Il
Molisannio, una utopia politico romantica che
ricorda tanto, sotto alcuni aspetti, la
Pantisocrazia southiana del XIX secolo,
arenatasi poi proprio sullo scoglio
dell'impraticabilità.
di Rosario Lavorgna
Il Molisannio, una utopia politico romantica che
ricorda tanto, sotto alcuni aspetti, la
Pantisocrazia southiana del XIX secolo,
arenatasi poi proprio sullo scoglio
dell'impraticabilità.
Nel nostro caso, però, a richiedere la
migrazione politico istituzionale verso la
fiorente Campobasso, sono solo alcuni politici
stanchi del napolicentrismo che ha fagocitato e
fagocita tutto e tutti verso la 'big apple' del
sud, concedendo immagine e priorità agli
esponenti dell'area metropolitana più che alle
controfigure provincialotte alle quali sono
destinate, come è ovvio che sia, le briciole.
Per questi motivi, riassunti in una maniera
veloce ma realistica, e senza timori di
smentite, da qualche tempo è tornato alla
ribalta delle cronache locali questo volontà di
scisma.
Ignorato dai media nazionali, il fenomeno viene
alimentato da una sola testata giornalistica
locale di proprietà di un consigliere regionale
che, guarda caso, è anche uno dei promotori
della silente uscita del Sannio dalla Campania.
Ma lasciare Napoli capoluogo per Campobasso non
è solo una operazione finalizzata a
centralizzare la città di Benevento ed il suo
hinterland, scollegandolo dal baricentro di
Terra di Lavoro e della stessa Caserta, ma è
anche un espediente di politica spicciola mirata
a dare più visibilità e potere decisionale a
tanti politici che oggi annaspano nel variopinto
mare magnum campano.
In ultima analisi, andare con Campobasso
significa avere più voce in capitolo, oltre che
sedersi a condividere le immense risorse di una
regione come il Molise che sotto molti aspetti è
ancora considerata terra di conquista; politica,
si intende.
Il napolicentrismo è divenuto scomodo e molto
poco produttivo; qualsiasi iniziativa politico
sociale deve ottenere il placet napoletano,
mentre in Molise, parleremmo di autoplacet
mediante una valorizzazione e promozione anche
mediatica in proprio dell'intera area
geografica. Sono questi i motivi che rendono il
Molisannio una chimera. (http://rosariolavorgna.splinder.com)
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