30 marzo 2005
Ponte, slitta ancora la bonifica anti-amianto
da Il Mattino - 29 marzo 2005

 

 

MICHELE DI MAINA

 

Ponte. L'intervento di bonifica anti-amianto inerente due edifici privati situati nel centro urbano, è stato uno degli argomenti su cui il sindaco Mario Meola ha effettuato un resoconto, nel corso della più recente seduta del consiglio comunale.

 

A tale proposito, Meola ha evidenziato che non è stato ancora possibile avviare l'opera di rimozione del materiale a rischio da questi due fabbricati, proprio a causa del fatto che essi sono di proprietà privata. «La legge - ha spiegato il sindaco - ci consente di intervenire in tal senso esclusivamente su immobili pubblici, ovviamente disponendo dei necessari finanziamenti.

 

Ed è assolutamente impraticabile anche l'ipotesi di procedere per via legale, obbligando i proprietari ad intraprendere i relativi provvedimenti, perché si tratta di adempimenti troppo onerosi economicamente, e quindi insostenibili. Insomma, si tratterebbe di sentenze puramente formali, che sarebbero inattuabili dal punto di vista pratico.

 

Sono d'accordo sulla rilevanza del problema; ma, purtroppo, siamo ancora lontani da soluzioni concrete, innanzitutto a causa del fatto che ci troviamo di fronte ad una situazione che non rientra nelle nostre competenze amministrative».

 

Contestualmente, Meola ha ricordato che, dove e quando è stato possibile, la locale amministrazione comunale si è sempre tempestivamente attivata per la bonifica anti-amianto, riferendosi «alla chiesetta in contrada Ferrarise ed al bocciodromo comunale. Peraltro, finora non ha avuto ulteriori sviluppi il progetto di istituire una Società di trasformazione urbana, che appare tuttora come l'unica modalità concreta per risolvere la vicenda relativa ai due edifici che non fanno parte del demanio municipale».

 

In effetti, tale tipologìa di aggregazione societaria, sinteticamente definita ”Stu”, è stata già presa in considerazione dall'ente comunale pontese come l'iniziativa ideale, sia per rimuovere l'asbesto dai fabbricati menzionati, che per la riqualificazione urbanistica dell'intera zona circostante; questo progetto implica il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati. Però, pare che non si siano verificate novità, dopo aver espletato le formalità burocratiche preliminari.

 

In ogni caso, l’attuale e, a quanto sembra, obbligata fase di immobilismo sulla questione-amianto, non deve rappresentare una sorta di alibi per disimpegnarsi verso la ricerca di altre opportunità, per rimuovere totalmente questa sostanza altamente inquinante per l'ambiente ed estremamente nociva per la salute umana.

 

 

 

    

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