Ecco perché:
Berlusconi
è un uomo che ha realizzato una delle più
importanti imprese italiane, ha creato posti
di lavoro e distribuito ricchezze e
benessere.
Prodi non è
mai stato un imprenditore, ma un manager di
Stato della prima Repubblica che ha dato
prebende, ha aiutato gli amici degli amici,
ha impoverito di fatto il Paese. Ha gestito
un’impresa pubblica come l’Iri, dove lui
spendeva e “pantalone” pagava, con una
perdita netta di 1203 miliardi.
Berlusconi
ha inventato in pochissimo tempo un partito
con il quale ha vinto le elezioni: dopo sei
mesi dalla sua costituzione Forza Italia
diventa il partito di maggioranza relativa
del Paese.
Prodi non
riesce ad essere nemmeno per sé un “buon
partito”. Nel corso di dieci anni ha
inventato una serie di sigle, morte nello
spazio di poche settimane, cercando di dare
alla sua coalizione una sorta di
imbiancatura purificatrice dopo ogni
fallimento politico.
Berlusconi
ha saputo tenere insieme la maggioranza di
governo per un’intera legislatura, battendo
il primato di Craxi che nel 1983 aveva
governato per 1058 giorni.
Prodi, dopo
poco più di due anni ha dovuto passare la
mano a D’Alema, per incompatibilità con
Bertinotti. Incompatibilità, ad oggi, non
superata. Nonostante le primarie.
Berlusconi,
come premier e come ministro degli esteri ha
portato l’Italia nel mondo ad un livello di
dignità istituzionale mai avuto prima. Il
primo ministro gode di ottime relazioni con
Washington, cosa che in questo momento è
quanto di più importante vi possa essere per
l’Unione Europea.
Prodi, dopo
il fallimentare governo, è stato nominato
Presidente della Commissione Europea: non ha
fatto una bella figura e non l’ha fatta fare
nemmeno a noi italiani. E’ stato ricoperto
dagli scandali e, come se non bastasse, ha
deciso di guidare l’opposizione italiana
mentre era ancora presidente delle
Commissione Europea, senza sognarsi
lontanamente di dimettersi per rispetto
delle istituzioni.
Berlusconi,
grazie alla sua politica, ha fatto sì che
Bush usasse un elicottero italiano.
Prodi
quando era presidente dell’Iri, invece di
promuovere i marchi italiani li ha svenduti,
regalati agli amici degli amici.
Berlusconi
ha creato posti di lavoro grazie alla legge
Biagi. E parliamo di contratti a tempo
indeterminato.
Prodi dice
che, in caso di vittoria, abolirà quella
legge. E quando era presidente del Consiglio
ha creato un mare di precariato con i
Co.Co.Co.
Berlusconi
sta facendo approvare una riforma
costituzionale che cerca di riparare i
guasti della riforma approvata dall’Ulivo
nel 2001, con solo cinque voti di vantaggio
(alla faccia delle riforme bipartisan) a
causa della quale la Corte costituzionale è
intasata da centinaia di ricorsi.
Prodi si
oppone ad una riforma moderna, perché
sostiene che va contro il Paese e dimentica
che la sua, di riforma, abolì il concetto di
unità nazionale.
Berlusconi
sta cercando di rimettere in moto
un’economia che sicuramente non gode di gran
salute ma adesso è in ripresa.
Prodi non
fa che dipingere un Paese allo sfascio,
sulla via del fallimento. Abbattendo in
questo modo la fiducia degli investitori
prima e degli italiani poi.
Berlusconi
ha dovuto fare i conti non solo con una
congiuntura negativa ma anche con la ferrea
ottusità della Banca centrale Europea che
non riesce a competere con il dollaro Usa e
che mantiene un cambio con la valuta
statunitense talmente alto da penalizzare le
esportazioni.
Prodi è
fautore della politica suicida di Bruxelles
che spesso privilegia a scapito dell’Italia.
Berlusconi
lotta contro il caro-euro, provocato da un
cambio lira-euro che all’inizio ci penalizzò
(con gli attuali rapporti avremmo potuto
spuntarla a 1.500 lire e non a 1936,27).
Prodi è
responsabile di tutto questo.
Berlusconi
sa parlare alla gente. E soprattutto sa
farsi capire.
Prodi sa
parlare solo alla politica dei palazzi e la
gente non lo capisce.
Berlusconi
in questi dieci e passa anni ha ridato
slancio alla politica.
Prodi ha
fatto di tutto, in questi ultimi dieci anni,
per ridare fiato al vecchio teatrino del
politichese.
Berlusconi
negli anni di questo governo ha fatto, con i
suoi alleati, un sacco di cose.
Prodi in
questi anni di opposizione al governo ha
fatto solo un sacco di chiacchiere. E in
Europa un sacco di danni.
Berlusconi
al Paese ha presentato un programma.
Prodi al
Paese non ha presentato un bel nulla.
Berlusconi
ai suoi alleati ha sempre parlato con grande
chiarezza e ha saputo ricomporre anche le
divisioni più clamorose.
Prodi è
subalterno a molti suoi alleati, soprattutto
le ali più estreme e massimaliste a sinistra
dell’Unione.
Berlusconi
è ricco, e molto, ma di suo e con l’impegno
ed il lavoro della sua gente, in famiglia e
nell’azienda.
Prodi è
diventato ricco e se ne vergogna perché
sappiamo bene tutti quanti cosa volesse dire
fare il presidente dell’Iri negli anni di De
Mita e compagnia cantante.
Berlusconi
alle domande dei giornalisti risponde.
Prodi a
Palermo, infastidito da un cronista, l’ha
fatto allontanare bruscamente confessando
tra l’altro di essere ignorante su un
problema, i fondi della finanziaria alla
Sicilia, di cui tutti si occupano oggi da
quelle parti.
Berlusconi
sa ridere, cantare e raccontare barzellette.
Prodi
perché quando parla fa venire il latte alle
ginocchia. Fa ridere solo se lo pensiamo
seduto ad un tavolino tondo a fare sedute
spiritiche. Cosa di cui è un vero esperto
anche se cerca di farlo dimenticare.
(Ricordate il caso Moro e via Gradoli?)