21 agosto 2005
Cusano, gran premio delle carrozze
Giuseppe Sangiovanni

 

 

LE NOSTRE CARROZZE SONO  BOLIDI DA FORMULA UNO!

 

Un gioco per ragazzi in voga mezzo secolo fa  trasformato in gara agonistica

 

 

di Giuseppe Sangiovanni

 

 

Cusano Mutri (Benevento)- Correre velocemente in discesa  per le tortuose ed anguste  stradine del paese- con  carrozze  dotate di cuscinetti a sfera.  E’ stato il gioco, “lo sport” degli adolescenti per decenni fino all’avvento delle play station: divertimento  messo in soffitta alla fine degli anni sessanta. Un gioco semplice, sano, fatto con pochi mezzi- tornato in voga  nel piccolo centro del sannio beneventano (risparmiato dal cemento, costruito tutto  in pietra e tufo), abbarbicato con i suoi cinquemila abitanti a seicento metri di altezza. Una operazione nostalgica architettata da un gruppo di over 40- pieni di entusiasmo ed ardenti di amore per la terra natia: una terra sannita fatta di gente forte e genuina- orgogliosa di conservare gli usi, i costumi, le  tradizioni e la ricca storia locale. Per non dimenticare. Per conservare le proprie radici- rafforzate dall’elemento indigeno- vivo e vegeto tra la gente,  poco incline alla globalizzazione, che come in ogni piccola comunità italiana guarda con occhio clinico   “lo straniero metropolitano” che valica il territorio. Diffidenza e pregiudizio,  ottimi elementi di difesa per il cittadino- per nulla anacronistici- dato l’impazzare di truffatori-  

 

 

POCHI SPICCIOLI

 

Ma torniamo all’evento, con una brevissima  cronistoria.

Tutto iniziò quasi  come uno scherzo. Per tornare alla spensieratezza di anni irripetibili.

 

Era l’inizio dell’estate 1997, quando ad un  gruppo di amici- rievocando i tempi passati venne l’idea di trasformare il passatempo di allora in una vera e propria gara agonistica. Si riunirono, si dettero da fare, spesero la loro baldanza giovanile, ma anche i pochi spiccioli che avevano da parte, affrontarono diffidenze ed incredulità, freddezze ed assenteismi, decisi a recuperare  quel gioco, quel passatempo ormai in disuso.

Andò tutto per il meglio.

 

 Furono premiati da applausi e da lodi esterne- ma anche dalla soddisfazione interna che la coscienza del bene regala agli uomini di buona volontà.

E fu sull’eco del successo della festa, che l’anno dopo tornarono all’assalto.

Decisi dare soluzione di continuità alla tradizionale gara- negli anni successivi organizzata e patrocinata dall’amministrazione comunale(e provinciale) del verdeggiante paesino sannita.

 

 

“Quest’anno- spiega Antonio Pascale, 35 anni- assessore allo Sport di Cusano Mutri, deus ex machina dell’evento- siamo arrivati alla nona edizione del “Gran Premio Città di Cusano Mutri”. Una manifestazione che cresce sempre di più: oltre ottanta gli iscritti alla gara, appena conclusa- concorrenti arrivati qui da tutta la regione, un grande successo per la nostra piccola comunità- rinomata anche per la Sagra dei funghi porcini che richiama ogni anno migliaia di visitatori”.

ANTENATO DEL GO KART

 

 

 

Circuito cittadino, (come a Montecarlo)- che da vita all’avvincente gara, tutta in discesa(durante le prove, concorrenti riportati alla partenza alla sommità del paese, con il pulmino-navetta del comune).

 

 

 

Concorrenti che si  sono sfidati anche quest’anno con carruociul (carrozze)- di tutti i tipi, semplici e tecnologiche(telai coloratissimi e qualche manubrio)- con piloti di tutte le età, dai 4 ai 50 anni: carrozze, ingegnoso mezzo di divertimento, l’antenato del go kart, una quattro ruote senza motore, costruita con una semplice tavola di legno- che funge da telaio sotto cui montano  quattro cuscinetti a sfera- con un sistema frenante rudimentale, e una corda fissata alle assi anteriori come sterzo.

 

 

 

 

“Una volta le ruote  erano di legno, altri tempi- non c’erano possibilità per acquistare cuscinetti a sfera-  racconta Antonio Sorrentino, 43 anni, che ha trasmesso la febbre da carrozza alla figlia Giusy, 16 anni-  biondina tutto pepe  con  occhi azzurri:  l’unica Schumacher in gonnella in gara.

Passione nel Dna, come per Giovanni e Gennaro Albano, padre e figlio di 35  e 13 anni- l’anno scorso vincitori nelle rispettive categorie. Ad assicurarsi la vittoria in questa edizione, Nando Nappi, 29 anni, che ha stracciato gli avversari, nonostante una rovinosa caduta durante le prove.

 

 

 

 

 

“ Sin da piccolo mi sono appassionato a questo “sport”- uno sport che costa pochissimo- rileva il campione- basta riciclare una semplice tavola, quattro cuscinetti e una discesa e il divertimento è assicurato: in diversi esagerando dicono che siamo  “la formula uno dei poveri”. Io rettificando dico  che noi guidiamo l’antenato del go kart- un mezzo di locomozione e divertimento, nato dalla fantasia, dall’intraprendenza  e genialità dei nostri avi”.

 

Quella del 2006- per il decennale, sarà una manifestazione ancora più scoppiettante- assicura uno degli organizzatori- abbiamo già le idee chiare- sarà una edizione tutta da vedere”.

 

Un evento, quasi unico in Italia che si celebra nella sana provincia, finito nei giorni scorsi sul sito di Rainews- con il fotoservizio firmato dal nostro direttore Rosario Lavorgna.

Fotoservizio a cura  di Antonio Giannelli

 

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