5 settembre 2005
Non nominare ... i consumatori invano
Giovanni Forgione

 

 

Tempi di saldi estivi. I consumatori bombardati dalle offerte ovunque. I più attenti fanno veri affari. Le associazioni dei consumatori vigilano, come sempre, e difendono i cittadini.

 

La parola consumatori, ovunque sia scritta, è diventata una sorta di garanzia a tutela degli acquirenti; molte associazioni la presentano anche nella propria ragione sociale.

 

E allora?

 

E' davvero sconcio, deprimente, di cattivo gusto, vedere la parola consumatori svalutata, offesa, al servizio di anonimi politicanti di bassa lega. Da due giorni circa, la cittadina di Telese Terme è imbrattata da manifesti anonimi che parlano male di Piero Marrazzo.

 

Non entro nella questione Marrazzo e poco m'importa di quello che c'è scritto nel manifesto. Il problema gravissimo invece, è che queste centinaia di manifesti si presentano come se fossero stati scritti dal Movimento Consumatori Italiani

 

Questo movimento non esiste; è bastato fare una veloce ricerca su internet per confermare la mia ipotesi. Ma anche senza internet, appena l'ho visto per strada, ho cercato di leggere se, in piccolo, fossero indicati indirizzo e telefoni; niente.

 

Dopo quattro anni di gestione di questo sito "ViviTelese", per deformazione professionale, ho acquisito una certa pignoleria nel cercare subito l'autore di un comunicato, prima ancora di leggere il contenuto. Osservando i manifesti in questione, subito "a pelle" ho percepito il raggiro ai danni dei cittadini.

 

Una volta c'era il volantinaggio anonimo, oggi siamo arrivati al manifestaggio anonimo (se le affissioni risultano abusive).

 

L'accanimento poi, contro Marrazzo, reo di essere passato da paladino che difende consumatori alla regione lazio, denota una chiara matrice politica di un gruppo contrario al famoso giornalista. Mi meraviglia che un gruppo politico abbia l'esigenza di nascondersi! Boh?

 

Mi piacerebbe sapere (e perciò lancio queste domande nel web):

 

  1. I manifesti sono stati affissi anonimamente o hanno pagato regolare tassa?

  2. Se sono abusivi, tutti i "proprietari" dei manifesti che sono stati coperti e oscurati, saranno rimborsati per il servizio pagato e non reso dal Comune?

  3. In che modo, il Comune di Telese Terme tutela chi paga per le affissioni? Con un controllo gestito dal comune stesso o è l'inserzionista che deve girare per vedere se i propri manifesti sono visibili e non coperti prima del tempo pagato?

  4. Le vere associazioni consumatori, (la più vicina a noi è il  MDC-Movimento di difesa del cittadino con sede a Salvatore) prenderanno le distanze e sporgeranno denuncia per questo abuso?

 

 

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