Partito della Rifondazione Comunista
Circolo “Vera Lombardi” – Telese Terme
COMUNICATO STAMPA
Si
pongono seri dubbi sui criteri di
riorganizzazione del mercato settimanale.
Nonostante le nuove responsabilità attribuite
dal sindaco le logiche sembrano essere sempre le
stesse.
Lo
scorso 22 novembre il consigliere Gianluca Aceto
ha presentato, per conto del Partito della
Rifondazione Comunista, un’interrogazione al
sindaco sulla riorganizzazione del mercato
settimanale.
Il
29 ottobre scorso veniva notificata a otto
commercianti esercitanti su aree pubbliche
(mercato settimanale) una nota a firma del
Comandate di Polizia Municipale avente come
oggetto: «Riorganizzazione per settori
merceologici – Avvio operazioni di spostamento
temporaneo del posteggio all’interno dell’area
mercato». La nota ha natura giuridicamente non
specificata, e non elenca neanche gli
indirizzatari. In essa si legge l’invito ad
occupare, a partire dal successivo sabato
05/11/2005, un’area diversa da quella
storicamente occupata dagli stessi commercianti
e meno vantaggiosa di essa.
Tra le motivazioni che verbalmente è stato
possibile recepire, ci sarebbe quella di
accorpare le tipologie merceologiche omogenee.
In pratica, su circa 180 venditori, otto di essi
dovevano trasferirsi per ingiunzione
insindacabile, poiché la loro merce –
chincaglieria – non stava bene vicino
all’abbigliamento. Intanto, le bancarelle con i
generi alimentari rimanevano accanto a quelle
con scarpe e abbigliamento. Degli otto a cui la
comunicazione era destinata, ben cinque sono
cittadini marocchini, tutti regolari e con
regolari permessi. Molti di loro sono da tanti
anni nel mercato di Telese, e uno è finanche
venditore di abbigliamento e non di
chincaglierie.
Andando a leggere il regolamento per l’esercizio
dell’attività di commercio su aree pubbliche, si
può constatare che l’articolo 21 stabilisce che
le competenze relative alla riorganizzazione del
mercato con riposizionamento dei posteggi
spettano al Consiglio Comunale e al Sindaco per
le successive autorizzazioni esecutive. Si
tratta di un’attribuzione è esclusiva e senza
eccezione alcuna, così come si evince dalla
lettura dell’intero regolamento.
Inoltre lo stesso regolamento ha istituito,
all’articolo 19, la commissione di mercato, cui
la legge regionale n. 1/2000 (articolo 26 comma
14) attribuisce funzioni «di carattere
informativo, consultivo e propositivo tra
operatori e amministrazione comunale». Tale
commissione di mercato non è stata mai riunita
per discutere degli spostamenti intimati.
A
questo punto è necessario che il sindaco si
adoperi per annullare un provvedimento
palesemente illegittimo, anche al fine di
tutelare l’immagine dell’Amministrazione
comunale. Occorre poi verificare se è stata
istituita la commissione di mercato di cui
all’articolo 19 del vigente regolamento comunale
e da chi essa sia composta, per rendere
effettivo il già citato articolo 19, onde
evitare in futuro l’adozione di provvedimenti
amministrativi che potrebbero essere dichiarati
nulli per palese illegittimità.
Solo in questo modo sarà possibile segnare
un’autentica discontinuità e dare chiarezza agli
operatori commerciali, qualunque sia la loro
nazionalità.
Telese Terme, 22 novembre 2005 Il Direttivo del
circolo
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