24 novembre 2005
Il Molisannio, una utopia politico romantica
Rosario Lavorgna

 

 

Il Molisannio, una utopia politico romantica che ricorda tanto, sotto alcuni aspetti, la Pantisocrazia southiana del XIX secolo, arenatasi poi proprio sullo scoglio dell'impraticabilità.

di Rosario Lavorgna

Il Molisannio, una utopia politico romantica che ricorda tanto, sotto alcuni aspetti, la Pantisocrazia southiana del XIX secolo, arenatasi poi proprio sullo scoglio dell'impraticabilità.
Nel nostro caso, però, a richiedere la migrazione politico istituzionale verso la fiorente Campobasso, sono solo alcuni politici stanchi del napolicentrismo che ha fagocitato e fagocita tutto e tutti verso la 'big apple' del sud, concedendo immagine e priorità agli esponenti dell'area metropolitana più che alle controfigure provincialotte alle quali sono destinate, come è ovvio che sia, le briciole.
Per questi motivi, riassunti in una maniera veloce ma realistica, e senza timori di smentite, da qualche tempo è tornato alla ribalta delle cronache locali questo volontà di scisma.
Ignorato dai media nazionali, il fenomeno viene alimentato da una sola testata giornalistica locale di proprietà di un consigliere regionale che, guarda caso, è anche uno dei promotori della silente uscita del Sannio dalla Campania.
Ma lasciare Napoli capoluogo per Campobasso non è solo una operazione finalizzata a centralizzare la città di Benevento ed il suo hinterland, scollegandolo dal baricentro di Terra di Lavoro e della stessa Caserta, ma è anche un espediente di politica spicciola mirata a dare più visibilità e potere decisionale a tanti politici che oggi annaspano nel variopinto mare magnum campano.
In ultima analisi, andare con Campobasso significa avere più voce in capitolo, oltre che sedersi a condividere le immense risorse di una regione come il Molise che sotto molti aspetti è ancora considerata terra di conquista; politica, si intende.
Il napolicentrismo è divenuto scomodo e molto poco produttivo; qualsiasi iniziativa politico sociale deve ottenere il placet napoletano, mentre in Molise, parleremmo di autoplacet mediante una valorizzazione e promozione anche mediatica in proprio dell'intera area geografica. Sono questi i motivi che rendono il Molisannio una chimera. (http://rosariolavorgna.splinder.com)

 

 

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