4 ottobre 2005
Suor Gilda Gaudio, 50 anni di unione con Dio
Giuseppe Sangiovanni

 

 

UN PEZZO DI STORIA DELLE MAESTRE PIE VENERINI

L’intera comunità ha partecipato all’emozionante funzione celebrata dal vescovo Pietro Farina in onore della veterana delle Maestre Pie Venerini
SUOR GILDA GAUDIO, 50 ANNI DI UNIONE CON DIO


Un videoclip e una mostra fotografica per ripercorrere le tappe della sua vita


di Giuseppe Sangiovanni

 


 



Mezzo secolo di unione e al servizio di Dio e della gente. Un traguardo importante ed emozionante per tutti. Per la comunità caiatina accorsa in massa alla toccante funzione liturgica celebrata dal vescovo di Alife-Caiazzo, S.E. mons. Pietro Farina. Un giorno indimenticabile per lei, Suor Gilda Gaudio, una vita dedicata al prossimo. Al grande evento - ha partecipato tutta la comunità caiatina. Deus ex machina impeccabile, la madre superiora, Suor Marina Sperati- delle Maestre Pie Venerini (che operano nella frazione San Giovanni e Paolo da oltre 60 anni)-dotata di eccezionali capacità organizzative- ampiamente dimostrate a meno di un anno dal suo arrivo nella piccola comunità caiatina: che ha curato nei minimi dettagli la festa dedicata all’amatissima Suor Gilda.


Queste le tappe più importanti della luminosa messaggera dell’amore di Dio. Nata ad Alvignanello, minuscolo paesino casertano- il quindici settembre 1920. Dall’adolescenza l’amore per le anime entrò nel suo cuore.

 

 

 

 

 

 

 

 
FOLGORAZIONE CON LA NOVENA
La folgorazione per il Signore, al suo primo arrivo a San Giovanni e Paolo, in occasione della Novena alla Festa della Madonna del Rosario(fine settembre- prima domenica di ottobre 1952). In quei giorni la sete di Gesù per amore e per le anime s’impossessò del suo cuore, e il desiderio ardente di saziare la Sua sete, divenne il cardine della sua esistenza.


Vocazione rafforzata con l’ingresso nell’Istituto Maestre Pie Venerini, datato 1953. Il noviziato a Roma, dal 4 al 15 settembre. La tanto attesa Vestizione e Consacrazione, a Galloro, in provincia di Roma, il 12 settembre 1955.
Nel 1955 si trasferisce a Pesaro - e si occupa per due anni della scuola materna. Dal 1957 al 1959, torna nella capitale per terminare gli studi- culminati con il tirocinio a Tolentino, in provincia di Macerata.
Nel settembre del 1959 arriva nella Scuola Materna di San Giovanni e Paolo- restandovi per ben quindici anni- per poi spostarsi a Corchiano in provincia di Viterbo(1974- 1985)-dove si occuperà di scuola materna, op. suono, Schola Cantorum e catechismo.


Nel 1986 si trasferisce ad Oriolo Romano, l’anno successivo a Poggio Mirteto(Rieti)- dove resterà fino al 1992- per poi tornare nuovamente nel settembre dello stesso anno a San Giovanni e Paolo- dove permane ininterrottamente. Il 4 settembre di quest’anno, festeggia alla Casa Madre, con le altre consorelle le nozze d’oro con il Signore.


Il 25 settembre 2005, la grande festa organizzata(repetita juvant)- in modo esemplare- dalla superiora, Suor Marina Sperati, coadiuvata dalle consorelle, Suor Anna Salvato, Suor Raffaella Fasulo, dal parroco, Don Armando Visone, dal gruppo di giovani del rinato e “rigoglioso” oratorio- dalla gente del luogo, coinvolta e partecipante ad un evento che resterà nella memoria della gente- che ha dimostrato grande impegno, attaccamento e generosità-in occasione dei festeggiamenti.

 

 

 

 

 


EVENTO IRRIPETIBILE
Una chiesa stracolma(tantissimi hanno seguito dall’esterno)- per la funzione religiosa celebrata dal vescovo Farina(onnipresente nella frazione)- che con parole semplici ha delineato la grande figura di Suor Gilda Gaudio, una vita spesa al servizio di Dio. Difficile rimanere insensibili di fronte ad un evento del genere: Evento - che ha “surclassato”(senza voler fare classifiche)- emotivamente le cerimonie(matrimoni, anniversari, ricorrenze) degli ultimi quarant’anni. “Un modello vincente” di evangelizzazione, per catturare pecorelle smarrite. Pecorelle sedotte dalla televisione, dal mondo dello spettacolo.


A ricordare il cammino vocazionale della festeggiata, un delizioso videoclip-con commento musicale eccellente- montato da Fortunato Califano-. Altrettanto interessante la mostra fotografica(riproposta domenica prossima nella piazzetta principale della frazione), preparata da Franco Sangiovanni: bellissime foto(straordinario un fotomontaggio che riunisce parte della famiglia Gaudio) recuperate ed ingrandite- che illustrano mirabilmente le importanti tappe dell’amatissima religiosa.

 

 

 

 

 

 


LUNGO VIAGGIO
Il lungo viaggio nel tempo, fatto di carità, generosità, propensione al lavoro e al sacrificio- culminato da una testimonianza di affetto che la condurrà prossimamente al viaggio di nozze con il Signore, offertole dalla comunità- che ha come destinazione il Santuario di Lourdes.


Questo il testo di una delle tre lettere “inviate” dagli abitanti della frazione a Suor Gilda Gaudio- in occasione dei cinquant’anni di professione letta al termine dei festeggiamenti religiosi.


“Carissima Suor Gilda, in questa eccezionale occasione, tutti noi, ringraziamo il Signore, per averci donato voi, degna maestra e modello di vita cristiana. Con grandissimo affetto, vi auguriamo di continuare ancora a lungo, sempre con brillanti risultati, la vostra eccezionale opera e missione tra noi. Grazie, grazie, cara Suor Gilda, per l’immensa disponibilità, il servizio, le preghiere, i canti meravigliosi che ci avete amorevolmente insegnato. Grazie per l’aiuto e il continuo sostegno che avete manifestato, e, sicuramente continuerete a dimostrare verso tutti noi: piccoli e grandi. A noi il compito di pregare il Signore, perché continui a sorreggere e benedire la vostra preziosa missione, intrapresa 50 anni fa. Tutta la comunità oggi è stretta intorno a voi, per festeggiare le vostre nozze d’oro di unione con il Signore. Auguri cara Suor Gilda”. Presenti come sempre il sindaco Stefano Giaquinto e l’assessore Rosetta De Rosa, che hanno onorato con la loro presenza la festeggiata.
Una serata speciale per tutti i presenti, tantissimi gli occhi lucidi- nel corso della commovente funzione. Serata emozionante anche per il cronista- che è bene ricordare- ha il compito di andare, guardare e raccontare al lettore cose belle e cose brutte.
 

 

 

 

 


 

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