23 aprile 2005
CE, grande teatro con Mario Scaccia
Giuseppe Sangiovanni

 

 

In scena  “La Mandragola” di  Macchiavelli

CASERTA

CON MARIO SCACCIA  GRANDE TEATRO AL COMUNALE

di Eva Giaquinto  &  Giuseppe Sangiovanni

Ultimo appuntamento per gli abbonati  della stagione teatrale Città di Caserta, 2004-05. In  scena Mario Scaccia, interprete e regista de “La Mandragola”, opera grande di Niccolò Macchiavelli, con le scene di Augusto Sciacca, i costumi di Antonella Piccolo, e le musiche di Federico Sonetti Amendola.

Nata come satira tragica e crudele della corruzione e della miseria dell’uomo, che non disdegna di abbassarsi ai più meschini inganni pur di raggiungere i suoi scopi. Riproposta e interpretata da un grande Mario Scaccia che con la sua regia riesce a divertire e contemporaneamente ad emozionare, mettendo in scena in chiave burlesca la “saga della stupidità”. Eccellenti le interpretazioni del cast, dal divertente Carlo Greco(messer Nicia), all’intrigante Claudia Carlone(Lucrezia);

Linguaggio chiaro, trasparente: una lingua  parlata con le scansioni dell’animo, non codificata- suggerita nel momento stesso in cui i suoi personaggi vivono i “sentimenti”. Alta l’attenzione del pubblico che segue  le performance dell’intero cast diretto da Scaccia, un vero “animale” da palcoscenico, capace di incantare il pubblico, senza parlare, con una mimica ineguagliabile: artista straordinario dotato di grande carisma.

Semplici le scenografie, belli i costumi che hanno dato vita ad una rappresentazione schietta ed efficace. Un particolare apprezzamento va alle musiche, melodie incantate che con le loro suggestioni hanno contribuito non poco al fascino della messa in scena.

Le virtù della splendida Lucrezia, consorte di Nicia seducono Callimaco- che con l’aiuto di Ligurio si presenta come dottore: e suggerisce una miscela magica da far bere “all’amata” Lucrezia.

Pozione che darà vita e morte: fertilità per Lucrezia e morte per il giovane costretto ad unirsi a lei, prima del “becco” Nicia.

Lo spettacolo replicato fino a domenica, 24 aprile.

Soddisfatto per il buon andamento della seguita ed apprezzata stagione teatrale,  il maestro Nunzio Areni, direttore artistico del teatro comunale di via Mazzini- che ha ospitato per l’ultima rappresentazione il mostro sacro Scaccia, l’unico in Italia a rappresentare Bellow, tra i primi a fare Ionesco. Unico neo, troppe  poltrone verde bottiglia  vuote per i grandi classici. Caserta e i casertani vogliono ridere, il teatro classico è ancora poco amato.

 

 

 

 

     

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