Paradosso inquietante di un quotidiano “locale”
DENUNCIA E
PUBLICIZZA IL SESSO A PAGAMENTO ALL’OMBRA DELLA
REGGIA
Annunci espliciti, che lasciano poco
all’immaginazione. Per gli inesperti del codice
penale l’ombra del reato di favoreggiamento
della prostituzione
Caserta-
“Donne senza lavoro nelle reti delle squillo”,
il titolo di un articolo pubblicato da un
quotidiano “locale”- che definisce spazzatura
chi gli ha “rubato” settemila lettori negli
ultimi dieci anni.
Un
clamoroso autogol del giornale(in vendita anche
a Benevento, Avellino, Napoli e Salerno),
distante anni luce da storie di disagio, che
predilige celebrare coppie vip della provincia
casertana: pubblicizzando senza troppi fronzoli
l’amore a pagamento, all’ombra della reggia e
non solo.
Un
titolo apparentemente comune- che diventa
scandaloso, sfogliando lo stesso giornale, fino
a pagina 42.
Taglio basso, nella voce Varie: A.A.A.(Caserta)
Accompagnatrice 339/72…… Nulla di male. Un
semplice annuncio. “Tutto da provare….noi nulla
ne sappiamo” direbbero i moralisti pagati dai
fratelli Kalta. Senza grandi sforzi, senza fare
telefonate per riscontrare la notizia che sa di
giro di squillo: il mistero si svela da solo.
Andando avanti di qualche annuncio: “ AAA.
Salerno centro, bellezza mozzafiato modella
offresi distinti no perditempo”. E poi ancora:
“ Bambolina Peroni, completissima, fondoschiena
disponibilissimo, 7a misura, chiamatemi sarò…”.
Insomma messaggi sempre più espliciti, per
arrivare a: “ offresi mora mediterranea 42
taglia 4a seno bocca dolce tutta peperina”. Gli
scettici agenti pubblicitari con tutto
l’ambaradan del giornale, a questo punto, sono
ancora convinti che a proporsi sia solo una
bella hostess, in cerca di lavoro? Ma la bocca
dolce e il seno abbondante cosa ci azzeccano
direbbe Di Pietro!
Annunci a luci rosse che non lasciano nulla
all’immaginazione
Vicenda che potrebbe essere liquidata dagli
inesperti del codice penale- con un lapidario: “
favoreggiamento della prostituzione”.
A
commettere il presunto reato, il giornale
“confezionato” a Caserta, venduto sottocosto-
uno sconto promozionale varato per pochi mesi
ma applicato da oltre tre anni(merito del
giornalismo spazzatura che ha disintegrato il
monopolio del giornale con
giornalisti(casertani) in cravatta- che arrivano
sulla notizia due giorni dopo. – che fanno
rivoltare nella tomba la compianta Matildao.
Nel catenaccio dell’articolo pubblicato, le
squillo di lusso, per l’articolista diventano
tante S. Maria Goretti, tutte in odore di
santità, attanagliate da disperazione e
ristrettezze economiche: costrette a farlo e che
intascano da 130 a 200 euro, per pochi minuti
d’amore(tariffe da medico specialista in
carriera).
Altro che esercito di morte di fame, donne
disperate che pagano, 70 euro ad inserzione, per
un minuscolo spot, centoquarantamila circa
vecchio conio. Lo riporta l’articolista, dello
stesso giornale che incassa il budget
pubblicitario, “tramite una società esterna”! Un
quadro davvero inquietante.
Homo, homini lupus ! Non è bello “esserlo”. C’è
da augurarsi che la morale sia compresa dagli
“scienziati” della comunicazione a servizio del
foglio casertano(tutti Montanelli in carriera)-
che scrivono articoli con il burqa, che
difficilmente riusciranno a togliere! Che non
parlano di cementifici e cave, di storie di
disagio e vivibilità. Che non vedono e non
sentono. Che “denunciano” il sesso a
pagamento- forse alimentandolo quotidianamente
con annunci hard- dalle stesse colonne.
Nei mesi scorsi la Squadra Mobile di Roma – ha
vagliato attentamente annunci (del tipo sopra
descritto)- e dopo indagini mirate ha sgominato
la banda che controllava una vera e propria
multinazionale del sesso: prostitute che
ricevevano facoltosi professionisti in discreti
e raffinati appartamenti(romani)- esigendo in
cambio di un poco di piacere tariffe a tre cifre
prima della virgola- in appartamenti dei
quartieri Parioli, San Giovanni, Tiburtina e
Centocelle. Sarebbe auspicabile un risultato
bis- dalle parti campane. Sogno proibito del
romantico cronista, puro immaginario? Basta
una telefonata. Per saperne di più.
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