Lo scorso 9 agosto
abbiamo inviato un esposto-denuncia alle
Procure della Repubblica di Roma e di
Milano contro il governatore della Banca
d'Italia, Antonio Fazio, ipotizzando
il reato di abuso d'ufficio (art.323
codice penale). L'intento e' di fornire
un contributo fattivo affinche’ la
giustizia indaghi formalmente sul suo
comportamento e perche' questa vicenda
possa risolversi il piu’ rapidamente
possibile (il testo e’ consultabile a
questo indirizzo:
http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=120456).
Siccome non sappiamo se il senso di
responsabilita’ di Antonio Fazio lo
indurra' a qualche iniziativa che faccia
recuperare la credibilita' perduta
dall'istituto di cui e' governatore, nel
frattempo abbiamo chiesto il conforto
della magistratura.
Siamo molto interessati alla
credibilita’ del nostro sistema
finanziario. Credibilita’ che oggi e’
posta a rischio dal comportamento
dell'attuale governatore.
Prima ancora che apparissero su tutti i
media i testi delle intercettazioni
telefoniche, non pochi avevano dubbi
sulla sua imparzialita’. Ad esempio,
alla Popolare di Lodi e’ stata concessa
l’autorizzazione a salire nel capitale
sociale dell’Antonveneta fino al 30%,
ben 15 giorni prima che la stessa
autorizzazione venisse concessa alla
banca concorrente nella scalata.
Perche’?
La pubblicazione delle intercettazioni
telefoniche hanno confermato, aggravando
in maniera pesantissima, i dubbi sul
comportamento dell’attuale Governatore.
Sembra che Antonio Fazio abbia fatto di
tutto per approvare l’OPASC anche contro
i pareri dei dirigenti competenti della
Banca d’Italia. Perche’?
Abbiamo chiesto che ce lo dica la
magistratura. |