COMUNICATO
STAMPA
Trasporti: le
Ferrovie dello Stato accusate di
comportamenti distorsivi della concorrenza
Il deputato
casertano Squeglia ha denunciato il problema
in un interrogazione parlamentare.
Particolarmente grave la situazione in
Campania
Roma, 16
dicembre 2005. Comportamenti distorsivi
della concorrenza, a danno degli operatori
del trasporto merci e della logistica. E’
questa l’accusa posta a Ferrovie dello Stato
SPA in un’interrogazione parlamentare
presentata alla Camera dei Deputati
dall’onorevole Pietro Squeglia al
Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e
al Ministro dell’Economia e delle Finanze.
Oggetto delle attenzioni del parlamentare è
l’iniziativa commerciale avviata da Ferrovie
dello Stato e dalla controllata
Ominialogistica SPA, etichettata come
“Servizio Espresso”, consistente nel
trasporto su ferro e nella terminalizzazione
(navettamento stradale della merce) di casse
mobili in partenza e a destinazione entro un
raggio di cento chilometri dalle stazioni.
La prestazione, secondo Squeglia, è offerta
a “tariffe predatorie”, ‘incoerenti con la
struttura dei costi del servizio su rotaia e
dei servizi aggiunti”, “con l’evidente
intento di acquisire traffici direttamente
presso i committenti industriali a danno
degli altri operatori”. Particolarmente
grave, secondo il deputato, la situazione
che si è determinata in Campania dove
Omnialogistica ha un centro di smistamento
nell interporto di Marcianise (Caserta).
La condizione
di privilegio di fatto assicurata a
Omnialogistica sarebbe rafforzata dalla
preclusione ai concorrenti della possibilità
di acquisire il servizio di trasporto su
ferro direttamente da FS. Gli altri
operatori sarebbero infatti costretti “ad
avvalersi dei canali di commercializzazione
gestiti e organizzati da CEMAT Spa”
(partecipata al 43% da FS), “a condizioni
tariffarie tuttavia più gravose”, con la
conseguente impossibilità di formulare
offerte competitive.
Squeglia
chiede ai Ministri delle Infrastrutture e
Trasporti e dell’Economia e Finanze di
assumere provvedimenti per ristabilire
un’effettiva e libera concorrenza tra gli
operatori.
On. Squeglia - Al
Ministro delle Infrastrutture e Trasporti. Al
Ministro dell’Economia e delle Finanze
Interrogazione
scritta
Per sapere,
premesso che:
–
Ferrovie dello Stato S.p.A. e la
controllata Omnialogistica S.p.A. hanno
recentemente avviato una iniziativa commerciale
denominata “Servizio Espresso”, consistente
nell’offerta di un servizio door to door
comprensivo non soltanto di vezione ferroviaria
ma anche di terminalizzazione di casse mobili in
partenza e a destino entro un raggio di 100 Km.;
–
la commercializzazione del
predetto servizio viene effettuata – senza
alcuna idonea trasparenza su tariffe e sconti
applicati – presso gli operatori logistici, gli
MTO, e inoltre direttamente presso le aziende
committenti di produzione e distribuzione;
–
tale riposizionamento strategico
segna di fatto l’ingresso di Ferrovie dello
Stato quale competitore nel mercato del
trasporto combinato e dei servizi logistici
collegati;
–
il servizio è offerto a tariffe
predatorie
(trasporto di una
cassa mobile da Marcianise a Milano Euro 500,00),
incoerenti con la struttura dei costi del
servizio su rotaia e dei servizi aggiunti, in
particolare di quelli logistici, con l’evidente
intento di acquisire traffici direttamente
presso i committenti industriali a danno degli
altri operatori;
–
vi è fondato motivo di ritenere
che la controllata Omnialogistica S.p.A. goda di
condizioni tariffarie e di pagamento di miglior
favore e di priorità nel soddisfacimento delle
esigenze operative, particolarmente nei periodi
di limitata disponibilità delle risorse;
–
sarebbe preclusa agli operatori
del trasporto merci e della logistica
l’acquisizione diretta da FS della mera vezione
ferroviaria, costringendo gli stessi ad
avvalersi dei canali di commercializzazione
gestiti e organizzati da CEMAT S.p.A., a
condizioni tariffarie tuttavia più gravose, con
la conseguente impossibilità di formulare
offerte parimenti competitive;
–
sussiste il concreto rischio che
detti comportamenti si traducano nella
formazione artificiosa di barriere all’ingresso
e ostacolino gravemente la possibilità per gli
operatori già presenti sul mercato di espandere
le proprie attività, arrecando inoltre danno
alle numerose imprese di trasporto impegnate nel
navettamento stradale delle merci dai luoghi di
produzione ai terminali logistici e da questi ai
centri di distribuzione;
–
l’obiettivo ampiamente condiviso
di decongestionamento del traffico stradale a
favore degli altri modi del trasporto, non può
essere strumentalmente piegato al fine di
giustificare la legittimità di comportamenti
distorsivi della concorrenza nei ricordati
settori di mercato;
quali iniziative
intende intraprendere per scongiurare i
ricordati comportamenti distorsivi, i quali
rischiano di aggravare la situazione di
difficoltà in cui versa il settore degli
operatori logistici e dell’autotrasporto merci
per conto di terzi;
quali
provvedimenti intende assumere, atti a
ristabilire condizioni paritarie per una
effettiva e libera concorrenza tra le imprese
operanti nei mercati del trasporto combinato,
dei servizi logistici e dell’autotrasporto merci
per conto di terzi.
Roma 13 dicembre
2005
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