13 febbraio 2005
Aria di tempesta sul Parco del Grassano
da Il Sannio Quotidiano - 12-02-2005

 

 

San Salvatore Telesino - Duro e polemico documento congiunto dei due gruppi di minoranza consiliare

Nel mirino la mancata acquisizione di due particelle di terreno divenute di proprietà demaniale

di Vincenzo Palmieri

Sul Parco Turistico del Rio Grassano soffia aria di tempesta. La suggestiva ed affascinante area verde, che da circa tre anni è rimasta chiusa al pubblico, è stata al centro di una animata assise civica svoltasi qualche giorno fa presso la casa comunale di Via Gioia e convocata su esplicita richiesta dei due gruppi di minoranza, «Un Nuovo giorno per San Salvatore» e «Nuovi Orizzonti», che «preoccupati per lo stato di abbandono e per l’incuria a cui è sottoposta l’intera area» avevano chiesto la convocazione del Consiglio per discutere sulle problematiche riguardanti il Parco e per individuare le possibili soluzioni.

Una seduta che non ha affatto soddisfatto i due gruppi di minoranza che a distanza di qualche giorno sono ritornati sulla questione sottoscrivendo un duro e polemico documento congiunto. «Come tutti i nostri concittadini sanno - si legge nel documento -, le fonti del Grassano sono da tempo interdette alla frequentazione pubblica poiché l’area, completamente recintata, ha i cancelli permanentemente chiusi da quasi tre anni.

Come è possibile che un bene prezioso come il Grassano, un’area naturalistica di rara bellezza, un’oasi amena ed incantevole debba essere preclusa alla frequentazione dei cittadini e, in primo luogo, dei sansalvatoresi che ne sono i legittimi proprietari?» Partendo da questo eloquente interrogativo i consiglieri di minoranza hanno illustrato un po’ quella che è stata la storia recente del Parco del Grassano. «La vicenda del parco del Grassano - hanno continuato - risale diversi anni orsono. In tutto questo tempo sono stati spesi diversi milioni di euro (da una stima approssimativa si ricava che l’area del Parco ha assorbito finora quasi 9 milioni di euro, cioè circa venti miliardi delle vecchie lire!!!).

Qual è il risultato di questa politica? E’ mai possibile che tutto debba rimanere nell’incuria e nell’abbandono? Sulla vicenda del Grassano l’Amministrazione comunale di San Salvatore Telesino accusa ritardi ed inettitudini difficilmente raggiungibili. Per tale motivo i gruppi consiliari di minoranza hanno chiesto l’urgente istituzione di una commissione consiliare di studio e di approfondimento per analizzare la possibilità di una rapida riapertura del Parco del Grassano. Durante la seduta consiliare la maggioranza si è opposta alla costituzione di tale commissione. Forse perché teme di essere controllata». Poi, i due gruppi di opposizione hanno ‘calato’ sul tavolo delle accuse un ulteriore elemento: la mancata acquisizione da parte dell’amministrazione di due particelle di terreno divenute definitivamente di proprietà demaniale.

«La negligenza e l’incapacità politica della maggioranza consiliare - hanno evidenziato le minoranze - ha consentito che due particelle di terreno di proprietà demaniale, insistenti nell’area del parco del Grassano, e che potevano essere acquisite al patrimonio comunale in virtù di una normativa regionale, sono diventate definitivamente di proprietà dello Stato perché sono scaduti i termini previsti dalla legge per poter riscattare tali superfici. A tale proposito, durante la seduta consiliare del 4 febbraio scorso, i consiglieri di minoranza hanno posto agli assessori competenti alcune domande che, tuttavia sono rimaste senza risposta perché i diretti responsabili hanno dichiarato di non essere al corrente delle questioni sollevate.

Foto di Giuseppe Grimaldi

Queste stesse domande le portiamo a conoscenza dei cittadini di San Salvatore affinché giudichino il comportamento della maggioranza. Abbiamo inutilmente chiesto di sapere: se è vero che nel Parco del Grassano insistono due particelle di terreno costituite dall’alveo del torrente Grassano che sono di proprietà del demanio; se è vero che su tali particelle è stata avanzata richiesta di concessione da parte della Società Sporting Grassano; se è vero che di tale richiesta l’Agenzia del Demanio ha informato il Comune di San Salvatore chiedendo di conoscere se i terreni in questione fossero sottoposti a vincoli; se è vero che l’Amministrazione non ha mai risposto a tale informativa; se è vero che, in seguito a ciò, il Settore Provinciale del Genio Civile ha concesso le aree in questione alla Società Sporting Grassano; se è vero che l’Amministrazione ha ricevuto comunicazione da parte della Agenzia del Demanio dell’avvenuta pubblicazione sulla G.U. della legge 212 dell’11-08-03 recante: «disposizioni in materia di alienazione di aree appartenenti al patrimonio ed al demanio dello Stato»; se è vero che tale decreto, disponeva che le aree di proprietà del demanio potevano essere acquisite al patrimonio comunale purché ne avesse fatto richiesta entro 180 giorni dalla data di pubblicazione del decreto; se è vero che l’Amministrazione non ha aderito alla richiesta di acquisizione di tali aree; se è vero che, essendo scaduti i termini, le particelle in questione e tutte le strutture insistenti su di esse, sono state definitivamente acquisite dallo Stato a titolo gratuito».

Una serie di interrogativi a quanto pare rimasti senza risposta. «I gruppi di minoranza congiunti - continua il documento - sono convinti che per la sciatteria, la negligenza e la superficialità dell’amministrazione sono state sottratte al patrimonio comunale due aree di terreno insistenti al centro del Parco del Grassano, in prossimità delle sue sorgenti e delle dimensioni complessive di 8.290 mq. I cittadini - concludono le minoranza - possono giudicare se tale comportamento è rispettoso degli interessi della comunità sansalvatorese!».

 

 

 

     

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