entrambi gli schieramenti, fino al 4 settembre. «Un appuntamento importante – osserva il portavoce di Largo Arenula, Mauro Fabris – che segna la ripresa dell’attività politica dopo la pausa estiva, a ridosso delle primarie e a due passi dalle politiche del 2006». Tanti gli argomenti sul tavolo. Dalla politica estera alla sicurezza, dall’università alla ricerca, dalla giustizia alla sanità, dall’economia al mezzogiorno. Un tema, quest’ultimo, molto caro a Clemente Mastella che è riuscito a farlo inserire nel “Manifesto dei valori” approvato lunedì dall’Unione. Ma non solo. «Ora più che mai la sicurezza è diventato, per noi, un obiettivo prioritario – fa sapere Fabris – e da sempre sosteniamo le missioni italiane all’estero volte a riportare la pace». Un modo «per augurarci e augurare al Paese che la politica affronti finalmente questioni vere». E un input, per un dialogo autunnale proficuo e produttivo, vuole darlo proprio l’Udeur a Telese, insieme a nomi di spicco del panorama politico italiano come il ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, impegnato, nel giorno di apertura della festa, nel dibattito “Politica estera: quale ruolo per l’Italia», insieme a Ciriaco De Mita, Giuliano Amato e Gavino Angius. E a seguire, il ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu che prenderà parte a “L’Italia tra sicurezza e insurezza”. Anche Jnifen Afef, moglie del presidente della Telecom, Marco Tronchetti Provera parteciperà alla festa di Telese. «Sono molto grato alla signora per aver accettato l’invito – dichiara il leader di largo Arenula – e sono certo che, in virtù anche della sua intelligente sensibilità, saprà portare un contributo umano di altissimo livello, anche in considerazione del particolare momento internazionale che stiamo vivendo con grande trepidazione e che richiede da parte di tutti dialogo, confronto di idee e tanta buona volontà di apire gli uni le ragioni degli altri». Ma ospiti illustri saranno presenti per tutta la settimana. Martedì sarà la volta del leader della Margherita, Francesco Rutelli e del segretario politico dell’Udc, Marco Follini entrambi impegnati nel dibattito “Quale politica per l’Italia del futuro?”. Anche per il tema dell’economia, i nomi di rilievo non mancano. Un esempio? Perluigi Castagnetti, Ugo Intini, Luca Volontè, Luciano Violante, Giuseppe Vegas, Paolo Cento e Gianfranco Miccichè. Insieme ai segretari dei tre sindacati: Savino Pezzotta, Luigi Angeletti e Guglielmo Epifani. E il presidente Diego Della Valle. E ancora, il ministro della Salute, Francesco Storace per il tema “federalismo e sussidiarietà in sanità: la sanità diseguale”. Mentre il 31 agosto salirà sul palco Romano Prodi intervistato dal direttore della Stampa, Giulio Anselmi. Giornata ricca di appuntamenti sarà anche venerdì due settembre, dedicata alla comunicazione, con ospiti del calibro di Flavio Cattaneo e Fedele Confalonieri, e alle autonomie locali, con Rosa Russo Iervolino (sindaco di Napoli), Adriana Poli Bertone (sindaco di Lecce) e Alberta De Simone (presidente della provincia di Avellino). Ma non solo. Nel primo dibattito del pomeriggio si avrà un faccia a faccia tra il presidente dei Ds, Massimo D’Alema e Clemente Mastella. Nella settimana telesina, poi, sarà presente anche il presidente della Camera, Pierferdinando Casini che, per motivi istituzionali, non ha ancora potuto far sapere la data precisa del suo intervento. «In questo settimo appuntamento – afferma il vice-segretario nazionale e responsabile della Festa, Antonio Satta – ci prepariamo alle primarie alle quali Mastella parteciperà per difendere le ragioni dell’elettorato di centro». E “Centro di questi giorni”, titolo della festa, non è stato scelto a caso. «E’ un modo di dire popolare – aggiunge Satta – come vogliamo essere noi. Un partito che non parli solo del Mezzogiorno ma che faccia qualcosa di concreto, di importante per il Sud». Del resto, le tematiche centrali dei vari dibattiti sono tutte priorità nell’agenda politica dei Popolari-Udeur. «Quello di Telese non è un appuntamento ordinario – chiarisce il capogruppo alla Camera, Nuccio Cusumano – ha una specificità, una sua connotazione che si inserisce in un percorso di legittimazione che il nostro partito ha compiuto in questi anni». Un appuntamento, dopo la pausa estiva, che riapre i lavori della politica e che, a questa, vuole dare spunti di riflessione, punti di riferimento. «Siamo un partito adulto – aggiunge il capogruppo al Senato, Nicodemo Filippelli – che parla di temi attuali, in vista della creazione di un partito di centro». Un partito che si prepara ai due grandi test elettorali: le primarie autunnali e le primaverili elezioni politiche. Due momenti significativi nei quali nell’Udeur, in prima persona e come partito della coalizione di centro-sinistra, cercherà un’ulteriore legittimazione. «Noi contiamo su un buon risultato di Clemente Mastella – conclude il responsabile per il programma del Campanile, Franco Righetti – per dare un ruolo di maggiore rilievo all’Udeur nel centro-sinistra e per rafforzare quell’elettorato di centro che ci sentiamo di rappresentare al meglio».

 

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7a festa nazionale UDEUR Popolari


Per intervenire: invia@vivitelese.it