LE NOSTRE
CARROZZE SONO BOLIDI DA FORMULA UNO!
Un gioco per
ragazzi in voga mezzo secolo fa trasformato in
gara agonistica
di Giuseppe Sangiovanni
Cusano Mutri (Benevento)-
Correre velocemente in discesa per le tortuose
ed anguste stradine del paese- con carrozze
dotate di cuscinetti a sfera. E’ stato
il gioco, “lo sport” degli adolescenti per
decenni fino all’avvento delle play station:
divertimento messo in soffitta alla fine degli
anni sessanta. Un gioco semplice, sano, fatto
con pochi mezzi- tornato in voga nel piccolo
centro del sannio beneventano (risparmiato dal
cemento, costruito tutto in pietra e tufo),
abbarbicato con i suoi cinquemila abitanti a
seicento metri di altezza. Una operazione
nostalgica architettata da un gruppo di over 40-
pieni di entusiasmo ed ardenti di amore per la
terra natia: una terra sannita fatta di gente
forte e genuina- orgogliosa di conservare gli
usi, i costumi, le tradizioni e la ricca storia
locale. Per non dimenticare. Per conservare le
proprie radici- rafforzate dall’elemento
indigeno- vivo e vegeto tra la gente, poco
incline alla globalizzazione, che come in ogni
piccola comunità italiana guarda con occhio
clinico “lo straniero metropolitano” che
valica il territorio. Diffidenza e pregiudizio,
ottimi elementi di difesa per il cittadino- per
nulla anacronistici- dato l’impazzare di
truffatori-
POCHI SPICCIOLI
Ma
torniamo all’evento, con una brevissima
cronistoria.
Tutto iniziò quasi come uno scherzo. Per
tornare alla spensieratezza di anni
irripetibili.
Era l’inizio dell’estate 1997, quando ad un
gruppo di amici- rievocando i tempi passati
venne l’idea di trasformare il passatempo di
allora in una vera e propria gara agonistica. Si
riunirono, si dettero da fare, spesero la loro
baldanza giovanile, ma anche i pochi spiccioli
che avevano da parte, affrontarono diffidenze ed
incredulità, freddezze ed assenteismi, decisi a
recuperare quel gioco, quel passatempo ormai in
disuso.
Andò tutto per il meglio.
Furono premiati da applausi e da lodi esterne-
ma anche dalla soddisfazione interna che la
coscienza del bene regala agli uomini di buona
volontà.
E
fu sull’eco del successo della festa, che l’anno
dopo tornarono all’assalto.
Decisi dare soluzione di continuità alla
tradizionale gara- negli anni successivi
organizzata e patrocinata dall’amministrazione
comunale(e provinciale) del verdeggiante paesino
sannita.
“Quest’anno-
spiega
Antonio
Pascale,
35 anni- assessore allo Sport di Cusano Mutri,
deus ex machina dell’evento-
siamo arrivati alla nona edizione del “Gran
Premio Città di Cusano Mutri”. Una
manifestazione che cresce sempre di più: oltre
ottanta gli iscritti alla gara, appena conclusa-
concorrenti arrivati qui da tutta la regione, un
grande successo per la nostra piccola comunità-
rinomata anche per la Sagra dei funghi porcini
che richiama ogni anno migliaia di visitatori”.
ANTENATO DEL GO KART
Circuito cittadino, (come a Montecarlo)- che da
vita all’avvincente gara, tutta in
discesa(durante le prove, concorrenti riportati
alla partenza alla sommità del paese, con il
pulmino-navetta del comune).
Concorrenti che si sono sfidati anche quest’anno
con carruociul (carrozze)- di tutti i tipi,
semplici e tecnologiche(telai coloratissimi e
qualche manubrio)- con piloti di tutte le età,
dai 4 ai 50 anni: carrozze, ingegnoso mezzo di
divertimento, l’antenato del go kart, una
quattro ruote senza motore, costruita con una
semplice tavola di legno- che funge da telaio
sotto cui montano quattro cuscinetti a sfera-
con un sistema frenante rudimentale, e una corda
fissata alle assi anteriori come sterzo.
“Una volta le ruote erano di
legno, altri tempi- non c’erano possibilità per
acquistare cuscinetti a sfera- racconta
Antonio Sorrentino, 43 anni, che ha trasmesso la
febbre da carrozza alla figlia Giusy, 16
anni- biondina tutto pepe con occhi azzurri:
l’unica Schumacher in gonnella in gara.
Passione nel Dna, come per
Giovanni e Gennaro Albano, padre e figlio di 35
e 13 anni- l’anno scorso vincitori nelle
rispettive categorie. Ad assicurarsi la vittoria
in questa edizione, Nando Nappi, 29 anni, che ha
stracciato gli avversari, nonostante una
rovinosa caduta durante le prove.
“ Sin da piccolo mi sono
appassionato a questo “sport”- uno sport che
costa pochissimo- rileva il campione-
basta riciclare una semplice tavola, quattro
cuscinetti e una discesa e il divertimento è
assicurato: in diversi esagerando dicono che
siamo “la formula uno dei poveri”. Io
rettificando dico che noi guidiamo l’antenato
del go kart- un mezzo di locomozione e
divertimento, nato dalla fantasia,
dall’intraprendenza e genialità dei nostri
avi”.
Quella del 2006- per il decennale, sarà una
manifestazione ancora più scoppiettante-
assicura uno degli organizzatori- abbiamo già le
idee chiare- sarà una edizione tutta da vedere”.
Un
evento, quasi unico in Italia che si celebra
nella sana provincia, finito nei giorni scorsi
sul sito di Rainews- con il fotoservizio firmato
dal nostro direttore Rosario Lavorgna.
Fotoservizio a cura di Antonio Giannelli
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