21 dicembre 2005
Nelle aule al freddo e con l’ombrello!
Giuseppe Sangiovanni

 

 

Servizi igienici inutilizzabili per i continui stop dell’erogazione idrica

 

Studenti  degli istituti superiori  in  piazza per manifestare

VOGLIAMO UNA SCUOLA DECENTE

 

Stufi di convivere in edifici con gravi problemi di vivibilità:  strutture indecenti e fatiscenti-prive delle più elementari norme di sicurezza e salvaguardia per la salute.

 

Caiazzo(Caserta)-  Oltre trecento studenti che frequentano gli istituti superiori caiatini-Liceo Scientifico Nicola Covelli e Tecnico per Geometri, raggruppati nell’ISISS, hanno manifestato per le strade cittadine- creando qualche difficoltà al traffico cittadino-che senza la presenza delle forze dell’ordine, era destinato ad essere paralizzato dai giovani dimostranti. Studenti esasperati, costretti a fare lezione in edifici disastrati, che cadono a pezzi, in barba alla minima norma sulla sicurezza e salvaguardia della salute: in aule con impianti di riscaldamento perennemente in tilt, servizi igienici da terzo mondo, con continui stop dell’erogazione idrica- che paradossalmente arriva dall’alto e sulle teste degli studenti- costretti molto spesso a “navigare” tra i banchi, per le abbondanti infiltrazioni di acqua piovana provenienti da solai di copertura degli edifici non impermealizzati- che continuano a danneggiare seriamente gli stessi- compromettendo la salute di studenti e degli addetti ai lavori. Tanto è che vi sono gravi pericoli di caduta di calcinacci, di corti circuiti(avendo le infiltrazioni interessato anche l’impianto elettrico delle aule e corridoi: muffe e umidità che attentano pesantemente la salute di studenti, professori e operatori scolastici.

 

 

 

 

 

“Basta con questa situazione vergognosa- urla al megafono uno dei rappresentanti degli studenti- siamo esseri umani, non bestie- è da terzo mondo aprire l’ombrello in aula per ripararsi dall’acqua proveniente dal soffitto: siamo costretti a studiare in condizioni allucinanti- in ambienti indecenti,  aule malsane, fredde, con finestre che liberano spifferi da ogni lato, con pochi e inutilizzabili servizi igienici”. Studenti tra l’altro costretti a fare educazione fisica per strada- per la mancanza di una vera palestra.

 

 

 

 

Edifici(uno costruito oltre mezzo secolo fa- oltre cento l’altro)-  che in caso di scosse telluriche(San Giuliano di Puglia non ha insegnato nulla)- crollerebbero pregiudicando la minima possibilità di salvezza agli occupanti – che al momento non troverebbero alcuna uscita di sicurezza.

 

Ambienti che ospitano centinaia e centinaia di studenti- che potrebbero ospitarne meno di cento. Nel mirino di alcuni genitori l’acquisizione del certificato di idoneità statica, prevenzione incendi, l’agibilità igienico-sanitaria, il collaudo elettrico, quello termico- che secondo i richiedenti potrebbero essere stati taroccati o del tutto inesistenti.

 

 

 

 

Ma la giaculatoria delle inefficienze potrebbe durare a lungo: barriere architettoniche, rampe di scale ripidissime, gradini non uniformi e antiscivolo, porte di emergenza inesistenti, nessuna segnaletica che indichi la via di uscita in caso di emergenza.

 

 

 

Una delegazione di studenti-dopo aver manifestato per le vie cittadine- si è recata dal sindaco, Stefano Giaquinto-per rappresentare i problemi strutturali dei due edifici. “Mi adopererò per trovare delle soluzioni-farò leva sul presidente della Provincia- ha ribadito il sindaco Giaquinto- sebbene non rientri nelle mie competenze-impossibilitato  ad intervenire direttamente-essendo la competenza comunale limitata alle scuole dell’obbligo e non a quelle superiori”.

 

 

 

 

 

Il comprensibile malcontento- si è così trasformato in compiacimento(per le rassicuranti parole del primo cittadino)- per la delegazione che ha lasciato visibilmente soddisfatta la casa comunale: studenti intenzionati a scendere nuovamente in piazza, se non si troveranno adeguate soluzioni.

 

Giuseppe Sangiovanni

 

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