“PIANETA
COSTUME”
Un mix di ironia,
goliardia e puro divertimento.
Orgogliosi di
esserlo, hanno sfilato in processione cantando
l’inno accompagnati dalla banda musicale.
Tra i vip con i
“pesi sulla testa”: il sindaco, il farmacista e
medico del paese(noto cardiologo)
RUVIANO, CORNUTI E CONTENTI !
Riuniti in associazione nel paesino casertano
sono scesi in piazza come ogni anno per mostrare
il prodotto tipico del posto: le corna
Ruviano(Caserta)-
Ruviano, il paese dei cornuti. Una leggenda,
divenuta “realtà”, alla fine degli anni
settanta, quando alcuni giovani pieni di
entusiasmo ed ardenti d’amore per la terra
natia, vollero dare seguito alla leggenda,
tramandata da secoli di generazione, in
generazione. Per diventare cornuti doc!
Una presa di coscienza sulla necessità di
difendere il “marchio”- in via d’estinzione. Per
non dimenticare il curioso e bizzarro rito,
verosimilmente già presente in era pagana, nel
minuscolo paesino della provincia di Caserta:
interrotto negli anni anche per lunghi periodi,
e di tanto in tanto ripreso - che ormai da un
quarto di secolo (XXVI edizione) - si celebra
puntualmente ogni anno.
Tutto iniziò come uno scherzo. Il cupo mese di
novembre. Si riunirono, si dettero da fare,
spesero la loro baldanza giovanile, ma anche i
pochi spiccioli che avevano da parte,
affrontarono diffidenze ed incredulità,
freddezze ed assenteismi, decisi a celebrare la
Festa dei Cornuti – collocata l’undici novembre,
in onore di S.Martino, noto protettore dei
portatori d’aculei.
Andò tutto per il meglio. Sfilando
coraggiosamente in processione per le strade del
paese, con mastodontiche corna sulla testa, in
una sorta di “autoflagellazione collettiva”.
Furono premiati da applausi e da lodi esterne-
ma anche dalla soddisfazione interna che la
coscienza del bene regala agli uomini di buona
volontà.
E
fu sull’eco del successo della festa, che l’anno
dopo i cornuti organizzati, diventati per
l’occasione una ventina, tornarono all’assalto.
Decisi a dare soluzione di continuità alla
tradizionale festa. La fine dell’estate di
quell’anno fu il preludio alla nascita di
un’associazione. L’ACR: Associazione Cornuti
Ruvianesi. Sodalizio presieduto da Franco
Nicolella- che conta centinaia di soci anche
oltre oceano.
“E’ un momento di allegoria, ironia,
spensieratezza e puro divertimento- racconta-il
presidente Nicolella. La nostra associazione-
dice sorridendo- è nata con lo scopo di far
valere i propri diritti, per alleviare le
sofferenze delle persone colpite dalla sindrome
dei bernoccoli, per aiutarle in modo corretto
sul piano neuro-riabilitativo, tramite un sereno
confronto con le altre vittime”.
Associazione cresciuta negli anni, per l’arrivo
di nuovi adepti, ogni anno in fila chi per
cominciare il noviziato, chi per ricevere il
“battesimo” e la conseguente patente di becco.
GRANDE IRONIA
Cornuto è bello. I duemila abitanti del paesino
casertano sono orgogliosi di esserlo- e l’undici
novembre di ogni anno si ritrovano, provenienti
dall’intera penisola (qualcuno anche
dall’America) - per festeggiare il loro patrono,
sfilando in processione, con gioia e “speranza”-
con tanto di stendardo, santo, monaco,
chierichetto e presidente – tutti in costume
tipico, accompagnati dalla banda per cantare il
caratteristico inno dei cornuti: processione che
si conclude l’incendio del fantoccio di pezza,
naturalmente munito di grossi aculei. Uniti
dalle armi portate sulla testa, “mimetizzati”
per gioco- con buona dose d’ironia. “Terapia”
per allontanare lo spettro di “pesi” veri sulla
fronte- per dribblare ed esorcizzare
l’incombente pericolo: l’anamnesi di qualche
“antropologo”del luogo.
In
passerella becchi di tutti i tipi- con corna
lunghissime, personalizzate, tecnologiche.
LA
PROCESSIONE
Goliardia, ironia, folklore- per valorizzare il
“prodotto tipico ruvianese. Le corna
Processione, inno, battesimo nuovi adepti,
discorso del Presidente dell’Associazione, che
ha elencato le dieci buone regole del cornuto
doc.
Entusiasta il sindaco Giovanni Cusano che ha
ostentato come sempre corna municipali
intrecciate dal tricolore. Oltre al primo
cittadino spiccavano le presenze del farmacista
e del medico del paese(noto cardiologo)- che con
grande spirito hanno partecipato(con il peso in
testa) alla rituale sfilata. Dopo il rituale
falò, in piazza Grande, la serata è
proseguita nel rispetto di una storica
tradizione ruvianese, con l’omaggio a tutti i
visitatori di ottima pasta e fagioli “alla
raianese” ed eccellente vino locale. Dopo di
che, salutati gli ospiti dando appuntamento a
tutti per il prossimo anno, i “Cornuti”, sindaco
in testa, si sono trasferiti presso un noto
ristorante per la tradizionale cena sociale,
abbondante come l’ottimo vino tracannato senza
risparmio. Per non dimenticare.
Presenti numerosi giornalisti, fotografi ed
emittenti televisive per registrare l’evento.
Suggestivo il momento in cui un novizio
d’eccezione, il professore Giulio Orsi, 71 anni,
personaggio eclettico dotato di non comune
cultura, storico, poeta e scrittore, ha fatto
richiesta di ammissione tra i veterani dopo ben
nove anni di noviziato, giusto regolamento,
ammettendo di essere stato sempre orgoglioso
delle corna e adducendo varie testimonianze ed
in particolare quella della brillante fotografa
Raffaella Minucci, che infrangendo le
regole(sono ammessi esclusivamente i maschi)- ha
chiesto di iscriversi all’associazione- ambito
noviziato della durata di nove anni prima di
essere ammessa a sua volta al sodalizio- che
difficilmente esaudirà la richiesta della
giovane. Un evento che contagia, infatti, la
passione per le corna, che ha richiamato in
Ruviano tantissimi spettatori anche da fuori
Regione, attenti a seguire le varie fasi della
manifestazione, iniziata con la processione e
conclusa con l’incendio del fantoccio e il
contemporaneo sparo di fuochi pirotecnici.
Per finire, tutti cornuti e contenti al
ristorante, per una cena esclusiva.
L’ingresso riservato solo a persone con carico
pendente sulla testa, previa esibizione
certificato- cornuto-doc, “attestato
precedentemente dalle divertite consorti”.
Rimaste a casa a “produrre” il prodotto tipico
locale!
Ruviano, patria dei cornuti.
A
quando la festa nazionale?
Festa terapizzante per milioni d’italiani spesso
alle prese con il fastidiosissimo peso sulla
testa: un buon metodo per alleviare il doloroso
carico pendente!
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