Ore 10.00 CORSO DI FORMAZIONE – Centro Congressi
Grand Hotel Telese
Saluto e presentazione del corso:
-
On. Antonio SATTA – Vice Segretario Politico
Tema: RADICI E IDENTITA’. I Cattolici in
Politica oggi.
Ore 17.00 Dibattito: QUALE POLITICA PER L’ITALIA
DEL FUTURO?
-
On. Francesco RUTELLI – Presidente Margherita
D.L.
-
On. Marco FOLLINI – Segretario Politico
U.D.C.
-
Sen. Mauro FABRIS – Coordinatore
Segreteria Politica Popolari Udeur
-
Con
l’intervento di: Dott. Francesco PIONATI – Vice
Direttore TG1
-
Dott. Federico GEREMICCA –
Editorialista de “La Stampa”
Foto del dibattito
Ore 18.30 Dibattito: UNIVERSITA’ – RICERCA ED
INNOVAZIONE NEL CONTESTO NAZIONALE ED EUROPEO
Introduce: Prof.ssa Daniela SILVESTRI –
Responsabile Nazionale Popolari UDEUR
Dipartimento Scuola Università e Ricerca
Intervengono:
-
On. Lucio STANCA – Ministro
Innovazione e tecnologie
-
Prof. Piero TOSI –
Presidente Conferenza Rettori Università
Italiane
-
Prof. Luciano MODICA – Capogruppo
Cultura D.S. Senato - Già Presidente CRUI
-
Prof.
Lucio BIANCO – Professore Ingegneria
dell’Impresa all’Università Roma 2
-
Prof. Gennaro
FERRARA – Rettore Università Partenope di Napoli
-
Prof. Aniello CIMITILE – Rettore Università
Studi del Sannio di Benevento
-
Prof. Luciano
CAGLIOTI – Pro-Rettore Univ. La Sapienza di Roma
per Ricerca e Sviluppo
-
Modera: Dott. Nuccio FAVA
– Direttore Politico de “Il Campanile nuovo”
Ore
19.00 Dibattito: c/o Teatro delle Terme “UNA
GIUSTIZIA PER IL CITTADINO”
Intervengono:
-
On. Enzo SINISCALCHI – Presidente
Giunta Autorizzazioni Camera Deputati
-
On.
Giuliano PISAPIA – Componente Commissione
Giustizia Camera Deputati
-
Avv. Emilio Nicola BUCCICO – Componente CSM
-
Dott. Ciro RIVIEZZO –
Presidente A.N.M.
-
Avv. Carlo FUCCI – Vice
Presidente Associazione Nazionale Magistrati
-
Prof. Nico D’ASCOLA – Docente Diritto Penale
Università Mediterranea Reggio Calabria
-
Avv.
Gianfranco IACOBELLI – Responsabile Giustizia
Popolari-Udeur
-
Coordina: On. Armando VENETO –Responsabile
Problemi dello Stato Popolari Udeur
Foto del
dibattito
Ore 20.30 Sala convegni Grand Hotel Telese -
Presentazione libro:
“CON-VINCERE
Piccola storia della
comunicazione politica nell’era della piazza
virtuale” di Donato BENDICENTI
Presente
l’autore
Mastella: "Il grande centro è una
suggestione forte, prenderebbe il 10%"
link:
http://canali.libero.it/affaritaliani/politica/mastellagrandecentro.html
Martedí 30.08.2005 13:55
Un grande
centro?
"La suggestione è forte e se si
facesse supererebbe il 10%".
A sostenerlo è il leader dell'Udeur,
Clemente Mastella, che però,
conversando con i giornalisti a
margine della festa del partito a
Telese Terme, tiene a precisare che
per adesso l'ipotesi non è
praticabile. E cita un celebre
sonetto di Dante per rispondere a
chi gli chiede se nell'Udeur ci sia
la tentazione di lasciare l'Unione
qualora l'Udc scegliesse di andare
da sola alle elezioni del 2006: "Se
tu Lapo ed io - risponde Mastella
citando Dante - fossimo presi da
incantamento per il centro... una
grande ulteriore suggestione che
avrebbe grande credibilità. Ma ne
avrebbe meno rispetto ai nostri
gruppi dirigenti perché ognuno sogna
di diventare deputato o senatore e
vorrebbe conservare il laticlavio a
vita. Però una cosa di questo genere
- osserva - sarebbe una rivoluzione,
renderebbe tellurica la politica
italiana". Mastella, citando 'se tu
Lapo ed io...', dice di riferirsi a
Pier Ferdinando Casini e a se
stesso, ma chi è Lapo? "Manca
Lapo..., che non è Lapo Elkann".
Potrebbe essere Rutelli? La
Margherita? Il leader dell'Udeur non
esita a rispondere: "La Margherita
non c'entra perché ha troppe anime
al suo interno".
"La suggestione del grande centro è
forte sul piano esterno - spiega
Mastella - perché l'autorevolezza di
Casini è forte sull'opinione
pubblica. Certo, se il centro lo fa
soltanto Casini e l'Udc corre da
sola, è debole. Ma se ci
aggiungessimo anche noi sarebbe la
rivoluzione". Per Mastella, quindi,
l'ipotesi del grande centro oggi non
è praticabile, anche se questo
significherebbe "governabilita'".
"Bisogna stare molto attenti -
ammonisce -
l'idea, chiamiamola di centro, di
una governabilita' diversa, c'e' più
per insufficienza di queste
coalizioni che per una scelta di
tipo diverso". Per l'esponente
centrista, il problema di oggi è
risolvere "un bipolarismo malato".
Ma c'è di più. Mastella
vuole siglare un patto tra moderati
sulla politica estera e i valori.
CIl leader dell'Udeur lo chiama "il
patto di Telese", quello che
proporrà oggi agli ospiti d'onore
della Festa del partito,
Marco Follini, leader
dell'Udc, e Francesco
Rutelli, presidente della
Margherita. I giornalisti chiedono a
Mastella se il suo sogno sia quello
di formare un grande centro con
Follini e Rutelli, ma il segretario
dell'Udeur risponde così: "Il sogno
di ognuno è fare una grande
formazione, ma non credo - ribadisce
- che la questione oggi sia questa.
Secondo me adesso non c'e' questa
ipotesi di mettere insieme Follini,
Rutelli e me. L'unica ipotesi
compatibile e che proporremo oggi a
Rutelli e Follini è quella di fare
un patto, un accordo bipartisan per
evitare questo bipolarismo malato e
che riguarda la politica estera e il
tema dei valori, come è avvenuto con
il referendum sulla procreazione
assistita. Questo - conclude - deve
valere già prima delle elezioni".
Rutelli: a Follini non
chiedo di cambiare campo
ma...
Martedí 30.08.2005 18:44
"Ieri Berlusconi ha
parlato di questo grande
sacrificio di doversi
presentare alle prossime
elezioni politiche.
Adesso, negli ultimi
mesi di legislatura ci
può essere un
cambiamento: non chiedo
che Follini cambi campo,
ma chiedo che si faccia
chiarezza su temi che
interessano i
cittadini". Lo ha detto
Francesco
Rutelli nel
corso di un dibattito
alla festa dell'Udeur a
Telese Terme
rivolgendosi al leader
dell'Udc, anche lui
presente, sostenendo che
il "malessere dell'Udc è
comprensibile" e
chiedendogli quindi di
fare chiarezza da qui
alle elezioni del 2006.
Il presidente della
Margherita,
Francesco Rutelli,
poi, ha contestato la
proposta di Marco
Follini di cambiare la
legge elettorale.
Il leader dell'Udc,
infatti, ha approfittato
della platea della festa
nazionale dell'Udeur per
lanciare l'appello agli
altri leader centristi
per tornare al sistema
proporzionale.
A stretto giro la
risposta di Rutelli: "Di
questo tema si parla
troppo, ma in Parlamento
non c'è una proposta di
legge depositata su cui
ci sia una convergenza
da questo punto di vista.
Per quanto riguarda il
metodo, poi - ha
sottolineato Rutelli -
non credo sia opportuno
cambiare la legge
elettorale a colpi di
maggioranza e,
soprattutto, negli
ultimi sei mesi della
legislatura, per di più
ben sapendo che una
maggioranza non c'è.
Credo che queste cose
vadano fatte a metà
legislatura e non alla
fine. Mi sembra che su
questa idea stiamo
facendo dell'accademia".
fonte:
www.libero.it
fonte:
http://canali.libero.it/affaritaliani/follinileadershipampiepossibilit%C3%A0.html
Follini: le
alternative a
Berlusconi? ''Mi
pare ci sia un campo
ampio di
possibilità"
Martedí 30.08.2005
18:21
"Se
Marco
Follini
fosse
disponibile
a
spiegare
con
chiarezza
in che
cosa
consisterebbe
questo
grande,
grande
cambiamento
da parte
di chi
ha
governato
il Paese
per
quasi
cinque
anni,
forse
questo
confronto
sarebbe
meno
logorante
e
paradossale".
Lo dice
Sandro
Bondi,
coordinatore
nazionale
di Forza
Italia,
che
aggiunge:
"Se non
si
passerà
in
fretta a
chiarire
il
significato
di
questo
cambio
di passo
da parte
della
maggioranza,
parlando
finalmente
di
contenuti
e di
proposte
concrete,
il
rischio è
che non
si operi
affatto
per la
vittoria
della
CdL
bensì
per il
suo
progressivo
indebolimento". |
''Il tema della
leadership non è
un tabù né un
sacrificio. E'
un clima che
esiste. Se
guardo
dall'altra parte
vedo che di temi
ne esistono due:
quello della
leadership e
quelli del
profilo della
coalizione''.
Così il
segretario dell'Udc
Marco
Follini
ha risposto ai
giornalisti
arrivando nel
parco delle
Terme di Telese.
Ci sono
alternative a
Berlusconi? Ha
chiesto un
cronista. ''Mi
pare ci sia un
campo ampio di
possibilità''.
Follini,
incalzato dai
giornalisti sui
possibili
successori a
Berlusconi, si è
limitato a dire:
"Non voglio
personalizzare
l'argomento, ciò
che conta è
aprire una
prospettiva di
cambiamento. Un
tema che ho
posto per tempo,
che ho posto
pubblicamente e
che credo - ha
concluso - di
aver posto con
garbo e con
convinzione".
Tornando
sull'argomento
del Centro che
ha tenuto banco
durante tuttal'estate,
il leader dell'udc
ha precisato che
"quella
del centro non è
una tentazione
ma una
vocazione,
un'idea
del Paese che da
parte nostra
coltiviamo con
tenacia ed anche
con una certa
coerenza''.
Link:
http://canali.libero.it/affaritaliani/follinileadershipampiepossibilit%C3%A0.html?pg=2
Follini: le
alternative a
Berlusconi? ''Mi
pare ci sia un campo
ampio di
possibilità"
Martedí 30.08.2005
18:21
Intanto, il
ministro per i
Rapporti con il
Parlamento
Carlo
Giovanardi
considera remota
l'ipotesi che l'Udc
possa correre da
sola nel 2006:
''L'ipotesi che
il partito possa
andare alle
prossime
elezioni
politiche fuori
dalla Cdl non
sta
assolutamente in
piedi''.
Per Giovanardi
occorre
ripartire dal
progetto di
partito dei
moderati
immaginato da
Berlusconi e
Casini. ''Nel
mese di giugno -
spiega
l'esponente Udc
- Silvio
Berlusconi e
Pierferdinando
Casini avevano
immaginato
pubblicamente,
oltre che di
verificare se
era possibile un
eventuale cambio
della legge
elettorale, di
ragionare
attorno alla
costituzione di
un partito dei
moderati, di cui
poi a fine
luglio è stata
eletta la
costituente".
Un partito che
si desse delle
regole interne
democratiche e
una selezione
della classe
dirigente dal
basso che
investisse anche
la leadership
dal punto di
vista
democratico. Mi
sembra che tanti
aspetti di
questo progetto
vadano ripresi
ed approfonditi.
Questo può
essere un punto
di incontro
positivo per
arrivare a
presentarsi agli
elettori
compatti e
coesi, ma anche
con elementi di
novità per le
prossime
elezioni
politiche. Si
deve tornare a
lavorare intorno
a questo
progetto,
tenendo conto
che c'è un
Partito
Popolare Europeo
del quale fanno
parte a
Strasburgo sia
Forza Italia che
l'Udc, siedono
nello stesso
gruppo
parlamentare,
hanno gli stessi
ideali di
riferimento''.
''L'ipotesi che
l'Udc possa
andare da sola
alle prossime
elezioni
politiche non
sta
assolutamente in
piedi - prosegue
Giovanardi - i
suggerimenti di
qualche
autorevole
giornalista che
ci invita a fare
harakiri, cioe'
ad
autoeliminarci
dalla scena
politica, non mi
hanno mai
convinto, fin da
quando
Martinazzoli
suicido' la Dc
in questa
maniera, poi ci
hanno riprovato
Andreotti e
D'Antoni con il
risultato
noto''.
''L'alternativa
- conclude
Giovanardi -
non è quella
della resa, ma è
quella di un
confronto serio,
franco e
costruttivo nel
Centrodestra
per arrivare a
concordare le
ragioni del
cambiamento e
per dimostrare
agli elettori
che il centro
destra vuole
concorrere alle
prossime
elezioni per
vincere''.
|