Un
freelance caiatino intervisterà per un noto
settimanale Ettore Pommella
LA
STAMPA NAZIONALE SI OCCUPA DEL “MENNEA”
CASERTANO
Lo
scorso mese era approdato a Piazza Grande,
trasmissione cult in onda su Raidue, condotta da
Giancarlo Magalli. Aveva raccontato
l’incredibile esperienza vissuta a causa di una
malattia scoperta per caso. Una storia bella e
commovente, con protagonista Ettore Pommella-
scovata e proposta a Mammarai dal giornalista
freelance Giuseppe Sangiovanni, con la preziosa
collaborazione di Mina Traversa (nella foto con
Pommella negli studi Rai di Via Teulada).
L’ennesima storia casertana sbarcata in Rai, che
nei prossimi giorni sarà raccontata sulle pagine
di un noto settimanale nazionale- dallo stesso
freelance caiatino corrispondente del giornale
meneghino. Una storia a lieto fine- quella di
Ettore Pommella, 44 primavere, un uomo amante
dello sport, caduto in disgrazia, rialzatosi e
riscattatosi alla grande- tornando a fare sport,
detronizzando avversari e record mondiali, alle
olimpiadi per trapiantati organizzate ogni due
anni in Europa e oltreoceano.
Un
lungo e doloroso calvario, il suo, dovuto alla
grave malattia, poi il trapianto del fegato, e
infine la vittoria della vita, sulle piste di
atletiche di mezzo mondo e sui campi di calcio:
il tutto ottenuto con la grande voglia di vivere
e la determinante forza di volontà. Tante
vittorie e record del mondo, ottenuti non dietro
casa, ma alle olimpiadi.
La
sua triste storia ha inizio nel lontano 1978,
Ettore ha diciotto anni, con lo sport in genere
nel suo dna: il calcio per lui è tutto, è
titolare inamovibile in una squadra di
semiprofessionisti, vanta pure diverse presenza
nella nazionale dilettanti. In tanti per lui
intravedono una luminosa carriera di calciatore,
lui stesso è convinto dei suoi mezzi, davvero
eccezionali. Ma un crudele destino aspetta al
varco Ettore, nel giro di pochi giorni, addio
sogni- dopo l’infausta diagnosi di epatite
virale delta positiva, diventata cronica,
contratta verosimilmente nello stesso ambiente
sportivo da lui frequentato.
Da
un momento all’altro, dagli altari della gloria
s’infila in un tunnel senza uscite. Inizia così
il suo calvario, con la malattia che mina sempre
di più il prestante fisico. E’ costretto ad
abbandonare l’attività sportiva. Tredici
lunghissimi anni di sofferenze. Poi il trapianto
di fegato in Francia e la miracolosa ripresa, a
seguire diverse medaglie d’oro e record del
mondo stabiliti alle Olimpiadi. Nel luglio
prossimo sarà in Canada per partecipare alla
quarta olimpiade, un record invidiabile e
inattaccabile.
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