Ore 16.30 Manifestazione di apertura della Festa
Ore 16.45 Dibattito: POLITICA ESTERA: QUALE
RUOLO PER L’ITALIA?
Ore 18.30 Dibattito: “L’ITALIA TRA SICUREZZA E
INSICUREZZA”
Ore 19.00 Dibattito
“UNA NUOVA POLITICA DEL TURISMO”
Rassegna stampa
www.tgcom.it
31/8/2005
"Io candidata? Marco non vuole"
Afef Tronchetti Provera si "ritira"
L'ipotesi di una sua candidatura alle
prossime elezioni politiche è sfumata ancora
prima di concretizzarsi. Afef
Tronchetti Provera smentisce tutto
in un'intervista al Corriere della Sera.
Motivo? Il marito Marco le ha fatto giurare
che non lo farà mai: "E' chiaro che
scherzavo -racconta- Questi politici non
hanno proprio il senso dell'umorismo. E poi
io non mi candido senza il permesso di mio
marito. Insomma, ho il veto in casa".
Nei desideri dell'ex modella, piuttosto, ci
sarebbe quello di ricoprire il ruolo
di "mediatrice culturale": "Mi piacerebbe
essere il consigliere del primo ministro o
del ministro degli Esteri per le questioni
che riguardano il mondo arabo -confessa-. Io
sono e mi sento italiana, ma conosco molto
bene la mentalità degli arabi, che tra
l'altro non sono tutti musulmani. Qui si
dimentica troppo spesso che ci sono anche
arabi cristiani e arabi ebrei. Voglio
oppormi a chi generalizza e confonde la fede
con il fanatismo, per diffondere l'odio e la
paura. So che posso aiutare l'Occidente a
capire l'Islam, e viceversa".
Ma non vorrebbe essere da sola a realizzare
questo progetto, nel "comitato di
consulenti" Afef immagina anche Khaled Fouad
Allam, Rula Jebreal ed Emma Bonino.
"Certamente saremmo attaccati sia da destra
sia da sinistra", ipotizza Afef, quindi
andrebbe alla Bonino il compito di redimere
tutte le beghe politiche.
Afef sottolinea infine di non essere
l'anti-Fallaci. "Anzi, sarei felice di
incontrarla e di discutere con lei, che è
una donna intelligente e scrive in modo
magnifico ed efficace. Non voglio cambiare
le sue idee, perché è vero che esistono i
terroristi islamici. Ma c'è anche una
maggioranza araba che ne è vittima, come
tutti noi". Ma a chi la pensa come la
Fallaci, la signora Tronchetti Provera
augura di "trovare almeno un amico arabo e
musulmano, per convincersi che non sono
tutti terroristi".
BANKITALIA: FINI, NON DISDICEVOLE SE C'E'
CONVERGENZA CON OPPOSIZIONE
link:
http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Politica&loid=1.0.128125407
Telese Terme, 29 ago. - (Adnkronos) - ''Qualora
vi sia convergenza non ci troverei nulla di
disdicevole''. Cosi' il vicepremier Gianfranco
Fini, ospite della Festa dell'Udeur, risponde ai
cronisti che gli chiedevano se fosse possibile
una collaborazione con l'opposizione in merito
alla questione Bankitalia. Per Fini non vi
sarebbe ''nulla di disdicevole proprio perche'
-spiega- tutto quello che riguarda in qualche
modo il funzionamento delle istituzioni e' un
vantaggio per il Sistema Italia''.
OCCIDENTE: AFEF, DA PERA UN'ISTIGAZIONE ANTI
ISLAMICA
GLI ITALIANI SONO PIU' INTELLIGENTI E TOLLERANTI
DI PRESIDENTE SENATO
link:
http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Politica&loid=1.0.128176703
Telese Terme, 29 ago. (Adnkronos) - ''Si',
quella e' stata un'istigazione anti islamica''.
Cosi' Afef, ex modella tunisina e moglie di
Marco Tronchetti Provera, parla dell'intervento
al Meeting di Cl a Rimini da parte del
presidente del Senato Marcello Pera. ''Io sono
in Italia da 13 anni e amo questo paese forse
piu' del presidente Pera'', spiega ospite
d'onore alla festa dell'Udeur a Telese
Certo è meglio di Flavia Vento
Afef è la testimonial ufficiale della Settima
Festa Nazionale dell’Udeur
Fonte:
http://www.lapadania.com Link:
http://www.lapadania.com/PadaniaOnLine/Articolo.aspx?pDesc=45988,1,1
FRANCESCA CASSANI
Certo è meglio di Flavia Vento, che tra le altre
cose aveva confessato un amore per la
Margherita. Ha qualche anno in più, è musulmana
(e di questi tempi a sinistra fa molto trendy
vantare amicizie multiculturali) e, soprattutto,
è la moglie di Marco Tronchetti Provera,
Presidente di Pirelli, Tim e vicepresidente
dell’Inter. Si chiama Jnifen Afef ed è la
testimonial ufficiale della Settima Festa
Nazionale dell’Udeur che avrà inizio lunedì a
Telese, in provincia di Benevento. Fino al 4
settembre a “Casa Mastella” si incontreranno
politici, opinionisti e giornalisti che come di
consueto sviscereranno i temi più attuali, dal
ruolo dell’Italia in politica estera all’alta
finanza passando per il calcio, le primarie e le
questioni morali. Anzi, quelle no perché
l’ipocrisia a Clemente non piace. Il tutto,
dicevamo, sotto l’occhio “vigile” e la
parlantina dell’ex modella, Afef, che già, il
primo giorno alle 16.45, si cimenterà in un
argomento di primaria importanza per la nazione
intera. La moglie del presidente di Pirelli si
troverà fianco a fianco con il ministro degli
Esteri Gianfranco Fini, gli ex presidenti del
Consiglio Ciriaco De Mita e Giuliano Ferrara, il
capogruppo Ds al Senato Gavino Angius, il vice
direttore del Corriere della Sera Magdi Allam e
l’editorialista de Il Riformista Oscar Giannino
per parlare di “Politica estera: Quale ruolo per
l’Italia?”. Già, perché secondo gli
organizzatori della kermesse la bella Afef,
potrà portare sul palco di Telese «la sua
esperienza di cittadina tunisina figlia di
diplomatici che si è saputa perfettamente
integrare nel nostro Paese». Che armoniosa
melodia per il multiculturalismo della sinistra
e il politically correct tutto italiano... Chi
altri meglio di Afef avrebbe potuto parlare di
questi temi? Del resto lei, qualche anno fa è
stata anche nominata dalla Croce Rossa Italiana
ambasciatrice per la Pace. Parla Afef, la
tunisina di buona famiglia, certo. Ma parla
anche la signora Tronchetti Provera, Lady Poteri
forti. Che, infatti, dall’ufficio stampa dell’Udeur
è indicata esplicitamente come moglie di Marco
Tronchetti Provera. Con lei sul palco accanto ai
big è un po’ come se ci fosse il marito, uno dei
simboli dell’economia e della finanza i poteri
forti che mai come in questo momento tiene banco
nel panorama del business internazionale.
Panorama, tra l’altro, ben rappresentato a
Telese anche da Diego della Valle, Presidente
del Gruppo della Valle e amico di Clemente
Mastella. Manca solo Montezemolo e la squadra
del “fighetta style” è al completo. «Sono molto
grato alla signora - ha detto il segretario
politico Mastella - per aver accettato l’invito
di partecipare alla nostra Festa di partito e
sono certo che, in virtù anche della sua
intelligente sensibilità, saprà portare un
contributo umano di altissimo livello, anche in
considerazione del particolare momento
internazionale che stiamo vivendo con grande
trepidazione e che richiede da parte di tutti
dialogo, confronto di idee e tanta buona volontà
nel capire le ragioni degli altri». Un momento
come questo, appunto, dove da più parti, Papa in
primis, arriva un messaggio ben preciso che fa
leva su un ritorno alle tradizioni cristiane.
Tradizioni che al meeting dell’Udeur vengono
rispettate visto che la kermese si chiuderà
domenica prossima con la celebrazione della
Santa Messa, solo al termine della quale parlerà
il padrone di casa, Mastella appunto. Un po’ di
croce e un po’ di mezzaluna: e bravo quel
democristiano di Clemente! Afef a parte, l’aria
che si respirerà a Telese, è tutta per il
centro. E così, se lo scorso anno il meeting era
atteso perché Mastella aveva lasciato intendere
un possibile riavvicinamento alla Casa delle
Libertà, quest’anno gli occhi sono tutti puntati
sull’affaire terzo polo. Dopo l’incontro Rutelli
- Formigoni a Rimini il tema legato alla
“politica del futuro” verrà affrontato dal
leader della Margherita in compagnia di Marco
Follini, mentre il governatore della Lombardia
non potrà mancare quando si parlerà di
sussidiarietà, suo cavallo di battaglia di
sempre. Ma non finisce qui, ultimo campanello
d’allarme in merito alla possibilità di una
rinascita del grande centro lo dà il titolo in
prima pagna de Il Campanile, giornale dell’Udeur
che il 30 luglio ha titolato: “Popolari-Udeur,
politica a tutto centro. Verso Telese guardando
alle primarie”. Come dire, un piede qua e un
occhio là. Già, perché il primo grande
appuntamento dell’Udeur, e dell’Unione in
generale dopo la pausa estiva, sono le primarie
del prossimo ottobre. Il partito di Mastella
aveva già reso noto il suo appoggio a Romano
Prodi, ma dopo Telese sarà, probabilmente ancora
più evidente visto che il leader dell’Ulivo è
l’unico dirigente di sinistra ad essere stato
invitato. Di Bertinotti, Pecoraro Scanio, Di
Pietro non c’è traccia. E nemmeno di Fassino,
che però non si è candidato. Intuibile del resto
visto che quest’anno Mastella non ha alcuna
intenzione di partecipare alla festa dell’Unità
in corso a Milano. Un vero tutti contro tutti
quello che si sta consumando all’interno
dell’Unione e che passa di prepotenza anche da
Telese dove Romano Prodi mercoledì 31 agosto
avrà a sua completa disposizione il direttore de
La Stampa Giulio Anselmi per un’ora e mezza da
usare per farsi campagna elettorale. E chissà
che cosa ne penserà la bella Afef delle parole
di Prodi. Riuscirà il Professore a far colpo su
di lei come è riuscito a fare Mastella? Certo
sarebbe un bel colpo per Prodi. Non sia mai che
in casa Tronchetti Provera, o Pirelli o Tim
qualcuno decida di staccare un bell’assegno per
un contributo elettorale!
Francesca Cassani
[Data pubblicazione: 27/08/2005]
Clemente Mastella lancia la candidatura di Afef
nelle file dell'Udeur
Fonte:
www.libero.it link:
http://canali.libero.it/affaritaliani/politica/mastellaafefcandidatura.html?pg=2
Lunedí
29.08.2005 18:03
Il
segretario dell'Udeur dalla festa dell'Udeur in
quel di Telese spazza via gli ultimi dubbi: "L'Udeur
propone all'Unione - ha detto Mastella - di
candidare Afef alle prossime Politiche". Poi il
leader centrista ha ironizzato sulle
affermazioni del Presidente del Senato al
Meeting di Rimini sul meticciato ed ha detto che
"il collegio di Lucca di Marcello Pera è
perdente e questo non ci dispiace". Ad
accogliere Afef, ci sono anche decine di giovani
militanti dell'Udeur che hanno esibito dei
cartelloni con scritto "Siamo tutti meticci".
"Ci dispiace che a causa nostra - ha aggiunto
Mastella - Afef sia stata effigiata dalla
Padania con giudizi non lusinghieri. Noi siamo
orgogliosi per ciò che esprime e vediamo la sua
persona come un esempio di integrazione".
Anche oggi Afef, dal palco della festa del
Campanile dove riveste il ruolo di testimonial,
ha attaccato duramente il presidente del Senato
"Le parole di Pera, sul rischio di meticciato
"sono un'istigazione al razzismo". Sul rischio
che il razzismo possa crescere ora in Italia,
Afef ha osservato: "Certo se abbiamo una seconda
carica dello Stato che dice certe cose, può
accadere, perché molti italiani credono in lui.
Però per fortuna l'Italia è più tollerante e più
intelligente anche se c'è tra l'altro un partito
di estrema destra che non vede l'ora...".
Clemente Mastella lancia la candidatura di Afef
nelle file dell'Udeur
link:
http://canali.libero.it/affaritaliani/politica/mastellaafefcandidatura.html
Lunedí 29.08.2005 18:03
Afef Jnifen potrebbe candidarsi alle politiche
del 2006, per "meticciare il Parlamento". Lo
rivela il settimanale Gente che nel numero in
edicola mercoledì pubblica un'intervista
esclusiva alla conduttrice italo-tunisina,
moglie di Marco Tronchetti Provera. Alle avances
di Mastella Afef risponde, nell'intervista
rilasciata al settimanale: "Beh, se la politica
mi chiama, vuol dire che mi deciderò prima o poi
a 'meticciare' il Parlamento. Non voglio né le
scuse né i fiori di Pera, che dimostra di non
avere sufficiente memoria storica: l'Italia ha
una tradizione di immigrazione, ci sono italiani
sposati con partner di tutte le razze e figli
'meticci' che, non per questo, sono di serie B.
Io stessa sono mamma di Sami, un bambino che ha
me come madre e un padre italianissimo... Questi
sono gli atteggiamenti neo razzisti che ci fanno
cadere nella trappola del terrorismo".
Nell'intervista a Gente, Afef fa i nomi dei
"politici che apprezza" e che sono Fini e
Casini, giudicando poi "interessante la
possibile candidatura con un nuovo Grande
Centro, guidato magari da Mario Monti". E a chi
sostiene che la sua discesa in campo è solo "il
passatempo di una miliardaria ben sposata", la
signora Tronchetti Provera risponde per le rime:
"E'chiaro che io potrei vivere tranquilla la mia
vita senza occuparmi di altro se non del mio
menage, ma non sarebbe quello che voglio. Io
desidero vivere con i miei ideali e cercare, per
quanto mi è possibile, di aiutare il dialogo fra
il mondo arabo e l'Italia. Sono convinta che
solo rilanciando un processo autentico di pace,
si può sconfiggere il terrorismo e l'estremismo
islamico. Il presidente del Senato, monsieur
Pera, come Oriana Fallaci, i leghisti e tutti
quelli che rilanciano la pericolosa purezza
della razza - incalza Afef - dovrà vedersela con
la sua coscienza. E francamente non vorrei
essere al suo posto".
La
moglie di Tronchetti Provera domani a Telese per
la festa del partito di Mastella
Afef in politica? Udeur: ''Perché no?''
Fonte: ADNKRONOS Link:
http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Politica&loid=1.0.126870186
Fabris, coordinatore del Campanile: ''Io la
candiderei subito e la proporrei per la
presidenza del Senato'' Roma, 28 ago. - (Adnkronos/Ign)
- Afef in politica? Dopo le interviste sui
rapporti tra Occidente e mondo islamico
rilasciata alcuni giorni fa ad 'Avvenire' e
quella di oggi alla 'Stampa' nella quale
risponde al presidente del Senato, Marcello
Pera, sul valore del meticciato, qualcuno non ha
più dubbi: la bella moglie tunisina di Marco
Tronchetti Provera è già scesa nell'agone
politico. E dall'Udeur arriva addirittura la
'promozione' a presidente del Senato. ''Non so
se Mastella le abbia gia' fatto la proposta
-afferma all'Adnkronos Mauro Fabris,
coordinatore dei Popolari-Udeur- ma insomma mi
sembra che Afef sia gia' in politica. Una
persona che accetta un dibattito con il ministro
degli Esteri, con un ex premier e altri
personaggi di primo piano e' di fatto in
politica. Io la candiderei subito e la proporrei
per la presidenza del Senato''. Afef Jnifen
sara' domani a Telese per la festa del
Campanile, dove e' in programma il dibattito
'Quale ruolo per l'Italia', con la presenza tra
gli altri del ministro degli Esteri, Gianfranco
Fini e dell'ex presidente del Consiglio,
Giuliano Amato''.
Per Fabris, la presenza di Afef alla festa del
Campanile ''sul piano dell'esposizione diretta
e' l'esperienza piu' significativa per lei'',
una sorta di ''battesimo dell politica''. E la
sua replica alle affermazioni del presidente del
Senato, Marcello Pera, sul 'meticciato' sono
''la conferma che abbiamo bisogno di piu'
integrazione, sopratutto in un momento di grande
tensione''.
E
Afef che cosa dice di questo? Nell'intervista
pubblicata oggi sul quotidiano torinese si
schermisce dicendo di non volere schierarsi né a
destra né a sinistra. L'eventuale centro, però,
sembra piacerle...
Clemente Mastella di sicuro stavolta riuscirà a
far stropicciare gli occhi a tutti
Una testimonial d’eccezione: Afef Jnifen
Fonte:
www.lastampa.it
Link:
http://www.lastampa.it/search/albicerca/ng_articolo.asp?IDarticolo=1162912&sezione=
intervista
Clemente Mastella di sicuro stavolta riuscirà a
far stropicciare gli occhi a tutti, in quel di
Telese Terme, provincia di Benevento, lunedì 29
agosto, per l’apertura della festa nazionale
dell’Udeur. Con il truppone di politici di rito,
da Giuliano Amato a Gianfranco Fini dal
ritrovato Ciriaco De Mita a Gavino Angius,
discuterà del ruolo dell’Italia nel mondo una
testimonial d’eccezione: Afef Jnifen.
L’inaspettato battesimo politico viene a ruota
di un altro piccolo segnale: prima di partire
per una crociera nel Mediterraneo, in barca con
il marito Marco Tronchetti Provera, presidente
di Pirelli e Telecom, Afef ha rilasciato una
lunga, impegnativa, intervista sui rapporti
dell’Occidente con il mondo islamico, sugli
errori degli americani e sulle strategie dei
kamikaze, al quotidiano dei cattolici italiani
«Avvenire». «Mastella l’ha letta e mi ha
chiamato. Non ho amici personali nel mondo
politico italiano, e Mastella mi ha invitata a
questo dibattito dopo aver letto come la penso»
spiega Afef, appena ritornata da Formentera a
Milano. «Non voglio che i dissennati kamikaze e
i miliardari che stanno dietro al terrorismo,
affamati solo di petrolio e di potere, vincano
la loro guerra. E penso che anche con le parole
si possa fare molto».
Veramente le parole rischia di beccarsele dietro
lei, adesso, magari da qualche replicante di
Oriana Fallaci.
«Dico la verità: per me il terrorismo mentale è
uguale a quello delle armi. La predicazione di
gente come la Fallaci crea odio e separazione,
certo non colpisce in modo così tragico e
diretto come i veri terroristi, ma ha
inevitabilmente un effetto analogo. E spinge
magari qualche fanatico a fare il passo verso il
terrorismo. Del resto, volersi difendere in modo
esagerato, in genere, è notoriamente la reazione
chi si sente rifiutato».
Veramente a rifiutare, in Italia, ci invita
persino il presidente del Senato, che ha
indicato come un incubo la prospettiva di una
società meticcia: ne avrà parlato con suo figlio
Sammy, no?
«Sono ancora choccata adesso. Ma, come? La
seconda carica dello Stato che fa una sparata
del genere?! Cosa vuole, far sentire uno schifo
tutti i meticci? Vuole una sorta di nuova razza
ariana? A parte che gli italiani sono già da
secoli mescolati profondamente alle civiltà del
Mediterraneo, ma poi il meticciato è tutt’altro
che una minaccia: produce, anzi, un
arricchimento. Ma vada a farlo, un discorso del
genere, negli Stati Uniti, o in Olanda, o in
Germania, o anche qui vicino in Francia, dove
persino le squadre olimpiche, cioè la massima
immagine pubblica dell’orgoglio nazionale, sono
ormai tutte piene di meticci. Parole come queste
uscite dalla bocca di Pera sono esattamente
quello che vogliono sentire i terroristi:
servono ad alimentare la tensione e a fomentare
la guerra».
Di
certo offendono quelli come lei sul piano
personale...
«Guardi, una parte di me ormai è italiana, anche
se mi sento sempre profondamente araba e voglio
restare tale: sono tunisina, e fino ai 15 anni
sono cresciuta a Baghdad. Mio figlio è nato a
Roma e non ha mai avuto nessun problema per
questo: adesso, cosa ne facciamo dei ragazzi
come lui? Non li consideriamo più italiani? Li
buttiamo tutti nel mare, presidente Pera, per
evitare il rischio di una società meticcia? E
dire che dovrebbe capirlo chiunque che invece la
salvezza può venire dall’intrecciarsi delle
razze: per esempio, io tunisina avvicino il mio
uomo alla mia cultura, e lui me alla sua, e così
diventano sempre di più la nostra civiltà
comune. Per fortuna che il Papa e la Chiesa
predicano tutto all’opposto di Pera».
Curioso vedere lei, un’islamica che ha fatto la
testimonial laica del Sì sulla procreazione
assistita e si dichiara a favore dei matrimoni
dei gay, tutta impegnata adesso tra l’Avvenire e
l’Uduer a predicare: bisogna seguire la strada
indicata da Ratzinger.
«Ma è semplicemente l’unica via percorribile,
quella di insistere sul tema del dialogo tra le
grandi religioni ed opporsi anche solo all’idea
che siamo in presenza di uno scontro di civiltà.
La guerra, come si è visto in Iraq, è
assolutamente senza senso: una guerra, che
finisce sempre quando morte e distruzione hanno
piegato i popoli, non è una soluzione. Sul
dialogo e l’integrazione sono completamente
d’accordo con Ratzinger, ma ricordo molto bene
che le stesse convinzioni sono state sempre
espresse da Giovanni Paolo II, e ricordo anche
bene il pensiero del cardinal Martini».
Lei ha scritto persino, sull’ultimo «Vanity
Fair», che spera che diventi di moda la bandana
di Bono, con i simboli delle tre religioni
monoteiste che formano la scritta «CoeXisT», la
C disegnata a mezzaluna, la X a stella di Davide
e la T a croce cristiana.
«Sì, bisogna averla e ostentarla con orgoglio.
Bono è andato in giro per l’Europa con gli U2 a
predicare il valore della tolleranza e dei
diritti civili dell’uomo. E’ una battaglia
fondamentale».
Ma
non andrà mica così da Mastella? E, a proposito,
che dirà?
«Parlerò ovviamente di questi problemi, del
terrorismo, del confronto con l’Islam,
dell’immigrazione, e soprattutto del ruolo che
può avere l’Italia per la sua posizione naturale
e culturale nel Mediterraneo. Credo di aver
qualche titolo per farlo».
Già: figlia di un ambasciatore, giramondo anche
in proprio, sarebbe un’ottima consigliera del
prossimo premier per i rapporti con il mondo
arabo: speriamo magari che Mastella lo dica a
Prodi.
«Non vorrei però che ci fosse un equivoco:
quando esprimo le mie idee, anche su Pera o
sulla Fallaci, ci tengo a precisare che non sono
pregiudiziali e non vogliono suonare
irrispettose. Sono neutrale e voglio prendere
parte a dispute solo se sono molto civili: anche
sui referendum, quando ho visto che tutto finiva
in rissa, in una specie di wrestling ideologico,
con tanto di colpi bassi come quello vergognoso
tirato contro Fini, mi sono chiamata fuori. E in
politica, sia chiaro, non tifo per nessun colore
preciso: non intendo schierarmi né con la destra
né con la sinistra».
Già, brava, ma adesso c’è l’ipotesi rilanciata
da Mario Monti di un nuovo centro...
«Sì, il centro non è male», si lascia scappare
Afef e sorride: «Però, adesso basta, la smetta
di fare il giornalista insistente».
Allora, sarò saccente: nella sua terza o quarta
vita, Afef non è che può solo scrivere
rubrichette bazar sui settimanali...
«...Posso sempre continuare a fare la mamma e la
moglie, no? E, poi, non avevamo chiuso
l’intervista?!». Va bene, capitolo chiuso, ma la
scommessa è aperta: Afef farà politica.
L’appeal, come dire, non le manca.
Afef alla festa dell'Udeur, testimonial
dell'integrazione che funziona Giovedí
28.07.2005 15:33
Fonte: www.libero.it Link:http://canali.libero.it/affaritaliani/afefudeur.html
Jnifen Afef testimonial dell'integrazione che
funziona. Anche la moglie del presidente della
Telecom Marco Tronchetti Provera, parteciperà
alla festa dell'Udeur di Telese, portando la sua
esperienza di cittadina tunisina che si è saputa
perfettamente integrare nel nostro Paese. La
signora Afef interverrà, al dibattito del 29
agosto sulla politica estera e sul ruolo
dell'Italia nello scacchiere internazionale.
Clemente Mastella mostra tutto il suo
apprezzamento nei confronti di lady Tronchetti e
si congratula "con la signora per aver accettato
l'invito di partecipare alla nostra Festa di
partito e sono certo - sottolinea il leader
dell'Udeur - che, in virtù anche della sua
intelligente sensibilità, saprà portare un
contributo umano di altissimo livello, anche in
considerazione del particolare momento
internazionale che stiamo vivendo con grande
trepidazione e che richiede da parte di tutti
dialogo, confronto di idee e tanta buona volontà
nel capire gli uni le ragioni degli altri''.
Presentata la VII festa del Campanile: da Prodi
ad Afef, tra vip e big della politica
Fonte:
http://www.udeurlombardia.it
Link:
http://www.udeurlombardia.it/news.asp?id=153
Inserito il 30 luglio 2005 alle 17:46:00 da
jronny. IT - .:: Udeur Lombardia ::.
di
Alessandra Ponti
“Centro di questi giorni”… Ad un partito, come
quello dei Popolari-Udeur, deciso a riaffermare
una forte identità di centro nella politica
nazionale. Un modo per dare voce a quel grande
elettorato che non si riconosce negli estremismi
di destra né di sinistra. Perché, come più volte
ha predicato il leader del Campanile, Clemente
Mastella, «la partita si vince al centro». E l’Udeur,
risultati elettorali alla mano, sembra avere
tutte le carte in tavola per aggiudicarsi un
buon piazzamento. Uno spirito vincente che si
respirerà anche a Telese, alla ormai
tradizionale festa del partito, che quest’anno
prenderà il via il 29 agosto e impegnerà
politici e non, di entrambi gli schieramenti,
fino al 4 settembre. «Un appuntamento importante
– osserva il portavoce di Largo Arenula, Mauro
Fabris – che segna la ripresa dell’attività
politica dopo la pausa estiva, a ridosso delle
primarie e a due passi dalle politiche del
2006». Tanti gli argomenti sul tavolo. Dalla
politica estera alla sicurezza, dall’università
alla ricerca, dalla giustizia alla sanità,
dall’economia al mezzogiorno. Un tema, quest’ultimo,
molto caro a Clemente Mastella che è riuscito a
farlo inserire nel “Manifesto dei valori”
approvato lunedì dall’Unione. Ma non solo. «Ora
più che mai la sicurezza è diventato, per noi,
un obiettivo prioritario – fa sapere Fabris – e
da sempre sosteniamo le missioni italiane
all’estero volte a riportare la pace». Un modo
«per augurarci e augurare al Paese che la
politica affronti finalmente questioni vere». E
un input, per un dialogo autunnale proficuo e
produttivo, vuole darlo proprio l’Udeur a
Telese, insieme a nomi di spicco del panorama
politico italiano come il ministro degli Esteri,
Gianfranco Fini, impegnato, nel giorno di
apertura della festa, nel dibattito “Politica
estera: quale ruolo per l’Italia», insieme a
Ciriaco De Mita, Giuliano Amato e Gavino Angius.
E a seguire, il ministro dell’Interno, Giuseppe
Pisanu che prenderà parte a “L’Italia tra
sicurezza e insurezza”. Anche Jnifen Afef,
moglie del presidente della Telecom, Marco
Tronchetti Provera parteciperà alla festa di
Telese. «Sono molto grato alla signora per aver
accettato l’invito – dichiara il leader di largo
Arenula – e sono certo che, in virtù anche della
sua intelligente sensibilità, saprà portare un
contributo umano di altissimo livello, anche in
considerazione del particolare momento
internazionale che stiamo vivendo con grande
trepidazione e che richiede da parte di tutti
dialogo, confronto di idee e tanta buona volontà
di apire gli uni le ragioni degli altri». Ma
ospiti illustri saranno presenti per tutta la
settimana. Martedì sarà la volta del leader
della Margherita, Francesco Rutelli e del
segretario politico dell’Udc, Marco Follini
entrambi impegnati nel dibattito “Quale politica
per l’Italia del futuro?”. Anche per il tema
dell’economia, i nomi di rilievo non mancano. Un
esempio? Perluigi Castagnetti, Ugo Intini, Luca
Volontè, Luciano Violante, Giuseppe Vegas, Paolo
Cento e Gianfranco Miccichè. Insieme ai
segretari dei tre sindacati: Savino Pezzotta,
Luigi Angeletti e Guglielmo Epifani. E il
presidente Diego Della Valle. E ancora, il
ministro della Salute, Francesco Storace per il
tema “federalismo e sussidiarietà in sanità: la
sanità diseguale”. Mentre il 31 agosto salirà
sul palco Romano Prodi intervistato dal
direttore della Stampa, Giulio Anselmi. Giornata
ricca di appuntamenti sarà anche venerdì due
settembre, dedicata alla comunicazione, con
ospiti del calibro di Flavio Cattaneo e Fedele
Confalonieri, e alle autonomie locali, con Rosa
Russo Iervolino (sindaco di Napoli), Adriana
Poli Bertone (sindaco di Lecce) e Alberta De
Simone (presidente della provincia di Avellino).
Ma non solo. Nel primo dibattito del pomeriggio
si avrà un faccia a faccia tra il presidente dei
Ds, Massimo D’Alema e Clemente Mastella. Nella
settimana telesina, poi, sarà presente anche il
presidente della Camera, Pierferdinando Casini
che, per motivi istituzionali, non ha ancora
potuto far sapere la data precisa del suo
intervento. «In questo settimo appuntamento –
afferma il vice-segretario nazionale e
responsabile della Festa, Antonio Satta – ci
prepariamo alle primarie alle quali Mastella
parteciperà per difendere le ragioni
dell’elettorato di centro». E “Centro di questi
giorni”, titolo della festa, non è stato scelto
a caso. «E’ un modo di dire popolare – aggiunge
Satta – come vogliamo essere noi. Un partito che
non parli solo del Mezzogiorno ma che faccia
qualcosa di concreto, di importante per il Sud».
Del resto, le tematiche centrali dei vari
dibattiti sono tutte priorità nell’agenda
politica dei Popolari-Udeur. «Quello di Telese
non è un appuntamento ordinario – chiarisce il
capogruppo alla Camera, Nuccio Cusumano – ha una
specificità, una sua connotazione che si
inserisce in un percorso di legittimazione che
il nostro partito ha compiuto in questi anni».
Un appuntamento, dopo la pausa estiva, che
riapre i lavori della politica e che, a questa,
vuole dare spunti di riflessione, punti di
riferimento. «Siamo un partito adulto – aggiunge
il capogruppo al Senato, Nicodemo Filippelli –
che parla di temi attuali, in vista della
creazione di un partito di centro». Un partito
che si prepara ai due grandi test elettorali: le
primarie autunnali e le primaverili elezioni
politiche. Due momenti significativi nei quali
nell’Udeur, in prima persona e come partito
della coalizione di centro-sinistra, cercherà
un’ulteriore legittimazione. «Noi contiamo su un
buon risultato di Clemente Mastella – conclude
il responsabile per il programma del Campanile,
Franco Righetti – per dare un ruolo di maggiore
rilievo all’Udeur nel centro-sinistra e per
rafforzare quell’elettorato di centro che ci
sentiamo di rappresentare al meglio».
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