27 dicembre 2005
Vaccheria, in 50mila al presepe vivente
Giuseppe Sangiovanni

 

 

Circa cinquantamila persone hanno visitato la rappresentazione sacra

 

 VACCHERIA:  PRESEPE VIVENTE DEL ‘700 NAPOLETANO,

UNA VERA OPERA D’ARTE

 

 Trecento  figuranti per la messa in scena dello spettacolare evento

 

 

Vaccheria (Caserta)- Due chilometri di percorso, trecento figuranti, zampognari e musicisti- fatti di carne e ossa. Un percorso suggestivo, naturale-composto di oltre cinquanta settori –con attente ricostruzioni storiche, antichi mestieri, musiche ed animazioni. Un’atmosfera magica, incantevole- un evento natalizio spettacolare con l’intero paesino casertano immerso nelle atmosfere del ‘700 napoletano. E’ la rappresentazione del Presepe Vivente- giunta quest’anno alla nona edizione- che ha richiamato quest’anno oltre cinquantamila visitatori- giunti nell’amena frazione casertana dall’intero centro sud. Grandi numeri per un grande e spettacolare presepe vivente- organizzato dalla locale Pro Loco.

Una manifestazione- che richiede grande impegno: kermesse  coinvolgente pianificata nel corso dell’anno- che vede impegnate alla fine dell’estate(comincia l’allestimento)- circa cinquanta persone-coordinate da Giovanni Marino.

Nello stesso periodo le sarte guidate da Anna Bottone- si incaricano di prendere le misure dei figuranti e di disegnare modelli che richiamano l’epoca del ‘700:  per erigere le strutture e le capanne in pietra viva e legno- si attivano dieci maestranze che poi ospiteranno gli oltre trecento figuranti in costume tipico- ad esercitare i tipici mestieri- come il boscaiolo, il fabbro, l’oste, l’arrotino, il pecoraio ecc.

All’osteria si mangia, si beve e si canta. Nelle botteghe: prosciutti, soppressate, provole, caciotte, pesce- frutta, verdure di stagione tutto rigorosamente vero- come il bambinello.

Oltre al bue e l’asinello, maiali, cinghiali, pavoni, oche, agnelli, pecore, capre,  galline- si aggirano nel presepe- struzzi, lama e cavalli. “Tutto è cominciato- nove anni fa- spiega Giovanni Marino- deus ex machina della importante kermesse- quando pensammo di aggregare intorno alla manifestazione della nascita di Gesù  e dell’adorazione dei pastori e dei re magi, chiunque desiderava lasciarsi coinvolgere dalle suggestive atmosfere della natività- unendo alla sua vocazione mistica-sociale un appropriato senso artistico-culturale. Manifestazione cresciuta di anno in anno- fino a raggiungere l’affluenza record negli ultimi anni- figlia del grande impegno, dedizione e amore che tutta il paese offre gratis et amore dei”.

Entusiasmo e passione che anziché scemare- sono  aumentati col passare del tempo- che hanno permesso di dare vita ad una grande opera d’arte, da Guinness dei primati- per i numeri che riesce a sfornare.

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