E'
estremamente semplice creare una casella e-mail
falsa, inviare comunicati (con nomi falsi) e poi
distruggere la casella senza lasciare tracce.
Quanto ho appena affermato rappresenta un
concetto semplicissimo che fa fatica però, ad
entrare nelle menti di persone che si dichiarano
"non tecnologiche" e che rifiutano a priori di
approfondire le novità della comunicazione.
Un
tempo, un documento attendibile era considerato
il manoscritto con firma dell'autore e magari
redatto con testimoni presenti all'atto della
dichiarazione. Per fortuna il progresso ci ha
portato molto avanti e con la telematica molte
operazioni come ad esempio quelle bancarie,
rappresentano atti sicuri e inoppugnabili anche
se eseguiti a distanza tra due o più soggetti.
A
proposito di distanza, la grande rivoluzione del
FAX ha moltiplicato in modo esponenziale il
numero di comunicazioni (rapide ed efficaci) ma
ha cominciato a creare insicurezza sulla
reale identità del mittente. Con il FAX si
ha la certezza del numero telefonico di
provenienza (ufficio, azienda ecc.) ma non si è
sicuri di chi sia la persona che materialmente
effettua l'invio.
Perché queste precisazioni? Faccio un passo
indietro.
ViviTelese non è un giornale, non ha un
direttore, non ha una redazione. Graficamente
potrebbe sembrarlo e, a dire il vero, qualcuno
che l'ha saputo in ritardo, ci è rimasto male,
un po' deluso. La verità è questa. Da che è
nato, il 18 luglio 2001, ViviTelese ha sempre
dichiarato di non essere testata giornalistica,
ed in effetti non lo è. Il successo del sito ed
il moltiplicarsi degli inserzionisti, ci
costringe a ripetere la solita (per noi noiosa)
cantilena:
ViviTelese è una bacheca, un muro, dove chiunque
può apporre il proprio intervento. La
pubblicazione è condizionata dalla presenza
indispensabile della firma dell'autore, che si
assume la responsabilità dei contenuti.
Al
contrario, le testate giornalistiche hanno un
direttore responsabile ed una redazione che
confeziona il giornale. In teoria, tutte le
parole dello stampato dovrebbero essere scritte
dai giornalisti (o da inserzionisti dichiarati).
Il problema della firma dell'autore
(indispensabile per ViviTelese) sul giornale non
si pone. La responsabilità dei contenuti, ricade
sui redattori e sul direttore.
Ebbene, esistono ancora persone che, dopo averci
inviato un intervento da pubblicare, si
offendono se richiediamo l'accertamento
della loro identità. Per nostra scelta, un
intervento non firmato, anonimo, non viene
pubblicato, anche se contiene concetti
interessanti e condivisibili. Viene cestinato
anche l'intervento di chi dichiara nome e
cognome ma non vuole poi sottoporsi alla
verifica.
Tutti gli interventi, presenti in archivio su
ViviTelese, sono firmati da persone che hanno
accettato la procedura di riconoscimento.
Una e-mail che ci proviene da Antonio
Bianchi e che contiene un intervento
firmato Antonio Bianchi per noi
rappresenta un messaggio anonimo
fino a che non effettuiamo la verifica
del mittente. Come detto, all'inizio di
questa pagina, creare una casella per
Antonio Bianchi ed usarla, è molto
facile anche se non si è Antonio
Bianchi.
Lo scenario che si apre alla possibilità
di falsificazione delle e-mail è da
spavento. Si possono (ad esempio)
falsificare comunicati politici di un
partito, facendoli sembrare veri e
cambiando poche parole sostanziali per
creare caos o dispetti ai propri
avversari. La nostra pignoleria è
necessaria a tutelare la credibilità che
ha conquistato ViviTelese, con
sacrificio e perseveranza. Per questi
motivi, l'azione di riconoscimento
dell'autore è fondamentale per il nostro
lavoro.
La procedura è molto semplice: alla
ricezione di un e-mail richiediamo
Nome Cognome e recapito di telefonia
fissa (in chiaro) dell'autore
dell'intervento da pubblicare.
Il
numero
telefonico,
non divulgato nella pubblicazione su internet,
ci da la possibilità di contattare l'autore,
per avere la conferma che è proprio la persona
indicata che ci ha scritto.
I telefoni cellulari
non forniscono la certezza di cui ViviTelese ha
bisogno:
se
Antonio Bianchi ci fornisce solo il
cellulare e noi lo chiamiamo, la persona
che ci risponde dirà senz'altro sono
Antonio Bianchi potete pubblicare, anche
se lui, nella realtà, si chiamasse
Giuseppe Verdi.
Il
numero di telefonia fisso in chiaro
(senza identità riservata) è il solo a
darci la possibilità del controllo
incrociato tra numero dichiarato
dall'autore dell'intervento ed elenco
ufficiale delle pagine bianche. |
Questo zelo, che
può sembrare eccessivo, è indispensabile per la tutela della
corretta informazione, dei lettori di ViviTelese e degli
inserzionisti stessi. In questo modo si impedisce ai
malintenzionati di fornirci notizie deviate
usando nomi di altre persone.
La
firma dell'autore è indispensabile per la
pubblicazione ma, da chi ci scrive la prima
volta, ci è gradita una breve presentazione
autobiografica, dato che la nostra comunità è
fatta di "persone" in un ambiente virtuale
socialmente evoluto.
In più, t utti gli interventi su ViviTelese
devono essere
firmati da persone fisiche; se
l'intervento da pubblicare è siglato con
il nome di agenzie o enti è necessario
indicare la persona:
-
che ha redatto il testo
-
o che materialmente ha eseguito
l'invio
-
o che si è assunta la responsabilità
dei contenuti
La sigla di un ente o di
un'associazione non conferisce alcuna
responsabilità al reale redattore e, di
conseguenza, addosserebbe, in modo
improprio, ogni responsabilità al
"reggente" dell'associazione che
potrebbe anche non sapere dell'invio
effettuato da un proprio subalterno.
Nell'esempio appena citato, se
ViviTelese pubblicasse dichiarazioni
solo con sigle associative sarebbe
complice del "subalterno redattore" ai
danni del "reggente" che potrebbe essere
chiamato a rispondere legalmente dei
contenuti in caso di controversie.
Una volta accertata l'identità del
mittente, non ripetiamo più la procedura
con la stessa persona. Il suo indirizzo
e-mail, viene associato all'identità
dichiarata e, per i futuri invii, in
modo automatico l'intervento viene
"firmato" con nome e cognome presente in
archivio. ViviTelese da per scontato che
l'autore usi la propria e-mail con
password, sconosciuta ai familiari o a
colleghi di ufficio. Diversamente,
ViviTelese non è in alcun modo
responsabile di inadempienze e
trascuraggini di un autore che lascia
incustodito il proprio computer ad uso
di altri.
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